Durante il Meeting di Rimini, uno dei più importanti eventi di confronto e dibattito in Italia, l’agricoltura è stata al centro di un acceso dibattito, rivelando le sfide e le opportunità che caratterizzano questo settore cruciale per l’economia nazionale. L’organizzazione Confeuro, che rappresenta i piccoli e medi produttori agricoli, ha colto l’occasione per lanciare un appello urgente alle istituzioni e ai decisori politici: è fondamentale sostenere le PMI agricole, spesso dimenticate nelle strategie nazionali.
Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, ha evidenziato l’importanza di queste realtà produttive non solo per il loro contributo all’economia, ma anche per il loro ruolo imprescindibile nella sicurezza alimentare e nella tutela dell’ambiente. “L’agricoltura italiana non si esaurisce nei numeri dell’export, ma vive del lavoro quotidiano di migliaia di piccole e medie aziende”, ha affermato Tiso, sottolineando come queste realtà siano essenziali per la salvaguardia della biodiversità e per il presidio del territorio.
Le criticità per le piccole imprese agricole
Le piccole e medie imprese agricole affrontano una serie di criticità che mettono a rischio la loro sopravvivenza. Tra i problemi più rilevanti, Confeuro ha messo in evidenza:
- Carenza di infrastrutture idriche adeguate, che rende difficile la gestione delle risorse idriche, specialmente in un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti.
- Mancanza di opere pubbliche, soprattutto nel Mezzogiorno, che rappresenta un ulteriore ostacolo per lo sviluppo delle PMI agricole.
- Sistemi assicurativi insufficienti, che non riescono a garantire una protezione adeguata per le aziende di fronte a calamità naturali e ai cambiamenti climatici.
Queste difficoltà si traducono in una crescente vulnerabilità per i piccoli produttori, che si trovano a dover affrontare rischi sempre maggiori senza le adeguate coperture.
L’appello al Governo Meloni
In questo contesto, Confeuro ha rivolto un appello chiaro al Governo Meloni, chiedendo un cambio di passo nelle politiche agricole. “Non bastano le dichiarazioni d’intenti”, ha sottolineato Tiso, “è necessario adottare misure concrete e politiche strutturali che possano realmente sostenere chi lavora la terra ogni giorno.” L’urgenza di tali interventi è accentuata dalla crescente competizione a livello internazionale, dove le piccole e medie aziende agricole italiane rischiano di non riuscire a reggere il confronto senza un adeguato supporto.
Agricoltura, export e sostenibilità
La discussione sull’agricoltura italiana è spesso dominata dal tema dell’export, ma Tiso ha voluto mettere in luce un aspetto fondamentale: “L’agricoltura non è solo export, ma anche tutela delle comunità rurali, valorizzazione dei prodotti tipici e salvaguardia della sostenibilità ambientale.” Questo approccio olistico è cruciale per comprendere il valore delle piccole e medie imprese agricole, che non solo contribuiscono all’economia, ma svolgono anche un ruolo fondamentale nella protezione del patrimonio enogastronomico nazionale.
La valorizzazione dei prodotti tipici, ad esempio, non è solo una questione di mercati, ma implica anche la promozione di una cultura della qualità e della tradizione, che caratterizza l’Italia. Queste aziende, spesso a conduzione familiare, sono custodi di saperi e pratiche agricole che si tramandano di generazione in generazione, contribuendo così a mantenere vive le tradizioni locali.
La necessità di infrastrutture e sostegni assicurativi
Il ruolo delle infrastrutture nel settore agricolo è cruciale. Investire in sistemi di irrigazione, strade e reti di distribuzione efficienti non solo migliora la produttività, ma anche la resilienza delle aziende agricole. Questo è particolarmente importante nelle regioni più colpite dal cambiamento climatico, dove le risorse idriche possono diventare sempre più scarse.
Inoltre, è fondamentale che il Governo lavori per implementare sistemi assicurativi più robusti, che possano coprire i produttori in caso di eventi climatici estremi, come alluvioni o siccità. L’assenza di tali misure di protezione espone i piccoli agricoltori a rischi insostenibili e può compromettere la loro capacità di investire e innovare.
Innovazione e sostenibilità come chiavi per il futuro
Infine, il futuro dell’agricoltura italiana è strettamente legato alla capacità di innovare. Le piccole e medie aziende agricole devono poter accedere a tecnologie moderne e pratiche sostenibili che possano aiutarle a rispondere alle sfide del mercato e dell’ambiente. A questo proposito, la formazione e il supporto tecnico rappresentano strumenti fondamentali per garantire che queste aziende possano affrontare le sfide contemporanee.
Confeuro, con il suo appello chiaro e deciso, ha messo in evidenza la necessità di un impegno collettivo per sostenere le piccole e medie imprese agricole, affinché possano continuare a svolgere il loro ruolo fondamentale nella società e nell’economia italiana. Il Meeting di Rimini si è rivelato quindi un’occasione cruciale per avviare un dialogo costruttivo e per stimolare azioni concrete a favore di un settore che rappresenta un patrimonio inestimabile per il nostro Paese.