Cannabis e vino, chi fuma tende a bere di più: lo studio

Cannabis e vino

Cannabis e vino | Pixabay @Stefan_Tomic - Vinamundi

Federico Liberi

11 Dicembre 2025

Un’indagine internazionale rivela la correlazione tra uso di cannabis e aumento del consumo di vino: ecco tutti i dati

Un recente studio pubblicato sul “Journal of Wine Economics” ha approfondito il rapporto tra consumo di cannabis e consumo di vino, evidenziando come chi fa uso di marijuana tenda a bere maggiormente vino rispetto a chi non ne fa uso. La ricerca, condotta da Sophie Ghvanidze e Jon H. Hanf dell’Università di Geisenheim, insieme a Milan Ščasný della Charles University di Praga, ha coinvolto 523 consumatori di vino tra i 20 e i 60 anni, di cui 215 dichiaravano un consumo abituale di cannabis.

La complementarità tra cannabis e vino leggero

I dati raccolti confermano una correlazione significativa tra l’uso di cannabis e una maggiore frequenza nel consumo di vino, con una preferenza marcata per i rosé, gli spumanti e i vini dolci. Questi vini, caratterizzati da una connotazione di leggerezza e convivialità, sembrano accompagnare più spesso l’uso della cannabis rispetto al vino rosso, che resta un’eccezione. Gli studiosi ipotizzano che il vino rosso sia tradizionalmente associato a pasti importanti o a momenti di relax, esigenze che la cannabis potrebbe già soddisfare da sola.

Inoltre, lo studio sottolinea come la frequenza del consumo di vino aumenti proporzionalmente all’intensità dell’uso di cannabis: da chi la usa alcune volte al mese fino a chi ne fa uso quotidiano, cresce anche la probabilità di essere un bevitore frequente.

Motivazioni di consumo e rischi associati

Nonostante la tendenza generale, la relazione tra i due consumi non è univoca e dipende molto dalle ragioni che spingono all’uso della cannabis. Chi utilizza la marijuana per rilassarsi o per gestire lo stress tende a bere meno vino, mentre chi la consuma per motivi di divertimento o per ricercare sensazioni positive mostra un legame più forte con l’abbinamento a rosé e spumanti. Anche la conformità sociale può influenzare la frequenza del consumo combinato.

Lo studio evidenzia inoltre i rischi sanitari e comportamentali legati all’uso concomitante di cannabis e alcol, come un aumento del pericolo di incidenti e comportamenti impulsivi. Questo aspetto diventa particolarmente rilevante in Germania, dove si sta procedendo verso una legalizzazione più ampia della cannabis, rendendo necessario un attento monitoraggio delle abitudini di consumo per tutelare la salute pubblica.

Questa ricerca si inserisce in un contesto più ampio di studi sugli effetti della cannabis, che evidenziano come l’interazione tra THC e recettori cannabinoidi nel sistema nervoso influenzi la percezione, l’umore e l’appetito, elementi che possono modulare anche il rapporto con altre sostanze come il vino.

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