Il Veneto del vino si racconta ancora una volta attraverso le sue eccellenze, e nell’edizione 2026 della guida Vinetia Verona emerge con forza come uno dei territori simbolo dell’enologia regionale. Tra colline vulcaniche, sponde del Garda e grandi denominazioni storiche, la provincia scaligera dimostra una capacità rara di coniugare identità, finezza ed evoluzione nel tempo, confermandosi punto di riferimento per bianchi, rosati e rossi di prestigio.
La presentazione di Vinetia 2026 a Venezia
La dodicesima edizione di Vinetia – La Guida ai vini del Veneto è stata presentata a Venezia, nelle sale dell’Hotel Ca’ Sagredo, durante l’appuntamento annuale organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier Veneto. L’evento, svoltosi lunedì 24 novembre, ha offerto una panoramica aggiornata delle migliori produzioni enoiche regionali, culminando nell’assegnazione dei Premi Vinetia 2026. I sette vini vincitori sono stati selezionati tra ventuno finalisti, individuati come le espressioni più rappresentative dell’annata.
Il metodo di selezione e la giuria
I riconoscimenti sono il risultato di un articolato processo di degustazione alla cieca, affidato a una giuria composta da quaranta professionisti del settore, tra sommelier, giornalisti specializzati e ristoratori. Le etichette premiate si sono distinte per coerenza territoriale, qualità produttiva e capacità di evolvere nel tempo, criteri che rappresentano il cuore della filosofia della guida.
Verona protagonista tra bianchi, rosati e grandi rossi
La provincia di Verona ha conquistato un ruolo centrale nel palmarès 2026. Il premio come Miglior Vino Bianco è andato al Monte Stelle Soave DOC Classico 2023 de La Cappuccina, un’interpretazione raffinata della Garganega che esalta la mineralità dei suoli vulcanici del Soave. Sempre dal territorio scaligero arriva anche il Miglior Vino Rosato, il Chiaretto di Bardolino DOC 2024 di Albino Piona, apprezzato per freschezza, precisione aromatica e forte legame con l’area gardesana.
Il riconoscimento più prestigioso tra i rossi da invecchiamento è stato assegnato all’Amarone della Valpolicella DOCG Riserva 2016 di Brigaldara, vino di grande struttura e complessità, capace di rappresentare in modo classico l’arte dell’appassimento. La stessa etichetta ha ottenuto anche il Premio Giornalisti, segno di un consenso trasversale da parte della critica specializzata.
Vicenza e l’eccellenza tra spumanti, rossi e vini dolci
Anche la provincia di Vicenza ha lasciato un segno importante nella guida. Il Premio Vinetia per lo Spumante Metodo Classico è stato attribuito al Monti Lessini Durello DOC Riserva Extra Brut 2018 di Giannitessari, uno spumante teso e verticale, espressione autentica del vitigno Durella. Tra i rossi, il Tai Rosso Colli Berici DOC 2023 di Pegoraro si è imposto per equilibrio e bevibilità, conquistando anche il Premio Ristoratori grazie al favore del mondo della ristorazione.
Nel segmento dei vini dolci, il titolo di Miglior Vino Dolce è andato all’Acininobili Veneto IGT 2019 di Maculan, passito simbolo dell’enologia vicentina, noto per concentrazione, eleganza e notevole capacità di invecchiamento.
Treviso e il Prosecco Superiore di carattere
Il territorio trevigiano si è distinto nella categoria degli spumanti Metodo Charmat con l’Ànzolo Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Rive di San Michele Extra Brut 2023 di Bellenda. Un Prosecco Superiore dallo stile secco e rigoroso, caratterizzato da un perlage fine e da una precisione espressiva che conferma l’alto livello raggiunto dalle Rive più vocate.
L’edizione 2026 di Vinetia restituisce così l’immagine di un Veneto vitivinicolo solido e dinamico, dove territori storici come Verona continuano a guidare l’eccellenza, affiancati da province capaci di esprimere personalità e qualità ai massimi livelli.
