La Sicilia si prepara a brillare al Vinitaly di Verona, un evento annuale che celebra l’eccellenza del vino a livello internazionale, in programma dal 7 al 10 aprile 2019. Questa fiera rappresenta un’opportunità cruciale per la regione, che si presenta con 147 aziende vitivinicole provenienti dai territori più vocati dell’isola. La presenza di così tanti produttori non solo testimonia la ricchezza e la varietà dei vini siciliani, ma evidenzia anche l’impegno e la passione degli imprenditori locali nel promuovere il brand Sicilia a livello globale.
La presenza siciliana al Vinitaly
All’interno del tradizionale padiglione numero 2, gli stand siciliani occuperanno una superficie di tremila metri quadrati, dedicati a incontri con buyer internazionali, masterclass sui territori vinicoli più rappresentativi e degustazioni di vini sperimentali. Un momento di particolare importanza sarà la presentazione ufficiale della missione siciliana, alla quale parteciperà il presidente della Regione, Nello Musumeci.
Musumeci sottolinea l’importanza di questa manifestazione: «La Sicilia da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell’Isola, contribuendo così alla promozione del nostro territorio. Il brand Sicilia è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell’ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato».
I numeri del vino siciliano
In questa edizione del Vinitaly, la Sicilia si conferma la regione più vitata d’Italia, con oltre 97.000 ettari di vigneti. I dati sul vino siciliano nel 2019 sono particolarmente incoraggianti:
- La denominazione Doc Sicilia ha registrato una crescita del 173% nel 2018, passando da 29 milioni di bottiglie a oltre 80 milioni.
- La Doc Etna ha mostrato un andamento positivo, con una crescita del 5,4% e un totale di 3.600.000 bottiglie nel 2018.
- Si registra una flessione per l’Igt “Terre Siciliane”, che ha visto la produzione scendere a 127 milioni di bottiglie.
Questi dati suggeriscono una crescente preferenza per i vini con denominazione d’origine, riflettendo un cambiamento nel mercato.
L’olio d’oliva e l’eccellenza agroalimentare
Oltre al vino, il Vinitaly offre uno spazio dedicato all’olio d’oliva, e la Sicilia non è da meno. Negli spazi del “SolAgrifood”, 27 produttori di olio siciliano porteranno a Verona gli oli dell’ultimo raccolto, rappresentando un altro pilastro dell’eccellenza agroalimentare dell’isola. La qualità degli oli siciliani è riconosciuta a livello internazionale, e la loro presenza al Vinitaly è un segnale del potenziale commerciale e della reputazione che la Sicilia sta costruendo nel panorama agroalimentare.
L’impegno della Regione Sicilia e dei suoi produttori non si limita solo alla partecipazione a fiere come il Vinitaly. Negli ultimi anni, sono stati avviati numerosi progetti per migliorare la qualità dei vini e promuovere l’innovazione nel settore vitivinicolo. La formazione e l’aggiornamento degli agricoltori sono diventati temi centrali, così come la valorizzazione delle varietà autoctone, creando un’identità unica per i vini siciliani.
Il futuro del vino siciliano appare luminoso e promettente. Con la crescente attenzione verso la qualità e la sostenibilità, unita a strategie di marketing mirate, il brand Sicilia è destinato a continuare la sua ascesa nel panorama vitivinicolo mondiale. La partecipazione al Vinitaly rappresenta non solo un momento di visibilità, ma anche un’opportunità per costruire relazioni commerciali e rafforzare la presenza dei vini siciliani sui mercati internazionali, un passo fondamentale per il consolidamento del marchio Sicilia come simbolo di qualità e tradizione nel mondo del vino.