Nuove ricerche suggeriscono che il consumo moderato di vino può aiutare nella lotta a depressione e declino cognitivo
Il dibattito sul consumo di alcol, e in particolare di vino, si arricchisce di nuove evidenze scientifiche che ne delineano un ruolo potenzialmente benefico nella prevenzione della depressione e del declino cognitivo, se inserito in un contesto di moderazione e di uno stile di vita sano. A confermare questo quadro è una ricerca interdisciplinare promossa da Signorvino, la nota catena di enoteche con cucina fondata da Sandro Veronesi, e coordinata da Giovanni Scapagnini, docente di Nutrizione Clinica all’Università del Molise e vicepresidente della Società Italiana di Nutraceutica (SINUT). L’indagine si concentra sull’impatto del consumo moderato di vino sull’healthspan, ovvero sulla durata della vita in salute, con particolare attenzione a salute mentale, funzione cognitiva e benessere cardiometabolico.
Vino e lotta contro declino cognitivo e depressione: i dettagli
Il progetto di ricerca si inserisce in un contesto spesso polarizzato e semplificato, proponendo invece una visione più articolata che considera il vino come parte integrante della Dieta Mediterranea, un modello alimentare riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. In questo modello, il consumo di vino è tradizionalmente associato ai pasti e alla convivialità, elementi che contribuiscono a un equilibrio psicologico e sociale.
Numerosi studi epidemiologici, da quelli pionieristici come il Seven Countries Study fino a modelli alimentari innovativi come la dieta MIND, confermano che un consumo leggero-moderato di vino ai pasti si associa a migliori indicatori di salute percepita, a un minor rischio di declino cognitivo e, in alcuni casi, a una maggiore longevità rispetto sia all’astensione sia ai consumi elevati. Il trial PrediMed, che ha coinvolto soggetti ad alto rischio cardiovascolare, ha evidenziato che bere con regolarità da due a sette bicchieri di vino a settimana riduce l’incidenza di depressione rispetto all’astensione, mentre quantità superiori aumentano il rischio.
Meccanismi biologici e rischi associati al consumo di vino
Dal punto di vista biologico, la ricerca sottolinea come l’organismo umano sia evolutivamente adattato alla metabolizzazione di piccole quantità di etanolo, grazie all’attività dell’enzima alcol deidrogenasi. A dosi moderate, l’alcol può favorire il profilo lipidico e ridurre l’aggregazione piastrinica, mentre il vino rosso apporta polifenoli con note proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, confermate da modelli sperimentali.
Tuttavia, la ricerca ribadisce che non esiste una soglia di consumo alcolico priva di rischi oncologici, che aumentano in modo dose-dipendente con l’assunzione di bevande alcoliche, vino compreso. È dunque fondamentale valutare il consumo nell’ambito globale del modello alimentare e dello stile di vita, tenendo conto che altri fattori dietetici possono generare rischi comparabili o superiori.
Il valore sociale e culturale del vino nella Dieta Mediterranea
Un aspetto chiave dell’analisi riguarda l’importanza della dimensione culturale e sociale legata al consumo di vino. Nel contesto mediterraneo, bere vino con moderazione durante i pasti è parte di un rituale di convivialità che promuove socialità, lentezza e condivisione, fattori essenziali per il benessere psicologico e la qualità della vita. Come evidenziato dall’UNESCO, il momento del pasto condiviso rappresenta un elemento fondamentale della dieta mediterranea, riconosciuto a livello internazionale come promotore di salute e inclusione sociale.
Federico Veronesi, amministratore delegato di Signorvino, evidenzia come il vino sia da sempre stato “lo storico compagno della Dieta Mediterranea”. In un’epoca in cui la cucina italiana è stata ulteriormente valorizzata come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, il vino si conferma parte integrante di un rituale di tavola che unisce tradizione, cultura e benessere.
L’offerta attuale di Signorvino continua ad arricchirsi, con un catalogo che spazia dai vini rossi e bianchi alle bollicine, perfetti per accompagnare le festività e i momenti di convivialità che caratterizzano il periodo natalizio, mantenendo in primo piano la filosofia del consumo consapevole e moderato.
