Bere meglio: l’impegno della Fipe per un consumo consapevole e di qualità

Bere meglio: l'impegno della Fipe per un consumo consapevole e di qualità

Bere meglio: l'impegno della Fipe per un consumo consapevole e di qualità

Redazione Vinamundi

3 Agosto 2025

Il progetto #beremeglio, lanciato a gennaio dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) in collaborazione con Federvini, sta per concludere la sua fase pilota nella provincia di Padova. Questa iniziativa ha come obiettivo principale quello di promuovere un consumo di bevande alcoliche di qualità e responsabile, trasformando i bar e i ristoranti in veri e propri ambasciatori della cultura del bere consapevole.

La fase pilota del progetto ha visto il supporto dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova, coinvolgendo attivamente esercenti e operatori del settore. L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di sensibilizzazione riguardo ai temi del consumo di alcol, in un periodo in cui la salute pubblica e la responsabilità sociale rivestono un’importanza cruciale.

Il patto tra Fipe e Federvini

Il “patto” siglato tra le due federazioni rappresenta un passo significativo verso un cambiamento culturale nel modo in cui vengono percepite e consumate le bevande alcoliche. Fipe e Federvini hanno messo in campo una serie di attività formative, con l’obiettivo di fornire agli operatori del settore gli strumenti necessari per riconoscere situazioni potenzialmente problematiche legate al consumo di alcol.

Negli ultimi mesi, sono stati organizzati 20 corsi di formazione sul territorio padovano, coinvolgendo oltre 600 addetti. Questi corsi non solo forniscono informazioni tecniche sulle diverse tipologie di bevande alcoliche, ma includono anche moduli dedicati alla gestione delle situazioni in cui un cliente potrebbe aver bevuto troppo. Marcello Fiore, Direttore Generale di Fipe, ha sottolineato l’importanza di questa formazione, affermando che ora gli esercenti di Padova sono in grado di riconoscere i segnali di un consumo eccessivo e di intervenire in modo appropriato.

Competenze e responsabilità

Le competenze acquisite non riguardano soltanto l’aspetto verbale, ma anche il linguaggio del corpo, fondamentale per interagire con clienti che potrebbero trovarsi in uno stato alterato. Questa attenzione al benessere del cliente è un chiaro segnale della volontà di creare un ambiente più sicuro e responsabile nei luoghi di consumo.

Il progetto #beremeglio, oltre a offrire formazione, ha anche sviluppato un manuale consultabile in qualsiasi momento da parte degli operatori, fornendo linee guida pratiche su come gestire il servizio e promuovere un consumo responsabile. La disponibilità di risorse scritte e pratiche rappresenta un valore aggiunto che può influenzare positivamente il comportamento degli esercenti e, di riflesso, quello dei consumatori.

Un modello da estendere

L’approccio della Fipe e di Federvini non si limita alla formazione. L’iniziativa si propone di avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni, culminando con la presentazione del progetto al Ministero della Salute al termine della fase pilota. L’obiettivo è ambizioso: estendere il modello di #beremeglio a livello nazionale, creando una rete di esercenti informati e responsabili in tutto il Paese.

Questo progetto si colloca in un contesto più ampio di iniziative volte a sensibilizzare la popolazione sui temi legati al consumo di alcol. La crescente attenzione verso stili di vita sani e consapevoli ha portato a un aumento della domanda di prodotti di alta qualità e a una maggiore responsabilizzazione dei consumatori. In questo scenario, la figura del barista o del ristoratore assume un ruolo cruciale, non solo come fornitore di bevande, ma anche come educatore e promotore di una cultura del bere che privilegi la qualità e la moderazione.

In sintesi, l’iniziativa #beremeglio si propone di trasformare il modo in cui il pubblico e gli operatori del settore interagiscono con il mondo delle bevande alcoliche. La formazione, la sensibilizzazione e il dialogo con le istituzioni sono solo alcuni degli strumenti messi in campo dalla Fipe e da Federvini per creare una cultura del bere che sia non solo consapevole, ma anche di alta qualità. Mentre ci prepariamo alla presentazione del progetto al Ministero della Salute, ci si aspetta che questa iniziativa possa fungere da modello per altre regioni e paesi, contribuendo a un cambiamento significativo nel panorama del consumo di alcol in Italia.

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