Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino ha avviato un’importante evoluzione attraverso il progetto Brunello Forma, un’iniziativa che segna una svolta significativa nella valutazione e comunicazione delle annate di questo prestigioso vino. Abbandonando il tradizionale sistema delle “stelle”, utilizzato per decenni, il Consorzio ha scelto un modello innovativo che integra dati climatici, geografia viticola e degustazioni professionali. Questo nuovo approccio, testato nel 2024, sarà nuovamente utilizzato nella prossima edizione di Benvenuto Brunello, prevista per novembre 2025.
Un nuovo paradigma
Fabrizio Bindocci, past-president del Consorzio, ha evidenziato l’importanza di un paradigma basato su dati oggettivi e autorevoli. Il nome “Forma” descrive la struttura di ogni vendemmia, integrando l’influenza del clima sul vino. Andrea Lonardi, Master of Wine e co-ideatore del progetto, ha spiegato che l’obiettivo è ampliare gli orizzonti interpretativi, innovando sotto la guida del Consorzio e accrescendo la conoscenza del territorio di Montalcino. Questo approccio non intende sostituire la critica tradizionale, ma piuttosto dialogare con essa, fornendo strumenti interpretativi più solidi e radicati nella realtà del clima e del paesaggio.
La complessità del territorio
Le altitudini che variano dai 100 ai 600 metri sul livello del mare e la varietà di esposizioni contribuiscono a microclimi che influenzano direttamente le viti e i vini. In questo contesto, il partner tecnico del progetto, Copernico, ha operato per oltre trent’anni nella raccolta e analisi di dati meteoclimatici e pedologici. Nel 2019, ha attivato 40 stazioni meteorologiche sparse nel territorio, incrociando i dati con le esposizioni e le altimetrie per identificare 40 classi di diversificazione dei vigneti.
La metodologia prevede:
- Raccolta di dati storici dal 1996 al 2024, calibrata sulle superfici vitate.
- Validazione dei dati da parte di esperti accademici.
- Introduzione di parametri innovativi come ore di calore anomale e ore di stress termico.
Questo approccio ha consentito agli esperti di analizzare in modo dettagliato le condizioni climatiche specifiche che influenzano la qualità delle vendemmie.
La vendemmia del 2020: un test cruciale
La vendemmia del 2020 ha rappresentato il primo test per il nuovo sistema di valutazione. Caratterizzata da un inverno privo di gelate e una primavera asciutta, questa annata ha permesso di preservare i precursori aromatici delle uve. Le esperienze di raccolta hanno mostrato che:
- Chi ha vendemmiato prima ha ottenuto frutti compatti e stratificati.
- Chi ha atteso ha affrontato piogge abbondanti.
La raccolta ha evidenziato una maturazione fenolica regolare, garantendo un equilibrio complessivo. Per tradurre la complessità climatica in un linguaggio sensoriale, il Consorzio ha convocato un gruppo di otto Master of Wine, selezionati per la loro diversità di età e background. I 57 campioni di Brunello 2020, degustati alla cieca, hanno portato a tre aggettivi chiave: accattivante, brillante e succulenta.
Un’analisi sensoriale approfondita
L’aggettivo “accattivante” descrive l’eleganza dell’annata, mentre “brillante” si riferisce alla vivacità olfattiva del frutto. Infine, “succulenta” evoca il perfetto equilibrio fra acidità, tannini e calore alcolico. Le schede di degustazione concordano su tannini raffinati, acidità rinfrescante e una struttura densa, rendendo i vini godibili fin da subito ma con un potenziale di invecchiamento sostenuto.
Le osservazioni dei degustatori hanno confermato che i versanti più alti e ventilati hanno prodotto vini più delicati, mentre i suoli più caldi e profondi hanno dato vita a versioni più corpose. La ricchezza in sostanze coloranti e tanniche dei Brunello 2020 promette un’evoluzione complessa nel tempo.
Infine, il Consorzio ha realizzato una nuova carta geoviticola di Montalcino, che rappresenta una bussola per comprendere il territorio. Questo strumento stratifica informazioni su suoli, altitudini, esposizioni, venti e clima, fornendo una chiara rappresentazione del territorio vitivinicolo.
In sintesi, Brunello Forma è molto più di una semplice valutazione d’annata. È un’infrastruttura conoscitiva che unisce scienza del clima, geografia viticola e sensibilità degustativa, ponendo le basi per una comprensione più profonda di uno dei vini più iconici d’Italia.