Brunello di Montalcino: un viaggio tra scienza, territorio e degustazione

Brunello di Montalcino: un viaggio tra scienza, territorio e degustazione

Brunello di Montalcino: un viaggio tra scienza, territorio e degustazione

Redazione Vinamundi

8 Settembre 2025

Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino ha intrapreso una trasformazione significativa con il progetto “Brunello Forma”, che segna una svolta nella tradizionale valutazione delle vendemmie. Questo nuovo modello innovativo, che integra dati climatici, analisi geografiche e degustazioni professionali, è stato introdotto nel 2024 e sarà confermato nella prossima edizione di Benvenuto Brunello, prevista per novembre 2025. L’obiettivo è restituire la complessità del territorio montalcinese e affrontare le sfide legate al cambiamento climatico.

Fabrizio Bindocci, ex presidente del Consorzio, ha evidenziato l’importanza di adottare un paradigma basato su dati oggettivi, mentre Andrea Lonardi, Master of Wine e co-ideatore del progetto, ha spiegato il significato del termine “Forma”, tratto dall’Enciclopedia dantesca, per descrivere la struttura di ogni vendemmia, integrando la dimensione climatica nella degustazione del vino.

La complessità del territorio di Montalcino

Montalcino è uno dei territori vitivinicoli più complessi d’Italia, con una geologia che spazia da suoli antichissimi a terreni più recenti. Questa diversità pedologica si riflette all’interno di un singolo vigneto, dove possono coesistere fino a dieci diverse tipologie di suolo. L’altitudine variabile, che oscilla tra i 100 e i 600 metri sul livello del mare, crea una miriade di microclimi, influenzando direttamente la crescita della vite e la qualità del vino.

Il partner tecnico del progetto, Copernico, ha implementato una rete di 40 stazioni meteorologiche, consentendo di identificare 40 classi di diversificazione dei vigneti. Grazie a questa rete, è stata ricostruita una serie storica dal 1996 al 2024, calibrata sulle superfici effettivamente vitate.

Innovazione e parametri climatici

Il modello di Brunello Forma non si limita a misurare solo la pluviometria e le temperature; introduce anche parametri innovativi come le ore di calore e le ore di stress termico. Ad esempio, nel 2020, le ore di stress termico non hanno mai superato la media storica di Montalcino, rivelando una stagione equilibrata per il Sangiovese. Le ondate di calore, che hanno superato i 35 gradi per quattordici giorni, sono state attenuate da piogge tempestive, preservando i precursori aromatici e ottimizzando la qualità delle uve.

Caratteristiche della vendemmia del 2020

La vendemmia del 2020 ha rappresentato il primo banco di prova del nuovo sistema. Questa stagione è stata caratterizzata da:

  1. Assenza di gelate invernali.
  2. Una primavera asciutta.
  3. Una distribuzione di 543 millimetri di pioggia nei mesi cruciali di giugno e agosto.

Chi ha effettuato la vendemmia entro la seconda metà di settembre ha potuto raccogliere uve di alta qualità, mentre chi ha atteso ha dovuto affrontare abbondanti piogge. La maturazione fenolica si è dimostrata regolare, evitando eccessi di alcol e garantendo un buon equilibrio.

Degustazione e analisi climatologica

Per tradurre la complessità climatica in linguaggio sensoriale, il Consorzio ha convocato otto Master of Wine provenienti da vari Paesi, selezionati per la loro diversità. I 57 campioni di Brunello 2020 hanno prodotto oltre 450 note, sintetizzabili in tre aggettivi: accattivante, brillante e succulenta. Questi termini evidenziano l’eleganza, la vivacità olfattiva e l’equilibrio perfetto dei vini.

L’analisi climatologica ha rivelato differenze stilistiche tra i vini; i versanti più alti hanno dato vita a vini più delicati, mentre i suoli più caldi hanno prodotto versioni più corpose. La ricchezza di sostanze coloranti e tanniche accredita i Brunello 2020 come vini con un lungo potenziale evolutivo.

In aggiunta a “Brunello Forma”, il Consorzio ha realizzato una nuova carta geoviticola di Montalcino, che rappresenta una bussola per il territorio. Questo strumento stratifica dati su suoli, altitudini, esposizioni e clima, fornendo una chiara descrizione del territorio.

Il Consorzio prevede di ampliare ulteriormente la rete di centraline e i parametri climatici, coinvolgendo le aziende nella condivisione dei dati. L’obiettivo finale è fornire strumenti operativi ai produttori per orientare le loro scelte agronomiche e le date di vendemmia in tempo reale. In questo modo, Brunello Forma non è solo un metodo di valutazione delle annate, ma una vera e propria infrastruttura conoscitiva, unendo scienza del clima, geografia viticola e sensibilità degustativa.

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