La guida “Vini d’Italia” 2026, pubblicata da Gambero Rosso, ha recentemente svelato i suoi premi e riconoscimenti, continuando la tradizione di celebrare l’eccellenza vitivinicola italiana. Quest’anno, l’evento di presentazione si è svolto a La Nuvola di Roma, un contesto che ha messo in risalto la ricchezza e la diversità del panorama enologico nazionale. Sono stati 40.000 i vini assaggiati da una giuria composta da oltre 70 esperti, con più di 500 vini che hanno ricevuto il massimo riconoscimento di “Tre Bicchieri”.
riconoscimenti speciali e premi
Il Gruppo Alejandro Bulgheroni Family Vineyards, fondato dall’imprenditore argentino Alejandro Bulgheroni, è stato premiato come “Azienda dell’Anno”. Questo gruppo possiede quattro cantine in Toscana: Dievole in Chianti Classico, Tenuta le Colonne e Tenuta Meraviglia a Bolgheri, e Podere Brizio – Poggio Landi a Montalcino. La scelta di Bulgheroni come Azienda dell’Anno sottolinea non solo la qualità dei suoi vini, ma anche l’impegno nell’innovazione e nella sostenibilità che caratterizzano le sue cantine.
Il Premio Speciale Giovani Produttori dell’Anno è andato a Davide Zoppi e Giuseppe Luciano Aieta della cantina Cà du Ferrà, sostenuta dalla Banca d’Asti, che ha sviluppato un programma innovativo di credito per le aziende agricole e vitivinicole. Questo riconoscimento evidenzia l’importanza di incentivare i giovani talenti nel settore, promuovendo un futuro luminoso per il vino italiano.
i vini premiati
Tra i vini premiati, il Brunello di Montalcino 2020 di Giodo, prodotto dall’enologo Carlo Ferrini e dalla figlia Bianca, è stato incoronato Rosso dell’Anno. Questo vino rappresenta l’apice della tradizione toscana, unendo tecnica e passione per creare un prodotto di altissima qualità. Anche il Bianco dell’Anno ha trovato il suo vincitore nel Roero Arneis Incisa Riserva 2020 di Monchiero Carbone, un vino che riesce a esprimere al meglio le peculiarità del territorio piemontese.
Le Bollicine dell’Anno sono state rappresentate dal Franciacorta Brut Nature 2021 di Bosio, che ha dimostrato come la spumantistica italiana continui a guadagnare un posto di rilievo nel panorama internazionale. Il Rosato dell’Anno, il Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino 2024 di Tenuta I Fauri, mette in evidenza la versatilità dei vini rosati italiani, mentre il Vino da Meditazione dell’Anno è stato assegnato al Lina Passito 2023 della cantina marchigiana Santa Barbara, un vino che invita alla contemplazione e all’abbinamento con dessert di alta classe.
premi e riconoscimenti significativi
Un altro riconoscimento importante è andato al Cirò Bianco Mare Chiaro 2024 di Ippolito 1845, che ha ricevuto il premio per il Miglior Rapporto Qualità-Prezzo, dimostrando che la qualità non deve sempre corrispondere a un prezzo elevato.
Francesco Carfagna, della cantina Altura all’Isola del Giglio, è stato premiato come Vignaiolo dell’Anno, un riconoscimento che sottolinea l’importanza del lavoro artigianale e dell’approccio sostenibile alla viticoltura. La Cantina Cooperativa dell’Anno è stata designata a La Guardiense in Campania, mentre Torre Zambra in Abruzzo è stata premiata come Cantina Emergente.
Il Premio Progetto Solidale è andato alla cantina Nino Caravaglio di Salina, un esempio di come il settore vitivinicolo possa contribuire a iniziative sociali, mentre il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile, sponsorizzato da Zignago Vetro, è stato assegnato alla cantina umbra Antonelli – San Marco, riconoscendo l’importanza della sostenibilità ambientale nel settore.
L’edizione 2026 della guida “Vini d’Italia” non si limita a presentare i vini di altissima qualità, ma offre anche un messaggio chiaro: il vino è innanzitutto un incontro, una curiosità e una forma di cultura. Come ha affermato Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile di Gambero Rosso, “è parte della nostra ricchezza e oggi ha bisogno di un nuovo entusiasmo”. Gli assaggi dimostrano che il vino italiano di qualità è in salute e sempre più orientato verso modelli indipendenti, frutto di ricerca e innovazione.
Quest’anno è stato rinnovato anche il progetto dei “Vini Rari”, con una selezione di 50 bottiglie uniche, prodotte in quantità limitate, che esaltano vitigni rari e progetti unici. La guida offre così un ritratto dell’Italia del vino che racconta un panorama complesso e vivace, ben testimoniato dalle 50 cantine che hanno raggiunto per la prima volta il traguardo dei Tre Bicchieri.
Questa nuova edizione è, quindi, un tributo alla continua evoluzione del vino italiano, che si distingue per la sua diversità, qualità e capacità di innovare, mantenendo al contempo un profondo rispetto per la tradizione. Con un futuro luminoso davanti, il vino italiano continua a conquistare i palati di tutto il mondo.