Terre di Pisa DOC: scopri le novità del disciplinare che sorprendono i produttori

Terre di Pisa DOC: scopri le novità del disciplinare che sorprendono i produttori

Terre di Pisa DOC: scopri le novità del disciplinare che sorprendono i produttori

Redazione Vinamundi

2 Settembre 2025

La recente modifica del disciplinare di produzione del vino a Denominazione di Origine Controllata (DOC) “Terre di Pisa” rappresenta un’importante evoluzione nel panorama vitivinicolo toscano. Approvata dalla giunta regionale su proposta della vicepresidente e assessora all’agricoltura, Stefania Saccardi, questa modifica offre nuove opportunità per i produttori locali e per il settore nel suo complesso.

Nuove tipologie di vino per attrarre clienti

Il Consorzio Vini Terre di Pisa, che ha presentato l’istanza di modifica lo scorso febbraio, ha introdotto tre nuove tipologie di prodotto:
1. Terre di Pisa bianco
2. Terre di Pisa rosato
3. Vermentino

Queste nuove categorie si affiancano ai già conosciuti Terre di Pisa rosso e Terre di Pisa Sangiovese, ampliando l’offerta vinicola della regione e rispondendo alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Riconoscimenti e qualità

Un aspetto significativo della modifica è l’introduzione della menzione tradizionale “Riserva” per il vino DOC Terre di Pisa rosso. Questo riconoscimento valorizza la qualità e la tradizione vinicola locale, permettendo ai produttori di differenziare ulteriormente i loro prodotti. Le riserve, che devono invecchiare per un periodo specifico, possono migliorare la percezione del vino da parte dei consumatori, aumentando così le possibilità di commercializzazione.

Aggiornamenti e sostenibilità

Le modifiche al disciplinare non si limitano alle nuove tipologie di vino. È stata effettuata anche una revisione della base ampelografica, consentendo ai produttori di sperimentare nuove varietà di vitigni. Questo è fondamentale per garantire la qualità e la varietà dei vini. Inoltre, l’area di produzione delle uve è stata aggiornata a seguito della fusione di quattro Comuni, creando i nuovi Comuni di Crespina-Lorenzana e Lari-Casciana Terme.

Le modifiche comprendono anche:
– Aumento della resa di uva per ettaro
– Diminuzione della gradazione alcolica minima naturale delle uve

Questi cambiamenti sono progettati per migliorare la qualità dei vini e garantire la sostenibilità economica per i produttori.

Trasparenza e marketing

La normativa riguardante le operazioni di vinificazione e imbottigliamento è stata riformulata, rendendo il processo più snello e focalizzato sulla qualità del prodotto finale. Inoltre, l’inclusione facoltativa del termine geografico più ampio “Toscana” in etichetta potrebbe rappresentare un valore aggiunto per i produttori, collocando i loro vini in un contesto regionale di eccellenza.

Stefania Saccardi ha commentato: “Grazie al parere della Regione possiamo dare risposta positiva all’istanza del Consorzio Vini Terre di Pisa e consentire così l’ulteriore consolidamento della denominazione.” Questo passaggio segna un importante traguardo per il Consorzio, recentemente riconosciuto dal ministero, e testimonia l’impegno dei produttori nel creare un’identità distintiva per i loro vini.

La documentazione relativa a queste modifiche sarà inviata al ministero delle Politiche agricole e alimentari, segnando l’inizio di un nuovo capitolo per il settore vinicolo toscano. Con un’offerta ampliata e un focus sulla qualità, le Terre di Pisa DOC si pongono come un esempio di come le tradizioni vitivinicole possano evolversi per affrontare le sfide del mercato contemporaneo, garantendo al contempo la valorizzazione del patrimonio culturale e agricolo della Toscana. Questo è un passo fondamentale per il rilancio della denominazione, strategica non solo per l’area occidentale della regione, ma anche per l’intero panorama vinicolo italiano.

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