Sangioveto: il futuro del vitigno simbolo di Siena tra storia e innovazione

Sangioveto: il futuro del vitigno simbolo di Siena tra storia e innovazione

Sangioveto: il futuro del vitigno simbolo di Siena tra storia e innovazione

Redazione Vinamundi

20 Ottobre 2025

Il 4 novembre 2023, Siena sarà il palcoscenico di un evento imperdibile per gli appassionati di vino e della cultura toscana: il convegno “Sangioveto. Ieri, oggi e domani”. Organizzato dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena (UPA), l’incontro si propone di esplorare la storia, l’attualità e le prospettive future del Sangiovese, il vitigno rosso per eccellenza della Toscana, noto storicamente anche come Sangioveto. Questo vitigno non è solo il più coltivato in Toscana, ma è anche alla base di alcuni dei vini più prestigiosi al mondo, come il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Vino Nobile di Montepulciano e l’Orcia. Il Sangiovese è intrinsecamente legato alla cultura e all’identità del territorio, riflettendo un profondo legame tra vino, tradizione e paesaggio.

Un patrimonio da valorizzare

Il convegno si svolgerà presso l’Accademia dei Fisiocritici a partire dalle 14.15. L’evento ha l’obiettivo di mettere in evidenza l’importanza del Sangiovese come simbolo di identità territoriale e di competenza agronomica. Gianluca Cavicchioli, Direttore dell’UPA Siena, sottolinea la necessità di celebrare e discutere questo vitigno: «Parliamone e parliamone ancora del Sangioveto. Ci piace chiamarlo così perché racchiude la nostra storia e la nostra identità. È un patrimonio agricolo e culturale che merita di essere custodito e raccontato con rinnovata consapevolezza».

L’evento intende promuovere un dialogo proficuo tra il mondo della ricerca scientifica, i produttori e i professionisti della comunicazione, per esplorare le molteplici sfaccettature del Sangiovese, dalla vigna fino al mercato.

Il programma del convegno

La giornata avrà inizio con i saluti istituzionali di figure di spicco, tra cui:

  1. Simone Lorenzo Signorini, Presidente dell’UPA Siena
  2. Roberto Rappuoli, rappresentante dell’Accademia dei Fisiocritici
  3. Giordano Emo Capodilista, Vicepresidente di Confagricoltura

Subito dopo, il convegno si articolerà in tre sessioni tematiche che affronteranno i diversi aspetti del vitigno:

  • In Vigna: Partecipazione di esperti come Marco Stefanini della Fondazione Edmund Mach e David Bambini di Vivai Rauscedo, che si concentreranno sulle pratiche agronomiche e sulla gestione dei vigneti di Sangiovese.

  • In Cantina: Interventi di nomi noti del settore vinicolo, tra cui Alessandro Gallo del Castello di Albola e Matteo Bagnoli di Banfi, che discuteranno i processi di vinificazione e l’evoluzione dei metodi produttivi.

  • Nel Mercato: Interventi di Luca Devigili di Banfi, Anna Prandoni, Direttrice di Linkiesta Gastronomika, e Adua Villa, giornalista e sommelier, dedicati all’analisi delle dinamiche di mercato del Sangiovese.

La giornata si concluderà con una tavola rotonda intitolata “Sfumature di Sangiovese”, alla quale parteciperanno i Consorzi del Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Chianti e Orcia. Questo momento sarà un’importante occasione di confronto sul valore identitario e produttivo del Sangiovese, analizzando le sinergie tra le diverse denominazioni e il loro impatto sul mercato globale.

Un evento accessibile a tutti

Un aspetto innovativo di questo convegno è la sua accessibilità. Infatti, l’incontro sarà trasmesso in diretta sui canali Facebook e YouTube di Confagricoltura Siena, permettendo a un pubblico più ampio di partecipare e interagire. Inoltre, l’evento riconoscerà crediti formativi ai Periti Agrari, Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Siena, sottolineando l’importanza dell’aggiornamento professionale nel settore agricolo.

Il Sangioveto, o Sangiovese, continua a essere un simbolo autentico del vino italiano, rappresentando una tradizione che si evolve nel rispetto delle sue radici. Questo convegno non è solo una celebrazione di un vitigno, ma anche un momento di riflessione sull’importanza della sostenibilità, dell’innovazione e della valorizzazione del patrimonio vitivinicolo toscano.

Un legame storico con il territorio

Il nome “Sangioveto” è l’antica denominazione toscana del Sangiovese, attestata già nel Medioevo. Questo vitigno non è solo una varietà di uva, ma racchiude in sé un’epoca, una cultura e un territorio che l’hanno visto prosperare. La Toscana, con i suoi paesaggi mozzafiato, le sue tradizioni secolari e la sua cultura enogastronomica, ha reso il Sangiovese un emblema di eccellenza e identità, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.

La storia del Sangiovese è una narrazione che si sviluppa attraverso i secoli, dove ogni bottiglia racconta una parte di questa eredità culturale. Con l’incontro di Siena, si intende non solo valorizzare il Sangiovese, ma anche promuovere un dialogo continuo e costruttivo tra le generazioni di viticoltori, esperti e appassionati, affinché il futuro di questo vitigno possa essere luminoso e ricco di nuove scoperte.

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