Scopri il progetto Cru e la sorprendente biodiversità di Castello di Meleto

Scopri il progetto Cru e la sorprendente biodiversità di Castello di Meleto

Scopri il progetto Cru e la sorprendente biodiversità di Castello di Meleto

Redazione Vinamundi

16 Agosto 2025

Il Progetto Cru di Castello di Meleto rappresenta un’iniziativa fondamentale per la valutazione della biodiversità all’interno della tenuta. Michele Contartese, direttore generale, sottolinea l’importanza di questa iniziativa affermando: “Abbiamo 142 volte un ettaro”. Il progetto si propone di selezionare i terreni più vocati della tenuta, suddivisi in cinque zone diverse, ognuna con caratteristiche climatiche, pendenze, esposizione, composizione dei suoli e altimetria uniche. Questo approccio meticoloso è essenziale per garantire che ogni vigneto possa esprimere al meglio le sue potenzialità e produrre vini di alta qualità.

La BioViticola Toscana Castello di Meleto, custode del territorio a Gaiole in Chianti dal 1256, si estende su una superficie totale di 1000 ettari, di cui oltre 700 sono dedicati a boschi. La tenuta, che ospita ulivi, vigneti e arnie, rappresenta una ricchezza naturale che l’azienda si impegna a preservare attraverso progetti di tutela e promozione della biodiversità. Il Progetto Cru è un esempio lampante di questo impegno, valorizzando i vigneti più significativi della tenuta grazie a tecniche di viticoltura di precisione.

Grazie a questa iniziativa, Castello di Meleto è in grado di presentare alcune delle sue etichette più prestigiose, tra cui:

  1. Vigna Casi Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2017
  2. Vigna Poggiarso Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2017
  3. Camboi IGT Toscana Rosso 2018

Questi vini non solo rappresentano l’espressione delle singole zone vitivinicole, ma sono anche il risultato di anni di lavoro sulla qualità e sull’immagine del brand, con l’obiettivo di esprimere al meglio la vocazione del territorio e valorizzare la storia millenaria che rende questi vini unici.

Vigna Casi

Considerato il cru di Castello di Meleto da oltre 30 anni, il Vigna Casi si trova a un’altitudine di circa 450 metri sul livello del mare, sotto il borgo medievale di Vertine. I vigneti si suddividono in Casi Sopra, coltivato ad alberello, e Casi Sotto, coltivato con il sistema Guyot. Il Vigna Casi Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2017 è un esempio autentico dell’espressione territoriale della zona. L’affinamento avviene in modo meticoloso, con parte del vino che riposa per 27 mesi in botti di rovere di Slavonia da 30 hl, un’altra parte in botti di rovere francese da 50 hl e una piccola parte in tonneaux. Questa scelta strategica del legno è pensata per risaltare le qualità dell’uva proveniente da diversi piccoli appezzamenti del vigneto.

Vigna Poggiarso

Il Vigna Poggiarso racconta una storia attraverso il suo nome: “poggio” rimanda alla natura montuosa del Chianti, mentre “arso” indica la secchezza e l’aridità del terreno, estremamente roccioso. Questo cru è noto per essere il più secco e freddo della tenuta, creando condizioni estreme per la vite, che spesso dà il meglio di sé quando è in difficoltà. Le escursioni termiche tra giorno e notte, amplificate dall’altitudine, contribuiscono ulteriormente alla qualità delle uve. Il Vigna Poggiarso Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2017 è il risultato di queste peculiarità: sebbene le rese siano basse, la qualità delle uve è straordinaria, ricca di aromi e zuccheri. Ogni bottiglia è il frutto di un’attenta lavorazione, mirata a esaltare la complessità e la longevità del vino.

Camboi

Camboi è un vigneto speciale dedicato alla Malvasia Nera del Chianti, una varietà storicamente usata nei blend del Chianti Classico, ma raramente vinificata in purezza. Questa varietà rischiava di essere dimenticata, ma Castello di Meleto ha riconosciuto il suo potenziale e ha scelto di recuperarla. La vigna si trova nella sottozona di San Piero in Avenano, caratterizzata da suoli argillosi e scheletro di origine geologica pliocenica, risalente a circa 5 milioni di anni fa. L’etichetta del Camboi IGT Toscana Rosso 2018, realizzata dall’artista Martine Janta, ricorda la storia originale del luogo, che in passato era utilizzato per l’allevamento di bovini. Questo vino è noto per la sua aromaticità armonica e avvolgente, rispecchiando i sentori tipici del vitigno da cui deriva, incarnando così l’anima segreta del territorio.

Un impegno verso la sostenibilità

Il Progetto Cru rappresenta non solo un approccio innovativo alla viticoltura, ma anche un impegno verso la sostenibilità. Castello di Meleto si dedica attivamente alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, integrando pratiche agricole sostenibili e rispettose del territorio. La valorizzazione delle varietà autoctone e la preservazione dei paesaggi tradizionali sono obiettivi che l’azienda persegue con passione, consapevole che ogni vigneto racconta una storia unica e contribuisce alla ricchezza della tradizione vitivinicola toscana.

In questo contesto, il Progetto Cru non è solo un’iniziativa commerciale, ma un vero e proprio manifesto della filosofia aziendale di Castello di Meleto. La tenuta è un esempio di come la valorizzazione della biodiversità, abbinata a una viticoltura di qualità, possa portare a risultati straordinari, in un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.

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