Prosecco Doc lancia una nuova versione a basso contenuto alcolico

Prosecco Doc lancia una nuova versione a basso contenuto alcolico

Prosecco Doc lancia una nuova versione a basso contenuto alcolico

Redazione Vinamundi

4 Novembre 2025

Treviso, 4 novembre 2025 – Il Consorzio del Prosecco Doc ha messo in moto nel 2024 le prime prove per creare una versione low alcol del celebre spumante. L’obiettivo? Mantenere quella qualità che ha fatto del Prosecco un simbolo del vino italiano, ma al tempo stesso conquistare nuovi bevitori. La scelta arriva in un momento in cui il mercato guarda sempre più con interesse ai vini meno alcolici. Con oltre 660 milioni di bottiglie vendute ogni anno, il Prosecco Doc resta la prima denominazione italiana nel settore e ora si prepara a una sfida tecnica e normativa destinata a cambiare il volto delle bollicine.

Prosecco low alcol: tra laboratorio e regole da aggiornare

Le prime sperimentazioni sono partite nei vigneti e nelle cantine delle province di Treviso, Venezia, Padova e Pordenone. Il Consorzio avverte: “Non sarà un percorso veloce”. Giancarlo Guidolin, presidente del Consorzio, spiega: “Vogliamo arrivare a un Prosecco Doc con 8,5 gradi alcolici e meno zuccheri”. Al momento, le regole europee e il disciplinare impongono almeno 6 gradi alcolici effettivi e un titolo totale (compresi gli zuccheri residui) non sotto i 10. Oggi un Prosecco Doc può avere un 8,5% di alcol e circa 48-50 grammi per litro di zucchero residuo, ma – avverte Guidolin – “un prodotto così si allontanerebbe molto dal Prosecco che conosciamo, quello tra Brut ed Extra Dry”.

Il cuore della sfida: mantenere gusto e struttura

Tagliare l’alcol non è solo una questione di numeri in etichetta. L’alcol dà corpo e struttura al vino. “L’equilibrio nel bicchiere è delicato”, dice Luca Giavi, direttore del Consorzio. “Stiamo puntando su una permanenza più lunga sui lieviti – almeno tre mesi – per compensare la minore struttura dovuta al calo di alcol. Allo stesso tempo, lavoriamo già in vigna, controllando la maturazione delle uve per bilanciare acidità e altre componenti”. L’obiettivo è evitare che il Prosecco low alcol perda quella freschezza e quel carattere che lo rendono riconoscibile.

Regole da rivedere, tempi da scandire

Non basta la tecnica: ci sono anche le regole da aggiornare. Il disciplinare dovrà cambiare per permettere una versione low alcol con meno zuccheri rispetto a oggi. “Serve una revisione normativa”, conferma Guidolin. L’esperienza del Prosecco Rosé, lanciato nel 2020 dopo anni di prove e aggiustamenti normativi, dà una mano, ma non è del tutto paragonabile. “Allora ci siamo ispirati ad altre denominazioni che avevano già bollicine rosa accanto al classico spumante. Ora siamo i primi a provarci”, aggiunge Giavi.

Nuovi consumatori nel mirino

Dietro questa scelta c’è la voglia di raggiungere nuovi tipi di pubblico. “Il nostro scopo è lo stesso del rosé: portare il Prosecco a chi ancora non lo beve, senza snaturarlo”, spiega Guidolin. In Europa e negli Stati Uniti cresce la domanda di vini più leggeri, per chi vuole bere meno o semplicemente variare. Secondo l’Osservatorio del Vino, sono soprattutto i giovani adulti e chi tiene alla salute i più interessati a queste novità.

Il Prosecco guarda avanti

Il Prosecco Doc è oggi una vera e propria “portaerei” per il vino italiano nel mondo. Le altre due grandi denominazioni – Conegliano Valdobbiadene Docg e Asolo Docg – per ora restano fuori dal progetto low alcol. Ma la strada aperta dal Consorzio potrebbe fare da apripista anche per altri produttori. “Non abbiamo modelli consolidati – ammette Giavi – ma non ci spaventa. Siamo sicuri che questa sia la strada giusta per rafforzare l’identità del Prosecco e offrire qualcosa di nuovo”.

Il debutto in commercio non arriverà prima del 2026, quando le sperimentazioni avranno trovato la strada migliore e saranno superati i nodi normativi. Solo allora si potrà capire se il Prosecco low alcol riuscirà a conquistare i palati senza tradire la tradizione. Nel frattempo, nei vigneti tra Conegliano e Oderzo, la sfida è già cominciata.

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