Le previsioni vendemmiali per il 2025 si presentano particolarmente incoraggianti per il Sud Italia, con stime che evidenziano un netto incremento della produzione e una qualità che si attesta su livelli eccellenti. Dopo una serie di annate climatiche e produttive variegate, le analisi di Assoenologi, ISMEA e Unione Italiana Vini (UIV) confermano che il Sud sta diventando un protagonista indiscusso nel panorama vitivinicolo italiano, sia per quantità che per qualità.
Campania: +13% e uve in ottima salute
In Campania, un inverno mite e le piogge primaverili hanno garantito riserve idriche fondamentali per la crescita delle viti. Nonostante alcune gelate tardive ad aprile e grandinate localizzate che hanno colpito specifiche aree, le uve si presentano in condizioni sanitarie eccellenti. La vendemmia è iniziata a fine agosto, con le prime raccolte dedicate alle basi spumante nel Salernitano e varietà tradizionali come Falanghina, Pallagrello e Asprinio d’Aversa. I produttori locali sono ottimisti riguardo alla qualità dei vini, che potrebbero riflettere l’attenzione crescente verso pratiche agronomiche sostenibili e innovative.
Puglia: +17% e maturazione graduale
La Puglia, un altro grande protagonista del Sud, prevede un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Le condizioni climatiche hanno favorito un ciclo vegeto-produttivo equilibrato, con piogge primaverili che hanno contribuito alla fertilità delle gemme. Varietà come Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia si stanno rivelando promettenti per la produzione di vini di alta qualità. La vendemmia ha preso il via all’inizio di agosto con varietà precoci come Chardonnay e Malvasia Bianca e continuerà fino a ottobre, quando saranno raccolte le varietà più tardive, offrendo così un’ampia gamma di opzioni per gli enologi.
Basilicata: +40% trainata dall’Aglianico
In Basilicata, la previsione di crescita è particolarmente entusiasta, con un aumento stimato del 40%, principalmente grazie all’Aglianico. Le temperature ottimali e le piogge distribuite in modo uniforme hanno favorito una crescita vigorosa delle viti. Sebbene si siano verificate gelate localizzate e alcuni focolai di incendi, le uve risultano sane e pronte per la raccolta, che avrà inizio nella seconda metà di ottobre per l’Aglianico del Vulture. Questo vitigno, simbolo della tradizione lucana, continua a guadagnare consensi a livello nazionale e internazionale.
Conclusioni
Con un incremento medio stimato in due cifre e uve in condizioni sanitarie eccellenti, la vendemmia 2025 al Sud Italia si profila come una delle più promettenti degli ultimi anni. Questo scenario positivo non solo rafforza il ruolo strategico di queste regioni nella produzione vitivinicola nazionale, ma evidenzia anche l’importanza dell’export internazionale, contribuendo a un’immagine sempre più forte del vino italiano nel mondo. Le sfide future, legate ai cambiamenti climatici e alle dinamiche di mercato, rappresentano un incentivo a continuare a investire in innovazione e sostenibilità per garantire un futuro luminoso al settore vitivinicolo del Mezzogiorno.