Mercoledì 9 luglio 2025, l’Osteria Le Terme di Massaciuccoli ha ospitato una serata dedicata alla scoperta dei vini spumanti Trento Doc. Questo evento, guidato da un esperto sommelier, ha rappresentato un’opportunità preziosa per approfondire le essenze e le peculiarità di un territorio che si è affermato nel panorama vitivinicolo sia italiano che internazionale.
Il Trentino e il suo habitat ideale
Il Trentino, con le sue macro-aree diversificate, offre un ambiente privilegiato per la coltivazione delle uve destinate alla produzione di spumanti. In particolare, lo Chardonnay ha trovato qui uno dei suoi habitat ideali, grazie a un microclima favorevole e a terreni ricchi di minerali. Queste condizioni, unite a tecniche di vinificazione all’avanguardia, hanno permesso di ottenere spumanti di alta qualità, apprezzati per la loro freschezza e complessità.
La storia di Giulio Ferrari e Bruno Lunelli
Una parte fondamentale della storia del Trento Doc è legata a Giulio Ferrari, pioniere della spumantizzazione in Italia. Dopo aver appreso le tecniche di produzione in Francia, Ferrari tornò in Trentino e nel 1902 fondò la sua azienda vinicola, ponendo le basi per una tradizione che oggi continua a prosperare. La sua amicizia con Bruno Lunelli, titolare di una famosa enoteca di Trento, ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo della cultura del vino nella regione. La famiglia Lunelli ha successivamente acquisito l’azienda Ferrari, portandola a diventare uno dei nomi più rispettati nel settore.
L’introduzione del Pinot Nero
Un altro elemento distintivo degli spumanti Trento Doc è l’introduzione del Pinot Nero, in particolare quello coltivato in montagna. Questa varietà si è dimostrata particolarmente adatta alla ri-fermentazione in bottiglia, un processo fondamentale per la produzione di spumanti di alta qualità. La combinazione di Chardonnay e Pinot Nero ha dato vita a cuvée straordinarie, esaltando la freschezza e la complessità degli spumanti trentini.
La degustazione
La serata è proseguita con una selezione di spumanti Trento Doc, ognuno con le proprie caratteristiche distintive. Ecco alcuni dei vini degustati:
Brut Cenci: Proveniente dalla Val Sugana e invecchiato per 36 mesi sui lieviti, si è presentato con un colore giallo dorato e brillante, meritando un voto di 87/100.
Brut Cuvée 6001 Cantina di Trento: Con uve provenienti da tutto il territorio della DOC e 36 mesi sui lieviti, ha mostrato un colore giallo paglierino luminoso, conquistando un punteggio di 88/100.
Brut Maximum Blanc de Blancs Ferrari: Nonostante le aspettative, ha evidenziato note di frutta matura, ricevendo un voto non pervenuto.
Brut Millesimato a…Silvano 2019 Famiglia Piacentini: Ha colpito per il suo perlage fine e persistente, guadagnando un voto di 89/100.
Brut Millesimato Maso Nero 2019 Zeni: Invecchiato per 48 mesi, ha raggiunto un punteggio di 91/100, risultando eccellente.
Extra-Brut 708 Cembrani: Ha mostrato un colore giallo oro brillante, ricevendo un punteggio di 89/100.
Albino Armani 1607 Dosaggio Zero: Con un finale fresco e cremoso, ha ottenuto un punteggio di 90/100.
A margine della degustazione, è stato aperto un Alta Langa di Contratto, un blend di Pinot Nero (80%) e Chardonnay (20%) che ha riscosso un successo straordinario tra i partecipanti, esaltando ulteriormente l’atmosfera della serata.
La degustazione di spumanti Trento Doc ha offerto un’esperienza unica, permettendo ai partecipanti di immergersi nelle tradizioni e nella storia di un territorio che continua a sorprendere e a conquistare.