Unitevi alla celebrazione globale del Champagne Day il 24 ottobre!

Unitevi alla celebrazione globale del Champagne Day il 24 ottobre!

Unitevi alla celebrazione globale del Champagne Day il 24 ottobre!

Redazione Vinamundi

29 Ottobre 2025

Milano, 24 ottobre 2024 – Torna oggi in Italia lo “Champagne Day”, una giornata che coinvolge appassionati, professionisti e semplici curiosi con una serie di eventi sparsi tra ristoranti ed enoteche. L’iniziativa, che celebra il vino simbolo della regione francese, si ripete ogni anno. Quest’edizione ha un protagonista speciale: i salumi italiani, abbinati alle famose bollicine. Un’occasione che, come sottolineano gli organizzatori, “riunisce tutti attorno alla passione per lo Champagne” in un momento non facile per il settore, segnato da crisi e cambiamenti nei consumi.

Champagne Day 2024: bollicine e salumi in tutta Italia

Dalla “Champagne Experience” di BolognaFiere, appena conclusa, alle degustazioni organizzate in tutta Italia, il calendario è ricco di appuntamenti. Il Bureau du Champagne ha deciso quest’anno di puntare su un percorso di abbinamenti tra Champagne e salumi. Una scelta azzeccata, dicono gli esperti, perché “la vivacità delle bollicine si sposa bene con la ricchezza aromatica della salumeria italiana”. In pratica, la freschezza e l’acidità dello Champagne equilibrano la grassezza e la sapidità degli affettati.

Non servono solo grandi eventi: chiunque può organizzare un brindisi in casa o con gli amici. “Lo Champagne è un vino da festa, ma anche da riflessione”, racconta Marco, proprietario di una piccola enoteca milanese che ha aderito all’iniziativa. “Quest’anno abbiamo scelto di proporre un Blanc de Blancs con Lardo di Arnad e un rosé d’assemblaggio con Prosciutto di Parma Dop stagionato 24 mesi. I clienti hanno risposto molto bene”.

Dietro le bollicine, il mercato resta in bilico

Dietro le celebrazioni, però, il quadro è complicato. Estelle Thibault, direttore generale del Syndicat Général des Vignerons de la Champagne, spiega che il settore “è segnato da una crisi che dura nel tempo e dal calo del potere d’acquisto”. L’export tiene ancora – con 271 milioni di bottiglie vendute nel mondo per un valore di 3,75 miliardi di euro – ma la concorrenza di altri spumanti e le politiche protezionistiche mettono pressione. L’Italia si conferma il quinto mercato mondiale per lo Champagne.

Secondo i dati emersi durante la “Champagne Experience” di Bologna, anche in Italia si registra una leggera flessione nei consumi, in linea con il trend generale del vino. Eppure lo Champagne mantiene il suo fascino. “C’è ancora voglia di qualità e di esperienze vere”, racconta un importatore presente all’evento. “Il pubblico cerca storie, non solo etichette”.

Le donne che cambiano il volto delle grandi Maison

Un altro segnale di cambiamento arriva dalle Maison francesi. Oggi sono molte le donne chef de cave che guidano i team enologici: da Joseph Perrier a Veuve Clicquot, da Dom Pérignon a Moët & Chandon. Il loro ruolo è fondamentale nella scelta delle annate e nell’innovazione delle cuvée. “La tradizione resta importante”, spiega una giovane enologa durante una visita a Reims, “ma solo innovando si può mantenere uno stile riconoscibile”.

Formazione e cultura: lo Champagne si studia

Per chi vuole saperne di più, il Bureau du Champagne rilancia anche quest’anno l’Académie du Champagne. Appuntamento a Milano il 3 novembre con tre livelli di corso (Neofiti, Esperti e Intenditori), ciascuno composto da tre lezioni di 45 minuti con degustazioni guidate di 12-15 cuvée. I posti sono limitati.

Sul fronte digitale, il programma Champagne Education – creato dal Comité Champagne – offre formazione gratuita online in cinque lingue, italiano compreso. Un modo per avvicinare professionisti e appassionati al mondo delle bollicine francesi senza barriere geografiche.

A Épernay si celebra Luigi XV, il re dello Champagne

In Francia, intanto, si guarda alla storia. Il 25 ottobre, alla vigilia dell’anniversario dell’incoronazione di Luigi XV a Reims nel 1722, la Maison de Venoge rende omaggio al sovrano che per primo autorizzò la vendita dello Champagne in bottiglia. Per l’occasione, il bar L’Écurie di Épernay propone la prestigiosa cuvée Louis XV a un prezzo speciale: 20 euro al calice. L’invito è aperto anche ai curiosi.

La storia dello Champagne si intreccia così con quella della monarchia francese e delle corti europee. Oggi, tra crisi e rilanci, resta un simbolo di convivialità e cultura. “Brindare con lo Champagne”, confida un sommelier romano incontrato ieri sera in centro, “non è mai solo un gesto: è un modo per sentirsi parte di qualcosa che va oltre il bicchiere”.

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