La vendemmia del 2025 per il gruppo Oniwines, sotto la direzione di Federico Veronesi, si presenta come un’esperienza sensoriale unica. Questa annata è caratterizzata da un perfetto equilibrio, una grande concentrazione e aromi di straordinaria finezza. Le cantine del gruppo, tra cui La Giuva, Podere Guardia Grande, Pico Maccario, Tenimenti Leone e Villa Bucci, hanno affrontato una stagione vitivinicola variegata. Tuttavia, le sfide climatiche non hanno compromesso la qualità delle uve, che si sono rivelate sane, mature e pronte a trasformarsi in vini di eccellente personalità.
La Giuva: equilibrio e acidità promettente
Situata nel cuore delle Langhe, La Giuva ha vissuto un’annata 2025 contrassegnata da forti contrasti termici. I periodi di calore intenso si sono alternati a fasi più fresche, con un breve stress idrico tra giugno e luglio. Fortunatamente, le piogge di fine estate hanno riequilibrato le condizioni, permettendo una maturazione uniforme delle uve. La vendemmia manuale di settembre ha portato in cantina grappoli di alta qualità, con un colore intenso e un profilo aromatico ricco. Nonostante una leggera diminuzione delle rese, i vini prodotti promettono di essere eleganti e finemente bilanciati, riflettendo l’arte vinicola di questa storica regione.
Podere Guardia Grande: ottima qualità nonostante la siccità
In Sardegna, le condizioni climatiche sono state particolarmente sfidanti, con un inverno secco e un’estate arida. Tuttavia, le temperature moderate hanno permesso alle uve di raggiungere un equilibrio ottimale tra zuccheri e acidità. La vendemmia, iniziata ad agosto con i Vermentini e conclusa a fine settembre con il Cagnulari, ha dato vita a risultati sorprendenti. Ecco alcuni dati significativi:
- Uve sane e concentrate.
- Rese di circa 70 q.li/ha per i bianchi.
- Rese di circa 60 q.li/ha per i rossi.
Questa annata si preannuncia come una delle migliori degli ultimi anni per la qualità, il carattere varietale e la freschezza dei vini.
Pico Maccario: concentrazione e longevità
Nel rinomato territorio del Monferrato e delle Langhe, Pico Maccario ha registrato un’annata di grande concentrazione. Le abbondanti piogge invernali hanno creato riserve idriche preziose, mentre l’estate calda e asciutta è stata compensata da forti escursioni termiche tra giorno e notte, fondamentali per lo sviluppo aromatico delle uve. La vendemmia, anticipata di una settimana rispetto al 2024, ha garantito uve sane e perfettamente mature. Sebbene le rese siano state inferiori alla media, ciò ha favorito la produzione di vini longevi e equilibrati, rappresentando al meglio l’eleganza piemontese.
Federico Veronesi: “Un’annata che racconta l’anima di Oniwines”
Federico Veronesi, CEO e proprietario di Oniwines, ha commentato: “Il bilancio complessivo della vendemmia è ampiamente positivo, con un’annata che, pur segnata da condizioni climatiche complesse, si preannuncia come una delle più interessanti degli ultimi anni”. Veronesi ha sottolineato come le uve raccolte in condizioni ottimali facciano presagire vini destinati a evolvere positivamente, rappresentando con grazia l’anima del mosaico Oniwines. La sua visione si fonda sull’unione di cantine con storie e identità diverse, ma accomunate dalla stessa idea di futuro: autenticità, sostenibilità e qualità senza compromessi.
Con la chiusura della vendemmia 2025, Oniwines ribadisce la propria vocazione all’eccellenza e alla sostenibilità. Dalle colline veronesi al mare di Alghero, fino alle vigne storiche del Verdicchio, la filosofia del gruppo trova la sua sintesi più autentica: vini che nascono dal rispetto della terra e parlano la lingua del futuro. Questa vendemmia non è solo un traguardo, ma un passo importante nella continua evoluzione dell’arte vinicola italiana, celebrando l’unicità dei suoi territori e la passione di chi lavora per trasformare il frutto della terra in esperienze indimenticabili.