
Scopri i migliori vini rosati d'Italia al Concorso Enologico Nazionale
L’interesse per il Concorso Nazionale Enologico dei Vini Rosati, promosso dalla Regione Puglia, continua a crescere, riflettendo la vitalità e la ricchezza del settore vinicolo italiano. Quest’anno, la quarta edizione del concorso ha visto la partecipazione di 235 campioni di vino rosato provenienti da ben 176 cantine, confermando il ruolo di primo piano della Puglia nella produzione di questa tipologia di vino. L’evento è organizzato dall’assessorato alle Risorse agro-alimentari della Regione Puglia, in collaborazione con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino, Unioncamere Puglia e con l’approvazione del Ministero delle Politiche Agricole.
La leadership della Puglia nella produzione di vini rosati
I vini partecipanti provengono da 16 diverse regioni italiane, ma è la Puglia a dominare la scena, non solo come regione organizzatrice ma anche come leader nazionale nella produzione di vini rosati. La Puglia si presenta con un numero impressionante di cantine ed etichette partecipanti, seguita da altre regioni come Abruzzo, Veneto, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna. Tuttavia, il concorso ha evidenziato l’assenza di cantine da Friuli, Trentino, Liguria e Valle d’Aosta, il che potrebbe suggerire un’opportunità per queste regioni di esplorare e partecipare a eventi futuri, contribuendo così alla diversificazione e alla valorizzazione della produzione vinicola italiana.
La valutazione dei vini e i premi
Le sei commissioni di valutazione del concorso, composte ciascuna da quattro esperti enologi e un giornalista enogastronomico, si preparano ad analizzare i vini attraverso tre sessioni distinte di analisi sensoriale. Questa rigorosa selezione garantirà che solo i migliori vini rosati ricevano un riconoscimento, con un totale di 18 premi suddivisi in sei categorie, che includeranno medaglie d’oro, d’argento e di bronzo.
Sorprendentemente, nonostante il concorso sia stato annunciato solo nell’ultima settimana di agosto, coincidente con la partecipazione della Regione Puglia all’Expo, il riscontro è stato notevole. Circa il 30% delle cantine partecipanti rappresentano new entry, segno di un rinnovato entusiasmo e di una crescente fiducia nel settore. Questo non solo evidenzia l’interesse per i vini rosati, ma anche l’impegno delle nuove generazioni di viticoltori a contribuire a una tradizione che affonda le radici nella cultura italiana.
L’iniziativa “Apulia Felix in masseria”
Il IV Concorso Nazionale dei Vini Rosati d’Italia si inserisce all’interno del progetto “Apulia Felix in masseria – Il Tratturo dell’olio e del Rosato”. Questa iniziativa è una delle due proposte con cui la Regione Puglia partecipa all’evento “Expo e Territori”, un programma dedicato alla scoperta delle eccellenze agroalimentari italiane, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche di Coesione. Rosa Fiore, del servizio ‘Alimentazione’ dell’area ‘Politiche per lo sviluppo rurale’ dell’assessorato Agricoltura, risorse agroalimentari e alimentazione della Regione Puglia, ha sottolineato come il progetto abbia coinvolto comuni, enti locali, scuole e masserie didattiche, creando un modello sinergico per raccontare un’idea univoca di Puglia, con il vino rosato e l’olio come protagonisti.
Durante i sei mesi dell’Expo, sono stati programmati in Puglia 23 eventi che prevedono visite alle cantine produttrici di vino rosato, aziende olivicole, frantoi e masserie didattiche. Queste iniziative non solo celebrano le produzioni di eccellenza del territorio, ma offrono anche un’importante opportunità di promozione e valorizzazione del patrimonio enogastronomico pugliese. La Regione ha sempre puntato sulla qualità e sull’autenticità delle proprie produzioni, cercando di attrarre sia turisti che professionisti del settore, consapevole che il vino rosato ha un potenziale enorme nel mercato nazionale e internazionale.
La Puglia, grazie alla sua posizione geografica privilegiata e al clima favorevole, continua a produrre vini rosati di alta qualità, che si distinguono per i loro profumi e sapori freschi, fruttati e floreali. I vitigni autoctoni pugliesi, come il Negroamaro e il Primitivo, sono spesso utilizzati nella produzione di rosati, contribuendo a una varietà di espressioni che raccontano il territorio e la tradizione vinicola della regione.
Il Concorso Nazionale Enologico dei Vini Rosati non è solo un evento per premiare i migliori vini, ma rappresenta anche un’importante occasione di incontro e confronto per i produttori, i sommelier e gli appassionati del settore. La possibilità di degustare e scoprire nuove etichette, insieme alla condivisione di esperienze e competenze, rende questo concorso un appuntamento imperdibile nel panorama enologico italiano. La crescente partecipazione di cantine e l’attenzione rivolta ai vini rosati sono segni di un settore in continua evoluzione, pronto a rispondere alle sfide del mercato e a valorizzare le proprie tradizioni.