“Vino rotondo”, ecco cosa significa questa curiosa dicitura

Vino

Vino | pixabay @imperioame - Vinamundi.it

Giuliana Presti

23 Aprile 2024

Le parole che vengono utilizzate per descrivere un vino sono davvero tante. Ognuna di loro fornisce un significato specifico riguardo l’aspetto, l’aroma, il gusto o la struttura. Non è sempre facile, però, capire il linguaggio usato dagli appassionati di vino. Quante volte è capitato di sentire espressioni su un vino a cui non abbiamo saputo dare un significato? La terminologia della degustazione a volte può confondere, un esempio potrebbe essere la frase “vino rotondo”. Cosa vuol dire questo aggettivo in riferimento a un vino e quando viene utilizzato?

Cosa vuol dire “vino rotondo”

Cosa s’intende per vino rotondo? Un vino viene definito rotondo quando è ben equilibrato e ha quindi una buona combinazione di acidità, dolcezza, tannini (nel caso dei vini rossi) e alcol. L’aggettivo rotondo si riferisce alla sensazione che il vino produce in bocca. Il concetto di rotondità si avvicina a quello di morbidezza e armonia. Parliamo quindi di un vino gradevole che non presenta squilibri nella sua struttura gustativa e che scorre facilmente in bocca. Questo vino ha sapori dolci e gentili e sulla lingua è liscio sulla lingua.

Vino rosso
Vino rosso | pixabay @imperioame – Vinamundi.it

Questa caratteristica sensoriale del vino è molto importante e definisce un prodotto elegante, come ad esempio lo Chardonnay o il Merlot. L’aggettivo rotondo può essere considerato simile all’aggettivo morbido che si suddivide a sua volta in: poco morbido, abbastanza morbido, morbido e vellutato. Nelle geometrie del vino troviamo anche altre figure.

Perché si utilizza proprio l’aggettivo “rotondo”?

Rotondo fa riferimento a un oggetto che ha armonia, in quanto caratterizzato da una linea continua e liscia, priva di spigoli e rotture. Proprio per questo motivo viene definito rotondo un vino gentile, liscio e delicato.

Termini curiosi utilizzati per descrivere un vino

Ecco qualche altro termine curioso utilizzato per descrivere un vino:

  • vino ampio: molto ricco di sfumature odorose;
  • vino corto vuol dire che non rimangono tracce delle sensazioni olfattive o gusto-olfattive;
  • vino pieno vuol dire che lascia la bocca saporita per diversi secondi;
  • vino verticale: dona piacere in tutta la bocca;
  • abboccato: ha un leggerissimo sapore dolce;
  • grasso: con una gradazione alcolica abbastanza alta;
  • duro: vino disarmonico che non ha morbidezza, con tannini e acidità elevati;
  • allappante vuol dire che il vino da una sensazione di ruvidità sulla lingua;
  • fragrante: vino fresco, fruttato e floreale intenso, può essere utilizzato sia per il profumo che per il gusto;
  • vino arancione: riferito a vini bianchi prodotti con uve bianche vinificate con la buccia;
  • vino piccante: pungente;
  • espressivo: vibrante;
  • vino funky: vino con aromi o sapori insoliti;
  • vino biodinamico vuol dire che è prodotto secondo i principi della viticoltura biodinamica, basa su cicli naturali e pratiche sostenibili;
  • vino hipster: alla moda o trendy;
  • vino glou glou: vino leggero e facile da bere;
  • vino unicorn vuol dire vino raro, difficile da trovare;
  • vino geek è un vino molto apprezzato dagli esperti del settore;
  • vino poroso: che ha sviluppato una certa porosità attraverso il tappo.

Il linguaggio utilizzato per descrivere il vino permette agli appassionati di condividere le loro esperienze e impressioni durante la degustazione, apprezzando le varie sfaccettature del vino.

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