Washington, 14 giugno 2024 – Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lancia un avvertimento chiaro: Volodymyr Zelensky “dovrà trovare un accordo” per mettere fine al conflitto. Le sue parole sono arrivate martedì, in un incontro con la stampa a New York, mentre la tensione tra Russia e Occidente resta altissima, soprattutto dopo gli ultimi episodi ai confini orientali della NATO.
Trump: “Zelensky deve trattare, non si può andare avanti così”
Per Trump, l’unica strada possibile è quella diplomatica. “Zelensky dovrà raggiungere un accordo”, ha detto, lasciando intendere che la guerra non può andare avanti a oltranza. L’ex presidente ha poi puntato il dito contro le sanzioni europee alla Russia, giudicate “troppo blande”. Ha sottolineato come diversi Paesi dell’Unione Europea continuino a comprare petrolio russo. “Non possiamo essere gli unici a combattere questa guerra”, ha spiegato riferendosi agli Stati Uniti. “L’Europa compra petrolio dalla Russia. Io non voglio che lo facciano, e le sanzioni che impongono non bastano”, ha ribadito. Solo se saranno più severe, ha aggiunto, lui potrà pensare a nuove restrizioni, ma “loro devono fare la loro parte, proporzionata a quello che sto facendo io”.
Varsavia in allarme: drone sorvola sedi governative, arrestati due bielorussi
Intanto la Polonia si trova a fare i conti con un nuovo episodio di tensione al confine. Martedì sera, poco dopo le 21, un drone non identificato ha sorvolato gli edifici governativi di Parkowa e la residenza ufficiale del presidente polacco, il Belvedere. Lo ha annunciato il premier Donald Tusk su X (ex Twitter), spiegando che i servizi di sicurezza hanno abbattuto il velivolo e arrestato due cittadini bielorussi. “La polizia sta indagando sull’accaduto”, ha aggiunto Tusk. Fonti governative interpretano l’episodio come un segnale di crescente pressione lungo la frontiera orientale della NATO.
Sikorski: “No-fly zone solo con l’ok degli alleati”
Sul fronte diplomatico, il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha commentato l’ipotesi di una no-fly zone sull’Ucraina, sottolineando la necessità di muoversi con cautela e solo in accordo con i partner internazionali. “La Polonia può decidere solo insieme agli alleati”, ha detto, lasciando intendere che Varsavia non vuole agire da sola su un tema così delicato.
Pechino risponde a Trump: “Dazi Usa, coercizione economica”
Le parole di Trump hanno avuto eco anche a Pechino. L’ex presidente americano ha chiesto a G7 e NATO di imporre nuovi dazi alla Cina per gli acquisti di greggio russo, con l’obiettivo di spingere Pechino a un ruolo più attivo nel conflitto. Ma la replica cinese non si è fatta attendere. Il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian, ha definito la cooperazione economica ed energetica tra Cina e Russia “legittima e corretta”. Per Lin, la mossa degli Stati Uniti è “un tipico abuso di potere e una coercizione economica unilaterale”.
Drone in Romania, Mosca parla di provocazione di Kiev
Nuove tensioni si registrano anche sul fronte sud-orientale della NATO. Dopo l’ingresso non autorizzato di un drone nello spazio aereo romeno, l’ambasciata russa a Bucarest ha parlato di “provocazione deliberata da parte di Kiev”. Oleg Lipaev, rappresentante russo convocato d’urgenza dal ministero degli Esteri romeno, ha affermato che “non ci sono prove che il drone sia russo”. Durante il colloquio, le autorità romene non sono riuscite a fornire dettagli certi sull’identità o la provenienza del velivolo, che la sera del 13 settembre avrebbe violato brevemente lo spazio aereo nazionale.
Tensioni ai confini orientali della NATO, la situazione si fa sempre più fragile
Tra il drone abbattuto a Varsavia e lo sconfinamento in Romania, cresce il clima di instabilità lungo i confini orientali dell’Alleanza Atlantica. Washington spinge per una soluzione negoziata, Pechino respinge ogni accusa di complicità con Mosca, e l’Europa si ritrova ancora una volta nel mezzo di una partita diplomatica e militare dai contorni molto incerti.
