Allevamenti al largo in Italia: la nuova frontiera per l’ingrasso dei tonni

Allevamenti al largo in Italia: la nuova frontiera per l'ingrasso dei tonni

Allevamenti al largo in Italia: la nuova frontiera per l'ingrasso dei tonni

Redazione Vinamundi

16 Settembre 2025

Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la sostenibilità e la qualità dei prodotti ittici ha spinto i rappresentanti del settore della pesca italiana a cercare soluzioni innovative per il futuro dell’allevamento del tonno. Coldiretti, l’organizzazione agricola italiana, ha proposto un progetto ambizioso che mira a creare “fattorie” di tonno rosso al largo delle coste italiane. Questo piano, presentato al vertice europeo del settore a Cetara, non è una semplice replica delle attuali pratiche di allevamento esistenti nel Mediterraneo, ma si propone di sviluppare un metodo differente, volto a produrre un tonno più magro e adatto alle preferenze del mercato europeo.

L’attuale situazione del mercato del tonno in Italia

Attualmente, l’Italia ha una quota di cattura di 5.283 tonnellate di tonno, stabilita dalla Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonnidi dell’Atlantico (Iccat). La maggior parte di questo tonno viene catturato attraverso tecniche di circuizione, utilizzando grandi reti che consentono di mantenere i pesci in acqua. Le catture italiane sono principalmente destinate a Malta, dove il tonno viene ingrassato prima di essere esportato, in particolare verso il Giappone. Tuttavia, il mercato giapponese, un tempo molto redditizio, ha visto un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, che ora cercano carni più grasse. In Italia, invece, si preferisce il “tonno di corsa”, pescato all’amo o nelle storiche tonnare di Sardegna, che sono rimaste attive.

L’innovazione proposta da Coldiretti

L’idea di Coldiretti di sviluppare allevamenti di tonno al largo delle coste italiane ha l’obiettivo di garantire un prodotto più tracciato, trasparente e sostenibile. Questo approccio non solo mira a soddisfare le esigenze dei consumatori europei, sempre più attenti alla qualità e alla provenienza degli alimenti, ma ha anche il potenziale di aprire nuovi mercati. La creazione di fattorie di tonno rosso in Italia potrebbe portare a un maggiore controllo sulla filiera produttiva, dalla cattura fino alla lavorazione finale.

Durante l’incontro programmato a Bruxelles, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, insieme alla responsabile nazionale di Coldiretti Pesca, Daniela Borriello, presenteranno dettagliatamente il progetto al Commissario UE alla Pesca, Costas Kadis. La proposta si inserisce in un contesto più ampio di riforma del settore ittico europeo, dove la sostenibilità e la valorizzazione delle risorse locali sono diventati temi centrali.

Le sfide da affrontare

Una delle sfide principali che questo progetto dovrà affrontare riguarda gli investimenti necessari per avviare questi nuovi allevamenti. Coldiretti sottolinea che creare le condizioni favorevoli per le imprese ittiche nazionali è fondamentale, affinché possano realizzare i necessari investimenti in infrastrutture e tecnologie. Le principali aree di investimento includono:

  1. Sviluppo di tecnologie sostenibili per l’allevamento.
  2. Creazione di infrastrutture adeguate per la lavorazione del tonno.
  3. Promozione di pratiche di pesca responsabili.

Inoltre, va considerato che il tonno rosso è una specie particolarmente preziosa, ma anche vulnerabile. La sua pesca è regolamentata da rigide normative per evitare il sovrasfruttamento. La proposta di Coldiretti potrebbe quindi contribuire a una gestione più sostenibile della specie, riducendo la pressione sulla popolazione di tonni selvatici e favorendo la conservazione dell’ecosistema marino.

Il mercato del tonno è in continua evoluzione. Con l’aumento della consapevolezza riguardo alla sostenibilità, i consumatori sono sempre più propensi a scegliere prodotti che garantiscano sia qualità sia rispetto per l’ambiente. Le iniziative come quella di Coldiretti possono rappresentare un passo importante verso la creazione di una filiera più etica e responsabile, in cui il tonno rosso non è solo un prodotto da consumare, ma anche un simbolo di un approccio sostenibile alla pesca e all’allevamento.

In questo contesto, è fondamentale anche il ruolo della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica. Sviluppare metodi di allevamento che possano garantire il benessere degli animali e la qualità del prodotto finale richiederà investimenti in ricerca e sviluppo. Collaborazioni con università e centri di ricerca potrebbero essere preziose per promuovere pratiche di allevamento che siano non solo efficienti, ma anche rispettose dell’ambiente.

In sintesi, il progetto di Coldiretti per l’allevamento di tonno rosso al largo delle coste italiane rappresenta un’opportunità unica per rinnovare la tradizione della pesca nel Mediterraneo, rispondendo alle sfide moderne di sostenibilità e qualità. Con l’attuale scenario economico e ambientale, l’implementazione di questo piano potrebbe non solo migliorare la qualità del tonno prodotto in Italia, ma anche contribuire a un futuro più sostenibile per l’intero settore ittico europeo.

Change privacy settings
×