Legacoop Agroalimentare avverte: i dazi USA mettono a rischio vino e pecorino italiani

Legacoop Agroalimentare avverte: i dazi USA mettono a rischio vino e pecorino italiani

Legacoop Agroalimentare avverte: i dazi USA mettono a rischio vino e pecorino italiani

Redazione Vinamundi

22 Agosto 2025

Il settore agroalimentare italiano è attualmente al centro di un importante dibattito a causa delle politiche commerciali degli Stati Uniti. Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, ha espresso la sua insoddisfazione per la permanenza dei dazi del 15% su alcuni dei prodotti simbolo del nostro paese, come vino, olio d’oliva e pecorino. Questi prodotti non sono stati esclusi dalle tariffe, nonostante la recente firma di una dichiarazione congiunta tra Unione Europea e Stati Uniti, che sembrava destinata a favorire una distensione nei rapporti commerciali.

l’importanza dei prodotti agroalimentari italiani

Maretti ha sottolineato l’importanza di questi prodotti, affermando che “ci sono comparti fondamentali come il vino e l’olio d’oliva che restano penalizzati nonostante il loro valore”. Questa situazione è particolarmente preoccupante se si considera il calo della domanda di vino italiano negli Stati Uniti. Secondo i dati forniti da Maretti:

  1. Dall’inizio dell’anno si è registrato un decremento dell’8,7% in volume.
  2. Il fatturato ha subito una diminuzione dell’8,5%.

Questi numeri evidenziano una tendenza preoccupante, che non solo colpisce i produttori italiani, ma ha anche ripercussioni sui consumatori americani, già in difficoltà economiche.

l’impatto della disoccupazione negli stati uniti

Le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti hanno raggiunto, al 16 agosto, quota 235 mila unità, in aumento rispetto alle 224 mila della settimana precedente. Questo incremento di disoccupazione potrebbe influenzare ulteriormente i consumi, compresi quelli dei prodotti agroalimentari italiani, già messi a dura prova dai dazi.

Maretti ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un intervento politico significativo, non solo per affrontare la questione dei dazi, ma anche per considerare l’impatto del deprezzamento del dollaro e le incertezze economiche che ne derivano. Ha dichiarato che “l’atteggiamento degli Stati Uniti in questa trattativa con l’UE non è compatibile con i rapporti di amicizia costruiti negli ultimi 80 anni”. Maretti auspica che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, insieme ai negoziatori europei, possa lavorare per ottenere risultati migliori e più favorevoli per l’agroalimentare italiano.

strategie per il futuro dell’agroalimentare italiano

In un contesto internazionale in continua evoluzione, è fondamentale per l’Italia ribadire il valore del proprio patrimonio agroalimentare, che non è solo un simbolo di qualità, ma anche un importante motore economico. I prodotti tipici, come il vino e il pecorino, rappresentano una tradizione secolare e un’identità culturale che va preservata e valorizzata. Nonostante le difficoltà, l’Italia continua a essere uno dei principali produttori di vino al mondo, con una varietà di etichette che spaziano dalle rinomate regioni vinicole come Toscana e Piemonte, fino alle più piccole zone di produzione.

È cruciale che l’Italia adotti strategie efficaci per promuovere il proprio vino e gli altri prodotti agroalimentari all’estero. Alcune azioni potrebbero includere:

  1. Partecipazione a fiere internazionali.
  2. Campagne di marketing mirate.
  3. Collaborazioni con distributori locali.

Inoltre, l’innovazione e la sostenibilità stanno diventando sempre più centrali nel settore agroalimentare. La transizione verso pratiche agricole più sostenibili non solo risponde alle aspettative dei consumatori, ma può anche rafforzare la competitività del vino italiano in un mercato globale sempre più attento alle questioni ambientali.

La speranza è che le autorità politiche e commerciali possano trovare un terreno comune per risolvere le dispute commerciali e favorire un clima di cooperazione che beneficerà entrambe le parti. In attesa di sviluppi, il settore agroalimentare italiano rimane in allerta, pronto a rispondere alle sfide del mercato e a continuare a rappresentare l’eccellenza del Made in Italy nel mondo.

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