“Vino rotondo”, ecco cosa significa questa curiosa dicitura

Le parole che vengono utilizzate per descrivere un vino sono davvero tante. Ognuna di loro fornisce un significato specifico riguardo l’aspetto, l’aroma, il gusto o la struttura. Non è sempre facile, però, capire il linguaggio usato dagli appassionati di vino. Quante volte è capitato di sentire espressioni su un vino a cui non abbiamo saputo dare un significato? La terminologia della degustazione a volte può confondere, un esempio potrebbe essere la frase “vino rotondo”. Cosa vuol dire questo aggettivo in riferimento a un vino e quando viene utilizzato?

Cosa vuol dire “vino rotondo”

Cosa s’intende per vino rotondo? Un vino viene definito rotondo quando è ben equilibrato e ha quindi una buona combinazione di acidità, dolcezza, tannini (nel caso dei vini rossi) e alcol. L’aggettivo rotondo si riferisce alla sensazione che il vino produce in bocca. Il concetto di rotondità si avvicina a quello di morbidezza e armonia. Parliamo quindi di un vino gradevole che non presenta squilibri nella sua struttura gustativa e che scorre facilmente in bocca. Questo vino ha sapori dolci e gentili e sulla lingua è liscio sulla lingua.

Vino rosso
Vino rosso | pixabay @imperioame – Vinamundi.it

Questa caratteristica sensoriale del vino è molto importante e definisce un prodotto elegante, come ad esempio lo Chardonnay o il Merlot. L’aggettivo rotondo può essere considerato simile all’aggettivo morbido che si suddivide a sua volta in: poco morbido, abbastanza morbido, morbido e vellutato. Nelle geometrie del vino troviamo anche altre figure.

Perché si utilizza proprio l’aggettivo “rotondo”?

Rotondo fa riferimento a un oggetto che ha armonia, in quanto caratterizzato da una linea continua e liscia, priva di spigoli e rotture. Proprio per questo motivo viene definito rotondo un vino gentile, liscio e delicato.

Termini curiosi utilizzati per descrivere un vino

Ecco qualche altro termine curioso utilizzato per descrivere un vino:

  • vino ampio: molto ricco di sfumature odorose;
  • vino corto vuol dire che non rimangono tracce delle sensazioni olfattive o gusto-olfattive;
  • vino pieno vuol dire che lascia la bocca saporita per diversi secondi;
  • vino verticale: dona piacere in tutta la bocca;
  • abboccato: ha un leggerissimo sapore dolce;
  • grasso: con una gradazione alcolica abbastanza alta;
  • duro: vino disarmonico che non ha morbidezza, con tannini e acidità elevati;
  • allappante vuol dire che il vino da una sensazione di ruvidità sulla lingua;
  • fragrante: vino fresco, fruttato e floreale intenso, può essere utilizzato sia per il profumo che per il gusto;
  • vino arancione: riferito a vini bianchi prodotti con uve bianche vinificate con la buccia;
  • vino piccante: pungente;
  • espressivo: vibrante;
  • vino funky: vino con aromi o sapori insoliti;
  • vino biodinamico vuol dire che è prodotto secondo i principi della viticoltura biodinamica, basa su cicli naturali e pratiche sostenibili;
  • vino hipster: alla moda o trendy;
  • vino glou glou: vino leggero e facile da bere;
  • vino unicorn vuol dire vino raro, difficile da trovare;
  • vino geek è un vino molto apprezzato dagli esperti del settore;
  • vino poroso: che ha sviluppato una certa porosità attraverso il tappo.

Il linguaggio utilizzato per descrivere il vino permette agli appassionati di condividere le loro esperienze e impressioni durante la degustazione, apprezzando le varie sfaccettature del vino.

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