Milano, 21 novembre 2025 – Dopo più di un anno di correzione dei prezzi, il mercato dei vini pregiati dà finalmente segnali di ripresa. Secondo il rapporto Market Intel di ottobre della piattaforma internazionale Liv-ex, settembre ha registrato i migliori guadagni dal 2022, grazie a un ritorno di fiducia tra operatori e investitori. Una svolta che, dicono gli analisti, potrebbe aprire la strada a una nuova fase di stabilità nel settore.
Indici in rialzo e fiducia che torna
I dati di Liv-ex, punto di riferimento mondiale per gli scambi di vini da investimento, mostrano che quasi tutti i principali indicatori hanno chiuso settembre in positivo. Solo il Bordeaux 500 resta indietro, mentre il Liv-ex 1000, l’indice più ampio, è salito per la prima volta da marzo 2023. Nel dettaglio, 589 dei suoi vini sono in aumento o stabili. Il Liv-ex 100, che segue i 100 vini più scambiati sul mercato secondario, ha segnato un +1,1%. Il rapporto bid-to-offer – considerato il vero termometro della fiducia dagli operatori – è salito a 0,70, il livello più alto da aprile 2023.
“Il mercato sta cominciando a stabilizzarsi dopo un lungo periodo di aggiustamenti”, spiega Romain Grudzinski, responsabile dei Mercati Europei di Liv-ex. “Il processo di smaltimento delle annate più recenti è ancora in corso e le scorte en primeur invendute pesano ancora, ma gli indici di Bordeaux mostrano segni di recupero e il rapporto bid-offer si muove nella giusta direzione”.
La spinta arriva dall’Europa, si torna ai livelli pre-dazi
A spingere la ripresa sono soprattutto gli acquirenti europei. A settembre hanno coperto il 39,5% dell’attività sulla piattaforma, la quota più alta dal 2022. Gli acquisti dall’Europa sono cresciuti del 36% rispetto ad agosto, contribuendo alla crescita del valore degli scambi (+9,5%), del numero di transazioni (+4,2%) e del volume complessivo (+6,4%). Liv-ex sottolinea che l’attività è tornata ai livelli precedenti all’introduzione dei dazi, segnando un cambio di passo dopo mesi difficili.
Un modello statistico di Liv-ex prevede per i prossimi due mesi un calo marginale dello 0,6%. Un dato che, secondo gli analisti, rafforza l’idea di una svolta in atto. “I dati di ottobre mostrano i maggiori guadagni dell’indice dal 2022, segno di un mercato più bilanciato”, aggiunge Grudzinski.
Champagne, stabilità e segnali chiave
Sul fronte settoriale, lo Champagne conferma la sua solidità: a settembre ha rappresentato il 16% degli scambi su Liv-ex, con oltre 2,3 milioni di euro di offerte attive. Anche l’indice Champagne 50 prevede una fase di stabilità nei prossimi tre mesi, con un rapporto bid:offer a 0,51. Per Liv-ex, questo dato è fondamentale per anticipare i movimenti dei prezzi: storicamente, quando supera quota 1,0, i prezzi si stabilizzano; valori più alti indicano invece una crescita nei mesi successivi.
L’attuale 0,70 – pur sotto la soglia neutrale – rappresenta comunque un netto miglioramento rispetto ai minimi del 2023. Un segnale che il comparto sta attraversando una fase di consolidamento.
Verso una nuova stagione di equilibrio
Dopo due anni di difficoltà e oscillazioni, il mercato dei vini pregiati sembra incamminarsi verso una nuova stagione di equilibrio. L’aumento del rapporto bid:offer, la domanda europea in crescita e la tenuta delle grandi etichette fanno pensare a un ritorno di fiducia nel settore. Gli operatori restano prudenti – lo smaltimento delle scorte non è ancora finito – ma la direzione è chiara: per i vini da investimento si apre una fase diversa, forse più stabile.
