Il Soave, il vino bianco simbolo della regione del Veneto, sta guadagnando sempre più riconoscimento come una delle eccellenze italiane. Grazie al suo duplice potenziale di apprezzamento immediato e di affinamento nel tempo, il Soave si distingue nel panorama vinicolo. L’evento “Appuntamento Soave”, organizzato dal Consorzio del Soave al Circolo Ufficiali di Verona, ha messo in evidenza queste caratteristiche attraverso una serie di attività coinvolgenti per esperti e appassionati. Attraverso masterclass, talk show e banchi d’assaggio, i partecipanti hanno potuto esplorare le diverse sfaccettature di questo vino, dimostrando che il Soave è “buono subito e buono dopo”.
La dualità del soave
Il motto “Great Now, Great Later” rappresenta la dualità del Soave: vini giovani, freschi e vibranti, pronti per essere degustati, e vini più complessi, capaci di evolversi nel tempo. Durante una masterclass condotta da Jeff Porter, esperto di vino e firma per l’Italia di “Wine Enthusiast”, i partecipanti hanno assaporato etichette di annate recenti e di vini più maturi, fino a dieci anni di invecchiamento. Questo ha dimostrato come il Soave possa soddisfare diverse esigenze del consumatore, dal semplice piacere immediato alla ricerca di esperienze gustative più complesse.
Le caratteristiche dei vini soave
Cristian Ridolfi, presidente del Consorzio del Soave, ha sottolineato l’importanza di comunicare chiaramente le due anime del Soave. I vini giovani si caratterizzano per:
- Note floreali
- Note fruttate
- Facilità di consumo in occasioni conviviali
D’altro canto, le tipologie più pregiate come il “Classico”, il “Superiore” e il “Superiore Riserva” offrono una complessità che richiede tempo per essere apprezzata. Questi vini, spesso prodotti in collina su terreni meno fertili, presentano un carattere distintivo e una capacità di evoluzione nel tempo.
Opportunità per il mercato americano
Porter ha evidenziato come il Soave rappresenti un’opportunità unica per i consumatori americani. L’attuale mercato statunitense è in cerca di vini di qualità a un prezzo accessibile, e il Soave riesce a posizionarsi in modo competitivo rispetto a vini di altre regioni, sia italiane che francesi. La capacità di affinamento di questi vini li rende ideali per chi ama conservare e degustare vini che si evolvono nel tempo, senza dover necessariamente ricorrere a etichette costose.
La comunicazione attorno al Soave deve andare oltre la semplice descrizione delle caratteristiche organolettiche. È essenziale che i produttori e i consorzi riescano a trasmettere la cultura e la storia che si celano dietro ogni bottiglia. Michele Cannone, Lavazza global brand director, ha suggerito che il vino debba essere presentato come parte di un’esperienza più ampia, attrattiva per un pubblico giovane che desidera esplorare nuove forme di consumo e socializzazione attorno al vino.
In conclusione, il Soave, con il suo motto “Great Now, Great Later”, non solo soddisfa il palato, ma invita anche a riflessioni più ampie sul suo significato culturale e sociale, contribuendo a costruire un futuro più consapevole e sostenibile nel mondo del vino.