Cosa c’è davvero nelle chele di granchio del supermercato (e perché non sono quello che sembrano)

Le chele di granchio che mangi non hanno mai visto il mare: ecco come vengono fatte

Lorenzo Fogli

24 Agosto 2025

Le chele di granchio che si trovano nei banchi surgelati dei supermercati hanno poco a che vedere con il crostaceo vero e proprio. Più che un prodotto di mare, sono il risultato di un processo industriale che utilizza surimi, una pasta ottenuta da pesce tritato e lavorato, modellata per assomigliare al granchio. Una preparazione economica, pratica da servire e dall’aspetto accattivante, che però rischia di ingannare i consumatori convinti di portare a tavola polpa di crostaceo.

Come vengono prodotte le chele di granchio industriali

Il surimi nasce dalla lavorazione di pesci come merluzzo o nasello, spesso derivati da scarti industriali. Il prodotto viene frullato fino a ottenere una pasta liscia, poi miscelato con amidi, addensanti, zuccheri, sale, coloranti e aromi artificiali che lo rendono più compatto e ne simulano il sapore. Questa massa viene quindi modellata in stampi che riproducono la forma delle chele. In alcuni casi viene inserito anche un bastoncino di legno per imitare l’osso centrale, dando al consumatore l’illusione di trovarsi davanti a un vero arto del crostaceo.

Le chele di granchio che mangi non hanno mai visto il mare: ecco come vengono fatte

Una volta confezionate, le pseudo-chele sono pronte per la vendita: basta friggerle o cuocerle al forno e possono essere servite come antipasto. In realtà, dal punto di vista nutrizionale, si tratta di un alimento altamente processato, povero delle sostanze presenti nella vera carne di granchio e ricco invece di additivi, conservanti e sodio. Il contenuto proteico è modesto e non paragonabile a quello del crostaceo fresco.

Il vero granchio: valori nutrizionali e alternative

La carne di granchio fresco è un alimento completamente diverso. Ricca di proteine ad alto valore biologico, contiene acidi grassi omega-3, vitamine del gruppo B, selenio, fosforo e calcio. È un ingrediente pregiato, dal sapore dolce e delicato, molto apprezzato in cucina. Le chele di granchio vere si trovano nelle pescherie o nei reparti surgelati più specializzati, spesso a un prezzo superiore ma con un contenuto nutrizionale di gran lunga più interessante rispetto alle imitazioni.

Chi ama il gusto dei prodotti ittici e vuole evitare preparazioni troppo industriali può optare per altre alternative accessibili e nutrienti come polpo, calamari, gamberi o mazzancolle, tutti alimenti che garantiscono un apporto proteico di qualità. Per chi segue un’alimentazione vegetale esistono anche opzioni come il tofu aromatizzato al sapore di mare, che rappresentano valide varianti senza additivi pesanti.

Le chele confezionate a base di surimi rimangono un prodotto economico e diffuso, ma è importante sapere cosa contengono per fare scelte consapevoli. Quando si parla di granchio, il mare vero è altrove, tra le chele che arrivano dalle pescherie e non dagli stampi industriali.

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