Il mondo dello Champagne è un universo affascinante, ricco di storie, tradizioni e vini straordinari. Pochi privilegiati possono immergersi in questo mondo attraverso degustazioni esclusive, dove ogni sorso racconta una storia di passione e dedizione. Recentemente, un gruppo di appassionati si è riunito per esplorare le meraviglie di alcune delle più rinomate Maison dello Champagne. Prima di iniziare, ci siamo soffermati sul significato di alcune sigle sulle etichette: NM (Négociant Manipulant), RM (Récoltant Manipulant), CM (Coopérative de Manipulation). Questi acronimi rappresentano il metodo di produzione e commercializzazione degli Champagne, un aspetto fondamentale per comprendere le differenze tra le varie bottiglie.
La degustazione delle maison
La prima bottiglia stappata è stata il Brut Lamotte, un assemblaggio classico con il 55% di Chardonnay, il 35% di Pinot Nero e il 10% di Pinot Meunier. Questo Champagne, affinato per 30 mesi sui lieviti, si distingue per un percorso di vinificazione esclusivamente in acciaio. La Maison, fondata nel 1760 a Mesnil-sur-Oger, produce Champagne morbidi e raffinati. Il colore giallo dorato e il perlage vivace colpiscono subito. Al naso, si percepiscono note floreali e fruttate di mela e pera, mentre al palato emerge una freschezza straordinaria e un elegante retrogusto di prugne. Il mio giudizio? Ottimo, con un punteggio di 87/100.
La seconda bottiglia è stata il Brut Royal Pommery, un blend di 33% Chardonnay, 34% Pinot Nero e 33% Pinot Meunier, anch’esso affinato per 30 mesi sui lieviti. Questa Maison, parte del Gruppo Vranken, deve la sua notorietà alla vedova Pommery, che nel 1858 ha rivoluzionato il mercato russo introducendo Champagne a basso dosaggio. Le uve provengono da 40 villaggi emblematici, conferendo al vino una vivacità e una delicatezza uniche. Il mio punteggio per questa cuvée è di 89/100.
Altre cuvée da scoprire
Un’altra bottiglia degna di nota è il Brut Mosaique di Jacquart, che combina Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier. Questo Champagne ha affinato per 36 mesi sui lieviti, conferendogli un carattere fresco e equilibrato. Al naso, emergono aromi di mele fresche e pere mature, mentre al palato la freschezza risulta ben bilanciata. Fondata nel 1964, la Maison Jacquart continua a produrre Champagne di qualità, ma il mio giudizio si attesta su un buon 86/100.
Successivamente, abbiamo assaporato il Brut Grande Cuvée di Charles Lafitte, un blend di Chardonnay, Pinot Meunier e Pinot Noir, che ha trascorso 36 mesi sui lieviti. Questa Maison, fondata nel 1848, ha saputo affermarsi nel commercio di vini e liquori. Al palato, il vino si presenta con una persistenza aromatica notevole, ricca di frutti bianchi e note di pane tostato. Il mio voto per questa cuvée è di 89/100.
Il Brut Cuvée Léonie di Canard-Duchêne è stato il prossimo in degustazione. Caratterizzato da uno stile complesso e maturo, questo Champagne è un omaggio alla fondatrice della Maison. Dopo 36 mesi di affinamento sui lieviti, si presenta con un fitto perlage e profumi delicati di frutta a polpa bianca e agrumi. Il mio giudizio? Eccellente, con un punteggio di 90/100.
Conclusione della degustazione
La penultima bottiglia è stata il Brut Grand Cordon di G.H. Mumm, un blend intrigante di Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier. Questo Champagne, affinato per 36 mesi sui lieviti, si distingue per i suoi profumi di frutta matura come pesca e albicocca, accompagnati da freschezza esplosiva. La Maison Mumm, fondata nel 1827, vanta una lunga tradizione e i suoi vigneti si estendono per quasi 218 ettari. Il mio punteggio per questa cuvée è di 88/100.
Infine, abbiamo concluso con il Brut Nature Zero Dosage di Drappier, un prodotto unico composto al 100% da Pinot Nero, affinato per 36 mesi sui lieviti. Questo Champagne non presenta zucchero residuo, permettendo di apprezzare la purezza del frutto. Al naso si percepiscono sentori croccanti di frutta matura, mentre al palato si rivela fresco e fine. Fondata nel 1808, la Maison Drappier si è sempre distinta per la sua ricerca della qualità. Il mio giudizio è eccellente, con un punteggio di 90/100.
Questa degustazione ha rappresentato un viaggio attraverso le diverse espressioni dello Champagne, un’esperienza che ha arricchito non solo il palato, ma anche la conoscenza di tutti i partecipanti. Le Maison presentate non sono solo produttori di vino, ma custodi di una tradizione che affonda le radici nel cuore della Champagne. Ogni sorso ci ha avvicinato di più alla comprensione di un mondo che, al di là del semplice piacere, racconta storie di passione, innovazione e rispetto per la terra.