Vinnatur: la rivoluzione dei vini naturali e sostenibili dei soci

Vinnatur: la rivoluzione dei vini naturali e sostenibili dei soci

Vinnatur: la rivoluzione dei vini naturali e sostenibili dei soci

Redazione Vinamundi

17 Agosto 2025

L’associazione VinNatur continua a dimostrare il suo impegno nella produzione di vini privi di pesticidi e sostanze chimiche, ottenendo risultati sempre più soddisfacenti e conformi ai protocolli stabiliti dai soci. Questo progresso è emerso dalle analisi a campione effettuate su 70 vini provenienti dalle aziende partecipanti all’ultimo VinNatur Tasting, che si è svolto presso lo showroom Margraf di Gambellara, in provincia di Vicenza, dal 13 al 15 aprile 2023.

Fondata quindici anni fa, VinNatur è un punto di riferimento per la viticoltura naturale in Italia. L’associazione promuove un progetto responsabile, rappresentando una delle più significative autoanalisi mai realizzate da un gruppo di vignaioli. Grazie a un monitoraggio attento delle pratiche di ciascun socio, questo processo ha favorito un confronto costruttivo tra i produttori, incentivando l’adozione di pratiche più sostenibili e rispettose dell’ambiente.

L’importanza delle analisi per la qualità dei vini

Secondo Angiolino Maule, Presidente di VinNatur, “questa ricerca rappresenta una concreta manifestazione della nostra volontà di produrre vini secondo natura, supportati dalla scienza e nel rispetto del territorio”. Quest’anno è stato implementato un piano di controlli specifico, volto a garantire l’equilibrio e la produzione con metodi naturali, riducendo al minimo l’anidride solforosa.

Le analisi effettuate non solo garantiscono la qualità dei vini, ma sono anche fondamentali per ogni vignaiolo che desidera entrare a far parte di VinNatur. Durante la diciannovesima edizione di VinNatur Tasting, sono stati esaminati campioni prelevati casualmente da un terzo delle aziende partecipanti. I risultati hanno dimostrato l’impegno dei viticoltori a operare con trasparenza, rispettando i consumatori finali.

Metodologie di analisi e risultati

Le analisi residue sono state condotte dal laboratorio Vassanelli Lab di Bussolengo, in provincia di Verona, con l’obiettivo di identificare 388 principi attivi di pesticidi, inclusi quelli banditi dal 2000. Tra i 70 vini analizzati, solo uno ha mostrato tracce residue, a livelli non significativi. È interessante notare che metà dei campioni esaminati presentava una quantità di anidride solforosa totale inferiore ai 10 mg/litro, mentre gli altri rientravano nei limiti stabiliti da VinNatur: 30 mg/litro per i vini rossi e 50 mg/litro per i bianchi, spumanti e rosati.

Collaborazione e futuro della viticoltura naturale

Il raggiungimento di questi risultati è stato possibile anche grazie alla collaborazione con FoodMicroTeam, uno spin-off accademico dell’Università degli Studi di Firenze. Questo team ha supportato diverse aziende socie di VinNatur e avvierà un nuovo progetto per analisi microbiologiche sui vini in fermentazione e conservazione. L’obiettivo è prevenire difetti e alterazioni durante le fasi cruciali della produzione.

La crescente attenzione verso pratiche agricole sostenibili e la trasparenza nella produzione vinicola rappresentano una vera evoluzione del settore. I consumatori di oggi sono sempre più informati e cercano prodotti che rispecchino i loro valori, garantendo qualità e rispetto per l’ambiente. L’impegno di VinNatur di produrre vini “puliti” e sostenibili si allinea perfettamente con le aspettative del mercato.

In conclusione, il monitoraggio delle sostanze chimiche nei vini non è solo un aspetto tecnico, ma anche una questione di responsabilità sociale. I viticoltori stanno dimostrando che è possibile produrre vini di alta qualità senza compromettere la salute dei consumatori e dell’ambiente. Questo approccio etico sta guadagnando sempre più terreno, portando a una maggiore richiesta di vini naturali e biologici anche nei mercati internazionali. Con il supporto di iniziative come quelle di VinNatur, i vignaioli possono continuare a produrre vini di qualità che celebrano la bellezza dei territori e delle varietà autoctone, contribuendo a un futuro più sostenibile per tutti.

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