Le Marche, una regione spesso trascurata nel panorama vinicolo italiano, stanno guadagnando un riconoscimento significativo grazie alla loro crescita qualitativa nel settore enologico. Secondo la rivista specializzata “Civiltà del Bere”, nel suo numero dedicato ai migliori vini del 2017, i vini marchigiani si sono distinti come i primi in Italia per qualità. Questo risultato è frutto di un’analisi approfondita dei premiati nelle otto principali guide enologiche italiane.
Nonostante i vini marchigiani, come il Verdicchio, il Rosso Piceno, il Pecorino e il Rosso Conero, rappresentino solo il 2% della produzione nazionale, il loro impatto qualitativo è notevole. Ben 107 vini marchigiani hanno ricevuto riconoscimenti di eccellenza, con un incremento di 31 prodotti rispetto all’anno precedente. Questo dato segna un record di crescita per la regione, superando anche le più rinomate aree vinicole italiane.
La classifica delle regioni vinicole
Nella classifica generale delle migliori regioni vinicole italiane, il Piemonte mantiene il primo posto, seguito da Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto. Tuttavia, la qualità dei vini marchigiani sta attirando l’attenzione di esperti e critici a livello nazionale e internazionale. Tra i protagonisti di questa crescita qualitativa, il Verdicchio si è affermato come il vino marchigiano più premiato, con 14 vini che hanno ottenuto punteggi di eccellenza in almeno due delle otto guide analizzate.
Il futuro dei vini marchigiani
Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano tutela Vini, sottolinea l’importanza del legame tra qualità e brand Marche. Nonostante il miglioramento della qualità, il prezzo medio dei vini marchigiani non è aumentato in modo proporzionale. Mazzoni evidenzia come i fondi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) e dell’Organizzazione Comune di Mercato (OCM) possano giocare un ruolo fondamentale per migliorare la percezione del valore dei vini marchigiani.
Inoltre, “Civiltà del Bere” ha assegnato il riconoscimento ‘Best in Class’ ai vini che hanno ricevuto il maggior numero di valutazioni di eccellenza. Tra i vini marchigiani, il San Paolo, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Docg 2012 di Pievalta – Barone Pizzini è stato incoronato miglior bianco italiano, dimostrando l’alta qualità della produzione marchigiana.
Innovazione e sostenibilità nel settore vinicolo
Il successo dei vini marchigiani è il risultato di una qualità intrinseca e di un’attenzione crescente verso tecniche di viticoltura sostenibile e pratiche innovative. Le cantine marchigiane hanno investito in ricerca e sviluppo per migliorare il prodotto finale e il processo di produzione. Queste pratiche includono:
- Scelta dei vitigni
- Gestione dei vigneti
- Vinificazione
Questo approccio ha l’obiettivo di esaltare le caratteristiche uniche del territorio marchigiano.
In conclusione, le Marche, con il loro patrimonio enologico ricco e variegato, stanno emergendo come un punto di riferimento nel panorama vinicolo italiano. La loro capacità di coniugare tradizione e innovazione, insieme a una crescente coscienza della qualità, le posiziona come una delle regioni più promettenti del Paese. Gli appassionati di vino e i consumatori possono aspettarsi di vedere sempre più frequentemente i vini marchigiani nei ristoranti e nelle enoteche, testimoniando una reputazione in crescita basata non solo sulla qualità, ma anche sulla storia e sulla cultura di questa affascinante regione italiana.