Il mercoledì è un giorno speciale per gli appassionati di champagne, un momento dedicato alla scoperta e alla degustazione di vini unici. Ogni incontro rappresenta un’opportunità per approfondire la conoscenza di questo affascinante mondo, e recentemente ci siamo concentrati sugli champagne rosé, un tema che merita un’attenzione particolare. Durante la serata, abbiamo esplorato vari aspetti di questo vino spumante, arricchendo la nostra comprensione e apprezzamento.
tipologie di champagne rosé
Abbiamo iniziato il nostro viaggio analizzando le diverse tipologie di champagne rosé e le loro specifiche produzioni. Gli champagne rosé possono essere ottenuti attraverso due metodi principali:
- Metodo di assemblaggio: combina vini bianchi e rossi.
- Metodo “saignée”: il succo viene estratto dalle uve rosse.
Queste tecniche non solo influenzano il colore, ma anche il profilo aromatico e gustativo del prodotto finale.
sigle sulle etichette degli champagne
Un altro argomento di grande rilevanza è stato il significato delle sigle presenti sulle etichette degli champagne degustati. Sigle come RM (Récoltant-Manipulant), MA (Marque d’Acheteur) e CM (Coopérative Manipulante) forniscono informazioni cruciali sulla produzione, garantendo trasparenza e tracciabilità. Comprendere il significato di queste sigle permette ai consumatori di fare scelte più consapevoli.
sostenibilità nella viticoltura
In un’epoca in cui la sostenibilità è un tema cruciale, abbiamo approfondito il concetto di agricoltura e viticoltura sostenibile. Questo approccio non solo aumenta la produttività, ma protegge anche le risorse naturali e promuove una crescita economica inclusiva. Le pratiche sostenibili in viticoltura includono:
- Uso di tecniche biologiche.
- Riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici.
- Adozione di metodi di coltivazione rispettosi dell’ecosistema locale.
Questi approcci preservano la qualità del vino e la salute del suolo e delle comunità locali.
La serata di degustazione, come da tradizione, è stata condotta “alla cieca”, permettendo ai partecipanti di valutare i vini senza pregiudizi. Ecco alcuni dei champagne rosé degustati:
- Champagne Veuve Bonneval Brut Précieux: Blend di Chardonnay, Pinot Meunier e Pinot Nero, con un profumo di piccoli frutti rossi freschi.
- Brut Rosé Origine Bernard Bijotat: Mix di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier, fresco e equilibrato.
- Brut Rosé Louis Lamar: Bouquet delicato con ribes e lampone, freschezza e cremosità al palato.
- Brut Rosé H.Blin: Pratiche di agricoltura sostenibile, profumi di fragole di bosco e frutta tropicale.
- Brut Rosé Reserve Clovis Forest: Buon vino, ma non eccezionale.
- Brut La Grande Rosé Montaudon: Note agrumate e di liquirizia, frutti rossi e spezie al palato.
- Brut Rosé Premier Cru J.Lasalle e Brut Rosé Autentique Grand Cru Barnaut: Eccellenza in termini di complessità e freschezza.
Un intruso della serata è stato il Frecciarossa Rosé extra-brut, prodotto con uve Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese, che ha sorpreso tutti con le sue note fruttate.
Questa serata ha rappresentato un’ulteriore occasione per approfondire la nostra conoscenza degli champagne rosé, un segmento in continua evoluzione e sempre più apprezzato nel panorama vinicolo globale. La scoperta di questi vini non solo arricchisce la nostra esperienza, ma ci invita anche a riflettere sulla qualità e sulla sostenibilità nella produzione vinicola.