Troppi articoli negativi sul vino: in California i produttori insorgono contro i giornalisti

In California è guerra aperta tra produttori di vino e giornalisti e il motivo è uno solo: titoli troppo negativi che non fanno bene al settore vinicolo. Non si tratta di articoli negativi inerenti a un marchio o cattiva pubblicità, ma un pessimismo di massa che fa in modo che il mondo del vino venga visto sempre più come qualcosa in decadenza, invece che qualcosa su cui puntare e investire. 

Secondo il portale Wine-Searcher, il settore del vino sta mostrando un andamento simile a quello di molte altre industrie, e non è così a rischio come molti giornalisti continuando a sostenere nei loro articoli dai titoli pessimisti e negativi.

Il calo delle vendite c’è stato, ma per il semplice fatto che le abitudini dei consumatori sono cambiate e ad oggi si preferisce acquistare vino pregiato per determinate occasioni, piuttosto che investire una cifra media giornaliera nel vino da tavola. Lo stesso vale per i giovani della Generazione Z, che preferiscono godersi una coccola per il palato meno spesso ma con maggiore gratificazione per le papille gustative.

La battaglia del Wine Market Council contro i giornalisti

Lo scorso 8 maggio, sul San Francisco Chronicle è comparso un articolo che ha fatto storcere il naso a tutto il Wine Market Council. L’articolo si intitolava “Il vino della California è in guai seri” e riportava una serie di dati effettivamente negativi, come ad esempio una diminuzione del consumo di vino di quasi il 9% rispetto al 2023.

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Tendenze mercato del vino 2024 – Unsplash – vinamundi.it

Questi dati, se decontestualizzati e non approfonditi, tendono a dar un’immagine distorta e negativa del reale mercato del vino, che come abbiamo detto, sta vivendo un momento di transizione a livello di abitudini dei consumatori ma non sta rischiando davvero di scomparire, come molti articoli vogliono lasciare intendere. Questo allarmismo, secondo il Wine Market Council, non fa bene al mercato del vino, anzi.

Bisognerebbe cambiare prospettiva e parlare di quanto l’inflazione giochi un ruolo essenziale in questo cambiamento di traiettoria a livello di consumi e soprattutto mettere in luce i marchi che invece stanno cavalcando l’onda del mercato attuale, come il Sauvignon Blanc, ovvero il preferito dei giovani. 

Le profezie catastrofiste non fanno bene a nessuno, e non mettono in mostra invece i picchi positivi che sta offrendo il panorama mondiale del vino attuale, che andrebbero invece messi in evidenza e valorizzati.

Nuove tendenze del mercato del vino 2024

Il mercato globale del vino nel 2024 sta vivendo di numerose tendenze e cambiamenti. Ecco cinque tendenze, tra le più significative:

  • I consumatori della Generazione Z, rispetto alle generazioni precedenti, tendono a moderare il consumo di alcol e ha bere vino premium in determinate circostanze a ricorrenze, mentre i Millennials sono consumatori più assidui e alla ricerca di un buon bilanciamento qualità-prezzo. Tuttavia, i consumatori più giovani sono più consapevoli e informati e hanno assimilato una cultura del vino più elevate rispetto al passato
  • Champagne, spumanti e vini fermi premium hanno registrato un declino in volume nel primo semestre del 2023, ma il mercato del vino di fascia medio-bassa sta diminuendo quindi i vini premium stanno riguadagnando terreno.
  • Il vino a bassa gradazione alcolica sembra essere sempre più apprezzato, registrando un +8%, perciò si sta andando verso un vino meno alcolico e meno calorico, con un quantitativo di zucchero residuo pari a zero. Insomma, è come se anche il vino si sia adeguato alla regola less is better.
  • Le vendite online sono in aumento, questo significa che stanno nascendo sempre più e-commerce e che anche sul web bisogna vere una presenza solida e d’effetto per affermarsi rispetto alle altre case produttrici se si vuole premiare il proprio marchio. Se vogliamo vedere, anche a livello di marketing quindi il mercato del vino sta subendo dei cambiamenti importanti, che possono andare a condizionare le vendite, soprattutto nel periodo di assestamento.
  • La sostenibilità diventa centrale, soprattutto per le nuove generazioni, più sensibili alle problematiche ambientali. Due terzi dei consumatori considerano questo aspetto rilevante nella scelta del vino da acquistare e questo sta spingendo molti produttori verso packaging alterativi più green.

Quanto visto fino ad ora dimostra che il mercato del vino sta cambiando e invece di affossarlo con titoli drammatici, bisognerebbe mettere in mostra questi cambiamenti, raccontarli e contestualizzarli.

Perché i numeri da soli vogliono dire poco, e non sono sufficienti per rendere giustizia al variegato universo del mercato del vino che, come ogni altro settore, ha tutto il diritto di evolversi, cambiare, migliorarsi e per farlo i su e giù della traiettoria sono fisiologici. 

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