L’Italia si distingue nel panorama sanitario mondiale con ben 41 strutture che sventolano il tricolore nella classifica dei “World’s Best Specialized Hospitals 2026”, redatta dal settimanale Newsweek in collaborazione con la società di ricerca Statista. Questa classifica mette in evidenza le eccellenze ospedaliere suddivise in 12 specialità mediche, sottolineando la qualità dei servizi offerti e la competenza del personale medico.
Un panorama regionale sbilanciato
Analizzando la distribuzione degli ospedali italiani presenti nel ranking, emerge un evidente sbilanciamento geografico. La maggior parte delle strutture premiate si trova nel Nord Italia, con una netta predominanza della Lombardia, seguita da Lazio e Piemonte. Al contrario, le regioni meridionali sembrano essere sottorappresentate, con solo due ospedali situati a Napoli che riescono a entrare nel ranking. Questo fenomeno solleva interrogativi sulla disparità nell’accesso a cure di alta qualità tra le diverse aree del Paese.
La Lombardia, in particolare, si posiziona al primo posto per numero di ospedali in classifica, con ben 16 strutture. Tra queste, spicca il Centro Cardiologico Monzino, che ha ottenuto riconoscimenti significativi per la sua expertise in cardiologia e cardiochirurgia. Seguono l’ospedale San Raffaele e il Policlinico Universitario Gemelli di Roma, entrambi ben posizionati in diverse specialità.
Eccellenze per specialità
Entrando nel merito delle specialità mediche, la classifica rivela dettagli interessanti. Ecco alcune delle posizioni delle strutture italiane:
- Cardiologia:
- Monzino di Milano: 14esimo posto
- San Raffaele: 23esimo posto
- Chirurgia cardiaca:
- Monzino: 24esimo posto
- San Raffaele: 33esimo posto
- Sant’Orsola Malpighi di Bologna: 47esimo posto
- Pneumologia:
- Policlinico Gemelli di Roma: 34esimo posto
- Endocrinologia:
- Policlinico Gemelli: 34esimo posto
Questi risultati testimoniano l’alta competenza e l’innovazione tecnologica delle strutture italiane, che continuano a competere a livello globale.
Oncologia, ortopedia e pediatria
L’oncologia è un altro settore in cui l’Italia si distingue, con il primo posto del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. Tuttavia, ben 9 ospedali italiani si trovano tra i primi 100, con l’IRCCS IEO di Milano che occupa l’11esimo posto. Seguono l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e il Gemelli, rispettivamente al 27esimo e 29esimo posto. Queste strutture sono rinomate per i loro programmi di ricerca e trattamento multidisciplinari.
In ortopedia, l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna si distingue al 11esimo posto, seguito dal Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano e dal Gemelli. Nella pediatria, il Bambino Gesù di Roma si posiziona in sesta posizione, seguito dal Gaslini di Genova, entrambi noti per l’eccellenza nelle cure pediatriche e nelle innovazioni terapeutiche.
Neurologia e neurochirurgia
La neurologia è rappresentata da strutture di alta qualità, con l’IRCCS Neurologico Besta di Milano che si colloca al 14esimo posto a livello mondiale. Questo ospedale è all’avanguardia nella ricerca e nel trattamento di malattie neurologiche, contribuendo significativamente all’avanzamento della neurologia in Italia. In neurochirurgia, il Besta si posiziona al 17esimo posto, seguito da Niguarda di Milano e dal Gemelli, che dimostrano l’alta specializzazione delle strutture italiane in questo campo critico.
Disparità e opportunità future
Le classifiche evidenziano un panorama sanitario italiano ricco di eccellenze, ma mettono anche in luce le disparità regionali che possono influire sull’accesso alle cure. È essenziale che le istituzioni sanitarie lavorino per ridurre queste disuguaglianze e garantire che tutte le regioni del Paese possano beneficiare di standard elevati di assistenza medica.
In un contesto globale in cui il settore sanitario continua a evolversi rapidamente, la capacità degli ospedali italiani di adattarsi alle nuove sfide, come la telemedicina e le terapie personalizzate, sarà fondamentale per mantenere e migliorare la loro posizione nelle classifiche mondiali. L’attenzione alla qualità, all’innovazione e alla formazione continua del personale medico rappresentano le chiavi per un futuro in cui la salute e il benessere di tutti i cittadini siano al centro delle politiche sanitarie italiane.