L’approvazione dell’accordo UE-Mercosur da parte della Commissione Europea ha generato un clima di entusiasmo tra le associazioni di settore e le aziende produttrici di distillati. Questo accordo, che prevede la riduzione dei dazi all’importazione nei paesi del Mercosur, rappresenta un’importante opportunità per i produttori europei di acquaviti e liquori, in particolare per la grappa, simbolo della tradizione italiana.
Secondo la Commissione Europea, l’accordo potrebbe portare a una crescita del 50% delle esportazioni agroalimentari europee, accompagnata da una riduzione media del 35% delle tariffe sulle bevande spiritose. Questo scenario si presenta come una boccata d’ossigeno per un settore che ha subito colpi duri a causa delle recenti imposizioni statunitensi, che hanno penalizzato in particolare i produttori europei di alcolici.
Opportunità per la grappa
Tra le 344 Indicazioni Geografiche (IG) riconosciute e tutelate dall’accordo, la grappa è l’unica bevanda spiritosa italiana inclusa nel trattato, rendendo questo accordo particolarmente significativo per Assodistil, l’Associazione Nazionale Industriale Distillatori di Alcoli e Acquaviti. Assodistil, insieme al Consorzio Nazionale Grappa, ha sempre sostenuto la promozione e la tutela di questo distillato e ora si trova di fronte a nuove opportunità di espansione nei mercati dell’America Latina, dove sono presenti comunità italiane storicamente radicate.
- Scenari di grande interesse: “Per la grappa IG si aprono scenari di grande interesse,” ha dichiarato Assodistil, sottolineando che la protezione della denominazione nei paesi Mercosur offrirà ai produttori nazionali importanti opportunità di esportazione.
- Identità e tradizione: Questo è particolarmente rilevante in un contesto dove l’identità e la tradizione del prodotto possono influenzare positivamente il mercato.
Sfide e preoccupazioni
Tuttavia, nonostante le prospettive positive, ci sono anche preoccupazioni legate a questo accordo. I distillatori italiani temono che l’accordo possa diventare una leva per importare nel mercato europeo bevande spiritose di bassa qualità, ottenute da alcol non conforme agli standard europei. Assodistil e il Consorzio Nazionale Grappa hanno insistito sulla necessità di garantire il rispetto della protezione del termine “grappa”, riservato esclusivamente all’acquavite prodotta da vinacce italiane.
Inoltre, l’accordo suscita preoccupazioni riguardo all’importazione massiccia di etanolo dai paesi del Mercosur verso l’Unione Europea. Questa situazione potrebbe avere ripercussioni significative sul mercato europeo, poiché l’afflusso di etanolo a prezzi competitivi potrebbe minacciare la produzione locale e l’intera filiera agricola collegata.
Monitoraggio del mercato
Secondo le distillerie italiane, la quota di 650 mila tonnellate di etanolo prevista, di cui 450 mila esenti da dazi e destinati a uso industriale, rappresenta circa il 50% del consumo totale dell’Unione Europea in questo settore. Questa situazione pone seri rischi per la competitività della produzione europea, già penalizzata da una minore disponibilità di materie prime e dai requisiti più elevati in termini di qualità e sostenibilità ambientale.
In vista delle possibili difficoltà che potrebbero sorgere a causa di queste importazioni, Assodistil ha sottolineato l’importanza di attivare le clausole di salvaguardia qualora si verifichino danni documentati ai produttori europei. Sarà essenziale istituire adeguati sostegni economici per garantire la sostenibilità del settore e proteggere le tradizioni italiane nel campo dei distillati.
In questo contesto di opportunità e sfide, la grappa e i suoi produttori si preparano a navigare un mercato globale in evoluzione, puntando a valorizzare la loro identità e le loro tradizioni artigianali.