Vernaccia Nera: un viaggio sensoriale con Appassimenti Aperti 2025

Vernaccia Nera: un viaggio sensoriale con Appassimenti Aperti 2025

Vernaccia Nera: un viaggio sensoriale con Appassimenti Aperti 2025

Redazione Vinamundi

15 Novembre 2025

Serrapetrona, 15 novembre 2025 – Nel cuore delle Marche, tra le dolci colline che abbracciano il borgo di Serrapetrona, torna anche quest’anno, dal 9 al 16 novembre, “Appassimenti Aperti”. La manifestazione celebra la Vernaccia Nera di Serrapetrona DOCG, un vino raro e prezioso. Giunta alla sua diciottesima edizione, richiama appassionati, curiosi e famiglie per due domeniche all’insegna di degustazioni, arte e tradizioni locali. E non è un caso: la Vernaccia Nera cresce su appena 70 ettari, una vera perla nel panorama enologico italiano.

Il cuore della festa: le cantine e il rito degli appassimenti

Al centro di tutto ci sono le visite alle cantine storiche del territorio, aperte dalle 10 alle 19. Qui si può vedere da vicino gli appassimenti: stanze dove i grappoli di Vernaccia vengono lasciati ad asciugare, appesi o sistemati in cassette, seguendo una tecnica tramandata di generazione in generazione. “È un momento importante per noi – racconta Alberto Quacquarini, uno dei produttori – perché possiamo mostrare il nostro lavoro e far capire come nasce la Vernaccia di Serrapetrona”. Sei le aziende coinvolte: Alberto Quacquarini, Fontezoppa, Podere sul Lago, Serboni, Terre di Serrapetrona e Verser. Ognuna con la sua storia, tutte con un obiettivo comune: proteggere e trasmettere il valore di questo vino.

Ma non è solo vino. Chi arriva a Serrapetrona può scoprire la particolarità della Vernaccia di Serrapetrona DOCG, l’unico spumante rosso italiano con la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, frutto di tre fermentazioni. Accanto a questo, c’è il Serrapetrona DOC, un vino fermo dal carattere più tradizionale. Per spostarsi tra le cantine, dalle 14 è attivo un servizio navetta gratuito, una comodità che rende tutto più semplice.

Arte e cultura che animano il borgo medievale

In queste due giornate, il centro storico di Serrapetrona si trasforma in un percorso tra arte e storia. La Chiesa di Santa Maria di Piazza ospita opere salvate dal sisma che qualche anno fa ha colpito la zona. Poco lontano, nella Chiesa di San Francesco, si può ammirare il polittico “Madonna con Bambino e Santi” di Lorenzo D’Alessandro, un vero tesoro del patrimonio locale. Palazzo Claudi apre le sue porte alla mostra “Lo sguardo della luce”, con fotografie di Fiorella Sampaolo e poesie di Davide Rondoni.

Non manca uno spazio dedicato alla natura: agli impianti sportivi “Le Conce” si trova l’esposizione “Natura e paesaggio”, mentre lungo via Umberto I si svolge la mostra mercato dell’artigianato artistico. Un’occasione per scoprire oggetti unici e conoscere gli artigiani del territorio.

Spettacoli e divertimento per tutta la famiglia

La piazza principale, Santa Maria, si trasforma in un palcoscenico per spettacoli pensati per grandi e piccini. Il 9 novembre va in scena “Mago per svago”, mentre il 16 è la volta de “I 4 elementi – a ruota libera”, uno spettacolo che unisce giocoleria, bolle di sapone e comicità. Entrambi gli appuntamenti hanno due repliche, alle 16 e alle 18, orari studiati per favorire la partecipazione delle famiglie.

“Abbiamo voluto creare un evento per tutti – spiega una volontaria della Pro Loco – dove il vino è protagonista, ma non l’unico motivo per venire a Serrapetrona”. Tra degustazioni guidate, laboratori per bambini e spettacoli in piazza, il programma è vario e ricco.

Un legame solido con il territorio

“Appassimenti Aperti” nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT), il Comune di Serrapetrona, la Pro Loco e le cantine locali. Fa parte del Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale 2023-2027, nell’ambito del Piano Strategico della PAC della Regione Marche (CSR – Intervento SRG10). Un progetto che punta a valorizzare non solo il vino, ma anche il territorio e le sue tradizioni.

“Per noi è fondamentale far conoscere la Vernaccia Nera – sottolinea un rappresentante dell’IMT – perché è una parte importante della nostra identità”. E così, tra i vicoli del borgo marchigiano, si rinnova una festa che unisce passato e presente, gusto e cultura. Una tradizione che cresce, anno dopo anno.

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