Vino e generazioni a confronto: Baby boomers e Gen Z tra tradizione e innovazione

Vino e generazioni a confronto: Baby boomers e Gen Z tra tradizione e innovazione

Vino e generazioni a confronto: Baby boomers e Gen Z tra tradizione e innovazione

Redazione Vinamundi

21 Agosto 2025

Il mondo del vino si trova a fronteggiare una sfida significativa: la scarsa attrattività di questo prodotto nei confronti delle nuove generazioni, in particolare della Generazione Z. Questa situazione solleva preoccupazioni sul futuro della filiera vitivinicola italiana, dalla produzione alla distribuzione. Secondo un’indagine condotta dal Nomisma Wine Monitor, emerge un divario crescente tra le abitudini di consumo di vino tra i Baby Boomers, ovvero coloro che hanno più di 60 anni, e la Gen Z, i giovani fino ai 28 anni.

differenze nelle abitudini di consumo

La Gen Z si distingue per un approccio al vino prevalentemente occasionale. Questo gruppo di consumatori non considera il vino come una bevanda quotidiana. Le loro preferenze si concentrano su spumanti e bianchi fermi, con un consumo più frequente durante momenti conviviali, come aperitivi, feste e celebrazioni. Solo il 10% della Gen Z consuma vino quotidianamente, a fronte di un 35% tra i Baby Boomers. Questo dato suggerisce una differenza culturale significativa: i più giovani tendono a scegliere cocktail e long drink, spesso a causa di una minore disponibilità economica e di una conoscenza limitata dei territori di produzione del vino.

Inoltre, la Gen Z mostra una crescente attenzione verso la sostenibilità e la salute. Le ricerche di Nomisma rivelano che i consigli degli amici e il passaparola sono influenti nelle loro scelte d’acquisto, mentre i Baby Boomers si focalizzano sull’origine territoriale del vino e sui vitigni. Solo un 5% di loro considera i temi “green” come rilevanti nella loro decisione di acquisto. Questo comportamento rappresenta un cambiamento significativo e mette in evidenza una differenza generazionale nelle priorità e nei valori.

l’impatto del cambiamento demografico

Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor, ha sottolineato che il fenomeno del “inverno demografico” in Italia avrà un impatto diretto sul consumo di vino. Si prevede che entro trent’anni, un terzo della popolazione italiana avrà più di 65 anni, un cambiamento che influenzerà inevitabilmente le scelte di consumo. La domanda che sorge è: come si adatterà il mercato del vino a queste nuove realtà demografiche?

Un’altra osservazione interessante riguarda il cambiamento delle abitudini di consumo in funzione dell’età. Sebbene i giovani tra i 18 e i 25 anni mostrino una preferenza per bevande diverse dal vino, è evidente che man mano che crescono, le loro abitudini si avvicinano a quelle dei Baby Boomers. Ad esempio, la percentuale di chi consuma vino durante i pasti è del 46% tra gli under 28, ma aumenta al 66% tra i Baby Boomers.

la sfida del mercato vitivinicolo

La crescente attenzione alla salute ha portato a una riduzione dei consumi di vino e all’emergere di nuove tendenze, come quella dei vini dealcolati e a bassa gradazione. Il mercato vitivinicolo italiano deve quindi affrontare la sfida di attrarre le nuove generazioni e adattarsi a un contesto in evoluzione.

Ecco alcune strategie che i produttori potrebbero considerare:

  1. Investire in campagne di marketing che enfatizzino la sostenibilità e la qualità dei loro prodotti.
  2. Diversificare l’offerta, introducendo vini a bassa gradazione o dealcolati, per connettersi con i giovani consumatori.
  3. Creare eventi e iniziative che promuovano il vino in contesti sociali, per attrarre i giovani.

La sfida per il settore vitivinicolo è dunque duplice: mantenere l’interesse dei consumatori più giovani, mentre si continua a soddisfare le esigenze dei Baby Boomers, che rimangono una fetta significativa del mercato. Queste due generazioni, pur essendo diverse, possono coesistere nel mondo del vino, a patto che le aziende riescano a comprendere e adattarsi alle loro esigenze specifiche.

Il futuro del vino in Italia dipenderà dalla capacità di innovare e di rispondere alle nuove tendenze di consumo. Con una popolazione in invecchiamento, il mercato dovrà affrontare sfide uniche, ma la storia del vino italiano, ricca di tradizione e passione, può continuare a prosperare anche in un contesto così variegato e in evoluzione.

Change privacy settings
×