Tarquinia 2025: un brindisi alle meraviglie del divino Etrusco

Tarquinia 2025: un brindisi alle meraviglie del divino Etrusco

Tarquinia 2025: un brindisi alle meraviglie del divino Etrusco

Redazione Vinamundi

23 Agosto 2025

L’edizione 2025 del festival enologico Divino Etrusco ha avuto un avvio straordinario, registrando un’affluenza di pubblico decisamente superiore rispetto all’anno precedente. Questo evento, giunto alla sua 19ª edizione, non è solo una celebrazione del vino, ma anche un’importante occasione per promuovere le eccellenze del territorio di Tarquinia e della Tuscia. La manifestazione è stata inaugurata il 21 agosto presso il Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, e proseguirà fino al 24 agosto, con un ulteriore appuntamento dal 28 al 30 agosto.

Il festival si è rivelato un magnete per visitatori non solo dalla Tuscia, ma anche da province limitrofe, dimostrando così la sua crescente notorietà e l’impatto positivo che ha sul turismo locale. «È l’evento estivo più rappresentativo della città – ha dichiarato il sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti, durante il taglio del nastro – capace di intrecciare enogastronomia, cultura e storia etrusca. Un’eccezionale vetrina promozionale per il nostro territorio». L’evento si propone quindi come una piattaforma fondamentale per valorizzare i prodotti locali e la cultura etrusca, contribuendo a rafforzare l’immagine di Tarquinia come meta di riferimento per il turismo culturale ed enogastronomico.

Un’edizione ricca di novità

L’edizione 2025 del Divino Etrusco si distingue per la sua varietà. Sono ben 50 le cantine partecipanti, pronte a deliziare i visitatori con quasi 100 etichette in degustazione. Queste degustazioni sono curate dai sommelier della Fisar Tuscia Viterbese, esperti nel guidare i partecipanti attraverso un percorso sensoriale che mette in risalto le peculiarità dei vini. Per la prima volta, il festival offre anche la possibilità di assaporare le etichette provenienti dalla Sardegna, ampliando così l’orizzonte enologico degli appassionati.

Le cantine partecipanti non solo offrono una selezione di vini bianchi, rossi e rosati, ma anche spumanti e vini dolci, rispondendo ai gusti più svariati. Inoltre, la presenza di vini della Dodecapoli etrusca, che include le città storiche di Cerveteri, Tarquinia, e altre località della regione, permette di esplorare un patrimonio vitivinicolo di grande valore.

Un’esperienza sensoriale unica

Ma il Divino Etrusco non si limita alla sola degustazione di vini. Ogni serata del festival è arricchita da un programma culturale e di intrattenimento che include:

  1. Concerti e spettacoli dal vivo
  2. Installazioni artistiche e mostre
  3. Incontri letterari e visite guidate ai siti storici di Tarquinia

Gli eventi musicali spaziano da performance di artisti locali a concerti di gruppi affermati, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente. Le installazioni artistiche, spesso ispirate alla cultura etrusca, offrono un ulteriore spunto di riflessione sul legame tra arte e territorio. Un ricco percorso di street food di alta qualità accompagna le degustazioni di vino, offrendo piatti tipici della tradizione gastronomica locale.

Un evento che fa rete

Il successo del Divino Etrusco 2025 è frutto di una sinergia che coinvolge diverse istituzioni e associazioni. La manifestazione è promossa e organizzata dal Comune di Tarquinia, in collaborazione con la Pro Loco Tarquinia e l’enogastronomo Carlo Zucchetti. Il festival riceve anche un importante contributo dalla Regione Lazio, supportato dal patrocinio della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Rieti-Viterbo e del Ministero della Cultura – Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia.

Fondamentale è il sostegno dell’associazione culturale Viva Tarquinia, che evidenzia come la cooperazione tra enti pubblici e privati possa creare eventi di grande impatto per la comunità. Questa rete di collaborazione non solo promuove il festival, ma contribuisce anche a far crescere il turismo e l’economia locale, creando opportunità per produttori, artisti e ristoratori.

Un futuro promettente

Con il crescente interesse verso il Divino Etrusco, l’evento si presenta come un modello di come la valorizzazione delle tradizioni locali e delle produzioni enologiche possa attrarre visitatori e stimolare l’economia di un territorio. Tarquinia, con il suo patrimonio storico e culturale, si conferma come una meta privilegiata per gli amanti del vino e della cultura, rendendo ogni edizione del festival un’occasione per scoprire e apprezzare le meraviglie di questa terra etrusca.

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