La rivoluzione del terroir: Vecchie Terre di Montefili si racconta

La rivoluzione del terroir: Vecchie Terre di Montefili si racconta

La rivoluzione del terroir: Vecchie Terre di Montefili si racconta

Redazione Vinamundi

17 Settembre 2025

Arroccata sulla cima della collinosa Monte Fili, la tenuta di Vecchie Terre di Montefili rappresenta una delle eccellenze vitivinicole del Chianti Classico. Fondata nel 1975, l’azienda ha visto una significativa evoluzione nel 2015, quando è stata rilevata da tre imprenditori statunitensi: Nicola Marzovilla, Frank Bynum e Tom Peck Jr. Questi tre amici sono uniti da una profonda passione per il territorio italiano e da un obiettivo comune: valorizzare il patrimonio vinicolo toscano.

La tenuta si estende su una superficie di 12,5 ettari nel comune di Greve in Chianti, situata a un’altitudine media di 540 metri sul livello del mare. La specifica posizione geografica e il microclima caratterizzato da forti escursioni termiche, unito alla ventilazione naturale, creano un ambiente ideale per la coltivazione delle viti. I suoli della tenuta sono un mosaico di tre differenti matrici geologiche: pietraforte, alberese e argilliti scistose, che conferiscono ai vini un carattere distintivo e complesso.

Uno degli aspetti più affascinanti di Vecchie Terre di Montefili è il loro approccio alla viticoltura, che si concentra sulla valorizzazione delle singole parcelle. Ogni vigneto viene vinificato separatamente, permettendo di esaltare le peculiarità di ciascuna varietà di uva. Questo approccio è particolarmente evidente nella scelta di produrre principalmente vino Sangiovese, vitigno che rappresenta l’essenza del Chianti Classico. La filosofia dell’azienda è stata ulteriormente affinata dal lavoro dell’enologa e agronoma Serena Gusmeri, la quale ha portato avanti un’innovativa gestione agronomica, prestando particolare attenzione alla sostenibilità e alla biodiversità.

Sostenibilità e biodiversità

Fin dal 1995, Vecchie Terre di Montefili è parte del Bio-distretto di Panzano, il primo in Italia, e nel 2018 ha avviato un progetto scientifico in collaborazione con Vitenova. Questo progetto mira a monitorare la biodiversità del suolo e a valutare l’impatto delle pratiche agricole sull’ecosistema circostante. Attraverso un’analisi approfondita della microfauna e della flora, nonché un attento studio dei suoli, l’azienda è in grado di gestire in modo più accurato le proprie attività agricole, riducendo l’intervento umano e promuovendo un’agricoltura più responsabile.

Nel 2023, l’azienda ha ottenuto la certificazione Diversity Ark, un prestigioso riconoscimento europeo che attesta la biodiversità dell’azienda tramite rigorosi controlli ambientali. Gli sforzi per garantire la salute dei suoli e delle colture sono stati premiati, e la certificazione comprende il divieto dell’uso di diserbanti e antiparassitari nocivi, oltre a un monitoraggio attento della presenza di microplastiche nel terreno, un problema sempre più attuale nel settore agricolo.

Esperienze immersive e vini di alta qualità

Oltre alla produzione di vini di alta qualità, Vecchie Terre di Montefili si dedica anche all’accoglienza degli ospiti, offrendo esperienze immersive che collegano il vino, il territorio e la cultura toscana. La tenuta dispone di una terrazza panoramica, una sala degustazione e una cantina storica dove sono conservate le annate più prestigiose. Le visite guidate, disponibili tutto l’anno, permettono ai visitatori di immergersi nel cuore del Chianti Classico e di degustare i vini direttamente nel contesto da cui provengono.

La produzione di Vecchie Terre di Montefili è caratterizzata da un’accurata vinificazione, con fermentazione spontanea utilizzando lieviti indigeni e macerazione in acciaio. I vini affinano in botti di rovere, che variano a seconda della tipologia di vino, consentendo una complessità aromatica unica. Il Sangiovese, in particolare, è il protagonista indiscusso della cantina.

Le etichette più rappresentative

Tra le etichette più rappresentative, il Chianti Classico si presenta con un rosso granato profondo, un profilo olfattivo ricco di note mature di ciliegia, prugna e spezie. Al palato, il vino rivela una struttura piena e avvolgente, con tannini levigati e una freschezza che lo rende perfetto per l’invecchiamento. Si sposa bene con piatti tradizionali toscani come:

  1. Gnocchi al ragù di cinghiale
  2. Lasagne alla bolognese

Un altro vino di punta è l’Anfiteatro, proveniente dalla vigna più vecchia, che offre un’esperienza sensoriale complessa, con una trama tannica fine e una freschezza che lo rende dinamico. Questo vino si abbina splendidamente a piatti ricchi come:

  1. Pasticcio di pasta al forno
  2. Maialino da latte al forno con patate

Infine, lo Chardonnay prodotto da Vecchie Terre di Montefili è un vino che esprime freschezza e mineralità, con note di frutta bianca e sentori agrumati. Questo vino si presta a un abbinamento versatile con piatti leggeri come:

  1. Mozzarella di bufala
  2. Sarde in saor

La combinazione di un terroir unico, una gestione agronomica attenta e una passione autentica per il vino fanno di Vecchie Terre di Montefili un esempio luminoso della capacità del Chianti Classico di produrre vini di straordinaria qualità, profondamente legati al territorio che li genera.

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