Maciot: scoprire la biodinamica come filosofia di vita e produzione

Maciot: scoprire la biodinamica come filosofia di vita e produzione

Maciot: scoprire la biodinamica come filosofia di vita e produzione

Redazione Vinamundi

15 Settembre 2025

Situata nel cuore del Monferrato, a Cocconato d’Asti, l’azienda agricola Maciot rappresenta un esempio straordinario di come la biodinamica possa essere integrata non solo nei processi di coltivazione, ma anche come filosofia di vita. Certificata Demeter, Maciot si distingue per la sua varietà di produzioni, che comprendono vino, nocciole, frutta, ortaggi e animali. Questa diversificazione è fondamentale per la sostenibilità e la resilienza dell’azienda, recentemente visitata durante l’anteprima di “Cocco…Wine 2025”, un evento promosso dal Consorzio “Cocconato Riviera del Monferrato e Dintorni” in collaborazione con l’associazione Go Wine.

La storia di Maciot e la tradizione vitivinicola

Paolo Macchia, titolare dell’azienda, racconta con passione la storia della sua famiglia. “Il nostro cognome è Macchia”, spiega. “Ernesto Macchia, classe 1899, era mio nonno. In piemontese, ‘macchia piccola’ si dice ‘maciot’, ed è così che abbiamo intitolato l’azienda in suo onore. Il nostro Grignolino si chiama Vigin, in piemontese Luigi, colui che ce l’ha fatto conoscere mille anni fa.”

La tradizione vitivinicola della famiglia si intreccia con l’innovazione. Paolo, un vero e proprio “talebano” della biodinamica, è attivamente coinvolto nel gruppo di lavoro di Demeter Italia. “Ci troviamo mensilmente per discutere e adeguare le normative riguardanti i vini biodinamici”, afferma. La sua passione è evidente: “Questa azienda è a tutto tondo, non è monoculturale. Abbiamo quattro ettari di nocciole Piemonte, da cui produciamo l’unica crema gianduia al mondo certificata Demeter.”

Un’azienda all’avanguardia nella produzione

Maciot è all’avanguardia anche nella produzione di latticini. Con sette mucche, producono latte, yogurt e gelati, utilizzando il letame compostato con preparati biodinamici come fertilizzante per i vigneti e le altre coltivazioni. “Abbiamo circa 300 piante da frutto, e stamattina abbiamo raccolto alcune casse di mele. Gestiamo anche la Cantina del Ponte, un ristorante-vineria in piazza a Cocconato, e l’agriturismo Cascina Rosengana”, aggiunge Paolo.

Durante la visita alla cantina, l’atmosfera è vivace e genuina. “Questa non è una cantina progettata da archistar, ma un posto dove si lavora”, spiega Paolo, mostrando il “disordine creativo” che regna in questo luogo. Quest’anno, ha in programma di sperimentare un nuovo prodotto: un Pétillant Naturel di Grignolino, con l’aggiunta di un pizzico di Barbera per conferire acidità.

Riconoscimenti e mercati

La produzione di Maciot è fortemente incentrata sulla Barbera 465, il cui nome deriva dall’altitudine del vigneto, situato a 465 metri sul livello del mare. Negli ultimi anni, Maciot ha ricevuto riconoscimenti significativi, come il premio di una delle 100 aziende più sostenibili in Italia, un risultato che testimonia l’impegno per pratiche agricole responsabili. “La biodinamica non è solo un metodo agricolo; è anche un approccio sociale”, sottolinea Paolo.

Per quanto riguarda i mercati, Maciot ha trovato una buona accoglienza all’estero. “I clienti in Lussemburgo assorbono diverse migliaia di bottiglie. In Olanda abbiamo uno o due distributori, e in Belgio stiamo riaprendo dei canali. Sono mercati importanti per noi, perché la nostra filosofia è apprezzata”, spiega Paolo. L’azienda ha scelto di mantenere un contatto diretto con i propri importatori, evitando mediatori, il che ha permesso di costruire relazioni autentiche.

In conclusione, Maciot è un esempio di come la biodinamica possa non solo garantire prodotti di alta qualità, ma anche promuovere un approccio sostenibile e responsabile verso l’agricoltura. Con un impegno costante e una passione per l’innovazione, l’azienda continua a crescere e a farsi conoscere a livello internazionale, attirando un pubblico sempre più vasto e consapevole.

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