Querciabella sfida l’ecomostro: la battaglia per la bellezza di Greve in Chianti

Querciabella sfida l'ecomostro: la battaglia per la bellezza di Greve in Chianti

Querciabella sfida l'ecomostro: la battaglia per la bellezza di Greve in Chianti

Redazione Vinamundi

3 Agosto 2025

La storica azienda vitivinicola Querciabella ha recentemente annunciato un ambizioso piano di recupero per l’inquietante struttura conosciuta come l’“ecomostro” di Greve in Chianti. Questo progetto si preannuncia fondamentale per la rinascita del territorio, dando il via a un percorso che mira a trasformare una ferita ambientale, abbandonata per oltre un decennio, in un nuovo polo di sviluppo sostenibile. Sabato 4 maggio, con il primo colpo di ruspa, inizierà ufficialmente questa collaborazione con l’amministrazione comunale di Greve in Chianti.

L’“ecomostro”, un edificio abbandonato affacciato sulla via Chiantigiana, ha rappresentato per anni un simbolo di degrado in uno dei paesaggi più amati e riconosciuti a livello mondiale, il Chianti Classico. La sua presenza inquietante ha suscitato preoccupazioni tra residenti e turisti, mentre la bellezza del territorio circostante è sempre stata una fonte di orgoglio per la comunità locale. Con l’intervento di Querciabella, si apre quindi una nuova fase, promettendo di restituire dignità e vitalità a questo angolo di Toscana.

Il progetto di recupero

L’operazione prevede la completa demolizione della struttura esistente, un complesso di quasi 7.000 mq acquisito da Querciabella tramite un’asta pubblica nel novembre 2018. Gli obiettivi principali del progetto includono:

  1. Creazione di un “locus novus” per l’intera comunità.
  2. Integrazione di spazi aziendali con aree destinate alla fruizione pubblica e all’educazione ambientale.
  3. Promozione dell’importanza di un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Questa visione è sostenuta dal presidente onorario di Querciabella, Sebastiano Cossìa Castiglioni, il quale ha sempre enfatizzato l’importanza della sostenibilità.

Sostenibilità al centro del progetto

Il progetto, curato dallo Studio Mori Associati dell’architetto Spartaco Mori, pone la sostenibilità energetica e ambientale al centro della sua concezione. Si prevede che oltre l’80% dell’energia necessaria per il funzionamento della nuova struttura sarà autoprodotta attraverso fonti rinnovabili. Altri aspetti significativi includono:

  • La creazione di un vigneto didattico sperimentale.
  • Un parco pubblico che collegherà il complesso al centro di Greve attraverso il Parco Oriana Fallaci.
  • La realizzazione di una nuova “Porta del Chianti”, un punto di accesso pedonale che unirà il nucleo storico del paese con le bellezze naturali circostanti.

Un modello di sviluppo sostenibile

Querciabella, fondata nel 1974 dall’imprenditore Giuseppe Castiglioni, ha sempre avuto come missione quella di elevare la tradizione vitivinicola chiantigiana a livelli internazionali. Sotto la guida dell’attuale titolare, Sebastiano Cossìa Castiglioni, l’azienda ha intrapreso un percorso di conversione al biologico dal 1988, diventando un modello di innovazione nel settore. Le sue etichette, pluripremiate a livello internazionale, sono oggi disponibili in 54 paesi, rappresentando un’eccellenza indiscussa nel panorama enologico.

Questa iniziativa di recupero dell’“ecomostro” non è solo un intervento fisico, ma un messaggio forte e chiaro sull’impegno di Querciabella nei confronti della sostenibilità e della valorizzazione del territorio. La visione dell’azienda si allinea con le esigenze della comunità locale, creando opportunità di sviluppo e nuovi posti di lavoro. La fusione tra produzione vinicola e educazione ambientale creerà un ambiente in cui i visitatori potranno apprendere e apprezzare la bellezza del Chianti, contribuendo a una maggiore consapevolezza ambientale.

In un contesto globale di crescente attenzione verso l’ambiente e il benessere delle comunità locali, l’iniziativa di Querciabella si inserisce in un momento in cui la sostenibilità e la responsabilità sociale sono più importanti che mai. L’auspicio è che questo progetto possa ispirare altre aziende a seguire l’esempio, contribuendo a un futuro più verde e sostenibile per il nostro pianeta.

Change privacy settings
×