Sulle rive orientali del Lago di Massaciuccoli, immerso in un paesaggio che incanta per la sua bellezza naturale e la ricchezza della fauna, si trova l’Osteria Le Terme, un luogo di incontro per gli appassionati del buon bere. La serata di venerdì 1 marzo ha visto riunirsi intenditori e amanti del vino, richiamati dal fischio dell’Oste, Stefano Bergamini, per un evento dedicato al Castello di Fonterutoli, una delle cantine più rinomate del Chianti Classico.
La location
L’Osteria Le Terme non è solo un ristorante, ma un autentico rifugio per chi cerca un’esperienza sensoriale unica. Situata in provincia di Lucca, ai margini del Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, la location offre non solo un’ottima cucina, ma anche una selezione di vini che spazia in lungo e in largo per il mondo. Qui, i visitatori possono apprezzare una cantina sotterranea che ospita migliaia di bottiglie, rendendo l’osteria un vero e proprio scrigno per gli amanti del vino.
Il Lago di Massaciuccoli, celebre già in epoca romana, presenta un ambiente palustre che ospita numerose specie di uccelli, rendendolo un luogo ideale per una passeggiata prima o dopo una buona cena. La frazione di Massaciuccoli, infatti, custodisce i ruderi di antiche terme romane, testimoni di un passato ricco di storia.
La serata Castello di Fonterutoli
La serata dedicata al Castello di Fonterutoli è stata un’opportunità per esplorare l’eredità vitivinicola della storica famiglia Mazzei. Con oltre 600 anni di storia alle spalle, la famiglia Mazzei è un simbolo della tradizione vitivinicola toscana, e il Castello di Fonterutoli è il cuore pulsante di questa eredità. Situato nel Chianti Classico, il castello vanta una nuova cantina all’avanguardia che rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e innovazione.
La serata ha permesso ai partecipanti di scoprire la diversità dei vini provenienti dalle 114 parcelle di vigna, ognuna con caratteristiche uniche, derivanti da un terroir che ha saputo valorizzare la povertà e la complessità del suolo. Le uve vengono raccolte a mano e vinificate separatamente, il che consente di esprimere al meglio la varietà e la complessità dei vini.
I numeri del Castello
L’azienda del Castello di Fonterutoli si estende per 650 ettari, di cui 110 sono dedicati a vigneti specializzati, dislocati a diverse altitudini, dai 220 ai 570 metri sul livello del mare. Qui si coltivano varietà come Sangiovese, Malvasia, Colorino, Merlot e Cabernet Sauvignon, tutte perfettamente integrate in un ecosistema che comprende anche coltivazioni marginali e boschi, habitat naturale per diverse specie di selvaggina.
La degustazione
Durante la serata, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di degustare una selezione di vini straordinari, ognuno con la sua personalità unica:
- Poggio Badiola 2020 IGT: Un blend di Sangiovese e Merlot, di colore rosso rubino, con profumi fruttati e una chiusura persistente. Votato 88/100, è un vino fresco e vellutato.
- Chianti Classico 2021 DOCG: Composto per il 90% da Sangiovese, ha note di frutti di bosco e spezie. Votato 89/100, è bilanciato e piacevole, con una chiusura pulita.
- Chianti Classico Riserva Ser Lapo 2019 DOCG: Un omaggio al primo documento sul Chianti, con note di viola e frutti di bosco. Votato 90/100, è elegante e persistente.
- Chianti Classico Gran Selezione Badiola 2020 DOCG: Con un profilo aromatico complesso, è affinato in botti di rovere francese. Votato 93/100, si distingue per la sua eleganza e persistenza.
- Chianti Classico Gran Selezione Vicoregio 36 2020 DOCG: Un vino monovarietale di Sangiovese, con un profilo fresco e armonico. Votato 92/100, è il risultato di decenni di selezione clonale.
- Chianti Classico Gran Selezione Castello di Fonterutoli 2020 DOCG: Un rosso strutturato e armonico, votato 93/100, rappresenta l’anima del Chianti Classico.
- Philip 2020 IGT: Un Cabernet Sauvignon che esprime complessità e persistenza, dedicato all’illustre antenato Filippo Mazzei. Votato 91/100, rappresenta l’innovazione toscana.
- Concerto di Fonterutoli 2020 IGT: Un blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, precursore dei “Super Tuscans”. Votato 92/100, è ricco e complesso, con note di sottobosco.
- Siepi 2021 IGT: Un vino mitico, con una complessità monumentale. Votato 92/100, proviene da un unico appezzamento e offre un finale di rara persistenza.
Questa serata al Lago di Massaciuccoli è stata non solo un’occasione per degustare vini di eccezionale qualità, ma anche un viaggio nella storia e nella tradizione vitivinicola del Chianti Classico, un’esperienza che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di tutti i partecipanti.