La scelta del calice giusto esalta aromi e sapori di ogni vino, dai bianchi freschi ai rossi strutturati fino agli spumanti: ecco come non sbagliare
Firenze, 9 dicembre 2025 – Nel mondo del vino, la scelta del calice è un elemento cruciale tanto quanto quella dell’etichetta. Un calice adeguato consente al vino di esprimere al meglio le sue caratteristiche organolettiche, valorizzando profumi, colori e sapori. Alla luce delle ultime tendenze e conoscenze, vediamo come associare perfettamente i diversi tipi di vino ai loro calici ideali, per un’esperienza degustativa superiore.
L’importanza della forma e del materiale del calice
Il calice è il contenitore che permette al vino di completare il suo percorso sensoriale, trasformando l’esperienza visiva, olfattiva e gustativa. Un calice di cristallo o vetro sottile, trasparente e incolore, rappresenta la scelta migliore per osservare e apprezzare pienamente le sfumature del vino. La capienza e la forma della coppa influenzano l’ossigenazione del vino, la concentrazione degli aromi e la temperatura di servizio, elementi fondamentali per un corretto apprezzamento.
Nel dettaglio, lo stelo lungo del calice permette di evitare che il calore della mano alteri la temperatura del vino, preservandone la freschezza o la morbidezza a seconda della tipologia. Inoltre, il riempimento ideale deve raggiungere la parte più ampia della coppa, per massimizzare il contatto con l’aria e favorire la diffusione degli aromi.
Calici su misura per vini bianchi, rossi e spumanti
Per i vini bianchi, soprattutto quelli giovani e freschi, il calice perfetto ha un’apertura più stretta rispetto al corpo, spesso con forma a tulipano, che aiuta a preservare il bouquet e mantenere la temperatura ottimale. Per i bianchi più maturi si può optare per calici con base più ampia, come il classico calice Renano, che consente una maggiore ossigenazione.
I vini rossi, più strutturati e complessi, richiedono calici più ampi per favorire l’ossigenazione. Il calice Borgogna, con la sua base panciuta e apertura più stretta, esalta i vini corposi e di medio invecchiamento, mentre il modello Ballon, dalla base ancora più ampia, è consigliato per vini rossi di lunga maturazione. Queste forme convogliano il vino verso diverse zone della lingua, esaltando tannicità e sapidità.
Per gli spumanti, la scelta spesso divide gli appassionati tra flûte e coppa di champagne. La coppa, ampia e adatta agli spumanti dolci e aromatici, lascia libero sfogo agli aromi, mentre la flûte, alta e sottile, è preferita per gli spumanti secchi Metodo Classico, valorizzando il perlage raffinato e persistente.
Vini naturali e artigianali: una nuova frontiera anche nel calice
Nel panorama dei vini naturali e artigianali, sempre più apprezzati e ricercati, la scelta del calice diventa ancora più delicata. Etichette come VNA Wine N0 2019 dall’Oltrepò o Domaine L’Ecu Janus Chardonnay richiedono coppe che sappiano esaltare la purezza degli aromi senza filtri, valorizzando la genuinità del prodotto. La selezione di Florwine, punto di riferimento per vini naturali e biodinamici, consiglia calici con ampiezze calibrate anche per queste produzioni, consentendo ai vini di sprigionare al meglio le loro caratteristiche autentiche.
Inoltre, la crescente attenzione verso i materiali e la sostenibilità si riflette anche nella scelta di bicchieri realizzati con tecnologie e materie prime a basso impatto ambientale, in linea con la filosofia dei produttori naturali e biologici.
La cultura del vino sta così evolvendo non solo nel contenuto, ma anche nel contenitore, confermando che un calice adatto è indispensabile per vivere un’esperienza enologica completa e appagante.
