Il panorama agroalimentare italiano si trova attualmente a fronteggiare una fase di grande incertezza, influenzata da nuove politiche commerciali che potrebbero avere un impatto significativo sull’export dei prodotti di punta del nostro paese. Recentemente, l’amministrazione statunitense ha annunciato l’introduzione di dazi del 107% sulla pasta italiana, a partire da gennaio 2026. Questa misura si aggiunge ai dazi già in vigore sui vini europei, che hanno subito un incremento tariffario del 15%. Le conseguenze di queste decisioni non colpiscono soltanto i produttori, ma anche i consumatori americani, che potrebbero vedere aumentare i prezzi di prodotti di alta qualità, simboli della tradizione culinaria italiana.
Franco Morando, direttore generale della Tenuta Montalbera, una delle aziende vinicole più rappresentative del Piemonte, ha recentemente condiviso le sue riflessioni su questa situazione. Morando ha sottolineato l’importanza di mantenere la calma e la prudenza di fronte a queste sfide. La sua esperienza nel settore lo porta a ritenere che il calo delle esportazioni di vino verso gli Stati Uniti, che secondo le rilevazioni dell’Unione Italiana Vini (UIV) ha registrato un -26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, possa essere considerato un assestamento fisiologico piuttosto che un segnale definitivo di crisi.
Un assestamento fisiologico
Morando spiega che i mercati spesso reagiscono a queste nuove regole tariffarie rallentando gli ordini per smaltire le scorte e valutare come si comporterà il mercato. “È una fase di riassestamento”, afferma, invitando a non farsi prendere dal panico. La sua analisi suggerisce che i produttori dovrebbero concentrarsi sulla qualità e sull’autenticità dei propri prodotti, elementi che rappresentano l’essenza del vino piemontese e, più in generale, dell’agroalimentare italiano.
L’importanza della territorialità
La forza dei vini piemontesi risiede nel loro legame con il territorio. Morando ribadisce che ogni grande vino è espressione di vitigni autoctoni, coltivabili solo in specifiche aree geografiche, e questa caratteristica rappresenta un valore aggiunto. Varietà come il Ruchè, il Grignolino e il Barbera non sono solo vini, ma veri e propri simboli del patrimonio culturale e gastronomico italiano, conosciuti e apprezzati dai consumatori americani.
“Il valore dei nostri vini è nella territorialità”, sottolinea Morando, evidenziando come la difesa di questa identità sia cruciale per affrontare le sfide dei mercati internazionali. È fondamentale puntare su campagne di promozione che mettano in luce le peculiarità e la qualità dei prodotti, mantenendo attive le relazioni commerciali con i partner americani e ampliando gli orizzonti verso nuovi mercati emergenti come l’Asia.
Guardare oltre i confini
Il direttore di Montalbera esorta il settore a non limitarsi a guardare solo gli Stati Uniti, ma a esplorare anche altre opportunità di mercato. In particolare, l’Asia sta mostrando un crescente interesse per i vini premium italiani, con una domanda che continua a crescere. “Dobbiamo essere pronti a cogliere queste opportunità”, afferma Morando, spingendo per una strategia commerciale che possa diversificare i mercati e ridurre la dipendenza da un singolo paese.
Collaborazione tra imprese e istituzioni
Morando è fiducioso riguardo all’esito dei negoziati sui dazi, ritenendo che ci sia ancora spazio per miglioramenti e soluzioni vantaggiose per il settore agroalimentare italiano. “La situazione non è ancora definita”, sottolinea, incitando a mantenere un atteggiamento proattivo e collaborativo tra imprese e istituzioni. È essenziale, secondo lui, sviluppare strategie che possano affrontare le sfide attuali e future, basate su una visione condivisa e su un forte senso di responsabilità.
Un concetto chiave che Morando vuole trasmettere è che le eccellenze italiane, radicate nel territorio, non possono essere cancellate da un’imposta temporanea. “Le storie dei nostri vini e dei nostri territori sono forti e resilienti”, afferma con convinzione. “Servono visione, adattamento e determinazione: valori che il Piemonte e i suoi vini sanno interpretare da sempre”.
Nel contesto attuale, è cruciale che il settore agroalimentare italiano, rappresentato da aziende come Montalbera, continui a lavorare per valorizzare la propria identità e autenticità. La strada verso il superamento di queste sfide commerciali passa attraverso un impegno costante per la qualità e la sostenibilità, non solo dei prodotti, ma anche delle relazioni con i mercati globali. In questo modo, i brand italiani potranno non solo resistere, ma anche prosperare, continuando a portare nel mondo il meglio delle tradizioni culinarie italiane.