Scoperta a Pantelleria: sequestrati 5.000 litri di falso Zibibbo Dop e Igt

Scoperta a Pantelleria: sequestrati 5.000 litri di falso Zibibbo Dop e Igt

Scoperta a Pantelleria: sequestrati 5.000 litri di falso Zibibbo Dop e Igt

Redazione Vinamundi

29 Settembre 2025

Recentemente, un’importante operazione della Procura della Repubblica di Marsala e dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare ha portato al sequestro di 5.000 litri di vino sull’isola di Pantelleria, famosa per la sua produzione di Zibibbo, un vitigno tipico della regione. Tra i vini sequestrati, 3.500 litri erano in fase di trasformazione, mentre circa 1.500 litri erano già stati imbottigliati e contrassegnati con etichette false, utilizzando le denominazioni di origine controllata Zibibbo di Pantelleria Dop e Terre Siciliane Igt.

L’indagine ha rivelato che una società con sede all’estero, di proprietà di un imprenditore tedesco, operava senza alcuna autorizzazione per la produzione e la vendita di vino. Questa attività illecita non solo danneggia i consumatori, ma minaccia anche l’integrità del patrimonio vitivinicolo italiano, che è tutelato da rigide normative per garantire l’autenticità e la qualità dei prodotti.

Il sequestro e le irregolarità

Il sequestro è avvenuto in un deposito sull’isola, dove i Carabinieri hanno trovato prove chiare dell’uso di denominazioni di origine non autorizzate. La società, infatti, non risultava accreditata per la produzione di vini con queste specifiche etichette, il che ha portato alla conclusione che l’apposizione delle denominazioni fosse del tutto arbitraria. Questo comportamento illegale ha permesso all’imprenditore di commercializzare bottiglie di vino Zibibbo false non solo in Italia, ma anche in diversi paesi extraeuropei, tra cui:

  1. Germania
  2. Svizzera
  3. Regno Unito
  4. Norvegia
  5. Canada
  6. Taiwan
  7. Giappone
  8. Paesi Bassi
  9. Belgio
  10. Danimarca
  11. Francia
  12. Russia
  13. Stati Uniti

L’imprenditore, denunciato alla Procura di Marsala, si trova ora a fronteggiare accuse di frodi in commercio aggravate per la vendita di prodotto non genuino. Le indagini hanno rivelato che dal 2019, per un periodo di cinque annate vendemmiali, la società ha commercializzato almeno 30.000 bottiglie di vino comune non certificato, generando un guadagno stimato in oltre 800.000 euro. Questo importo rappresenta non solo un danno economico per i consumatori, ma anche un colpo alla reputazione di un prodotto di eccellenza come lo Zibibbo di Pantelleria.

L’importanza della tutela delle denominazioni

Lo Zibibbo è un vitigno autoctono della Sicilia, noto per i suoi profumi intensi e le sue note aromatiche, e ha ricevuto il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta (DOP). La sua produzione è regolata da norme rigorose che garantiscono la qualità e l’autenticità del prodotto, rendendolo una delle eccellenze enologiche italiane. La tutela di queste denominazioni è fondamentale non solo per salvaguardare i produttori locali, ma anche per preservare la cultura e la tradizione vitivinicola del territorio.

Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha commentato l’operazione su Facebook, sottolineando l’importanza di combattere le frodi nel settore agroalimentare e di proteggere il made in Italy. Ha dichiarato: “Nessuno spazio per chi cerca scorciatoie lucrando sul nome delle nostre eccellenze. Lo avevamo promesso, lo stiamo facendo. Grazie ai Carabinieri per la Tutela Agroalimentare per il loro straordinario lavoro a difesa del made in Italy”, evidenziando come le istituzioni siano fermamente impegnate nella lotta contro le frodi alimentari.

La lotta contro le frodi alimentari

L’operazione a Pantelleria non è un caso isolato. Negli ultimi anni, le autorità italiane hanno intensificato le loro attività di controllo e prevenzione per contrastare la diffusione di prodotti falsificati e tutelare i consumatori. La crescente attenzione verso la qualità e l’autenticità dei prodotti alimentari ha spinto le forze dell’ordine e le istituzioni a collaborare attivamente con i produttori e le associazioni di categoria per garantire che solo i vini che rispettano gli standard di qualità e provenienza possano essere commercializzati.

In un contesto globale in cui il mercato del vino è in continua espansione, la protezione delle denominazioni di origine è diventata cruciale. I consumatori, sempre più consapevoli, cercano prodotti genuini e di alta qualità, e la frode alimentare rappresenta una minaccia non solo per la salute dei consumatori, ma anche per l’economia locale e per la reputazione del settore vinicolo.

In Sicilia, e in particolare a Pantelleria, la lotta contro le frodi alimentari assume un significato particolare, dato il legame profondo tra il territorio e i suoi prodotti. La bellezza dell’isola, con i suoi paesaggi mozzafiato e la sua storia ricca, è un contesto ideale per la produzione di vini di alta qualità, e la tutela di queste tradizioni è fondamentale per garantire un futuro sostenibile per i produttori locali e per il settore enologico italiano nel suo complesso.

Change privacy settings
×