Rivoluzione nel Metodo Classico: l’Oltrepò Pavese segna un nuovo capitolo con il suo statuto e disciplinare

Rivoluzione nel Metodo Classico: l'Oltrepò Pavese segna un nuovo capitolo con il suo statuto e disciplinare

Rivoluzione nel Metodo Classico: l'Oltrepò Pavese segna un nuovo capitolo con il suo statuto e disciplinare

Redazione Vinamundi

10 Novembre 2025

Pavia, 10 novembre 2025 – Il Consorzio di tutela vini Oltrepò Pavese ha varato ieri un nuovo Statuto e un aggiornato disciplinare per lo Spumante Metodo Classico Docg, segnando un punto di svolta per la denominazione e per tutto il settore vitivinicolo locale. La decisione, presa a un anno esatto dall’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione, punta a dare più peso ai piccoli produttori e a garantire standard qualitativi più alti per il prodotto simbolo del territorio.

Oltrepò Pavese cambia passo: nuovo Statuto e disciplinare

La presidente del Consorzio, Francesca Seralvo, ha parlato di “due riforme importanti che aprono la strada a un vero rilancio del nostro territorio”. Il nuovo Statuto, approvato da oltre il 98% dei presenti, interviene sul sistema di voto e sulla rappresentanza, da sempre sbilanciata a favore delle aziende più grandi. “Abbiamo voluto dare più spazio ai produttori piccoli e valorizzare tutta la filiera”, ha detto Seralvo, sottolineando come la modifica sia stata accolta con grande consenso.

Il disciplinare dello Spumante Metodo Classico Docg, ora ribattezzato Classese, ha ottenuto il via libera dal 93% dei soci. Non è solo un cambio di nome: il nuovo regolamento introduce regole più rigide, dall’obbligo della raccolta manuale in cassette fino a limiti più severi su acidità e affinamento minimo. Arriva anche la possibilità di usare le MGA (menzioni geografiche aggiuntive), per mettere in etichetta il singolo vigneto d’origine.

Rappresentanza: un nuovo equilibrio tra grandi e piccoli

Il tema della rappresentanza nel Consorzio è stato al centro del dibattito negli ultimi anni. Secondo il Consorzio, il nuovo Statuto offre una soluzione innovativa nel panorama italiano: “Abbiamo voluto superare un problema storico, cioè la differenza tra le tante aziende piccole e le poche grandi, che però producono la maggior parte del vino”, spiegano fonti interne.

Il vicepresidente Cristian Calatroni ha aggiunto: “La modifica serve a riequilibrare una disparità che ha sempre segnato il nostro territorio. Con questo nuovo sistema di voto, chi sostiene la filiera avrà più voce in capitolo”. Un risultato, secondo Calatroni, reso possibile anche grazie al contributo delle cooperative locali.

Metodo Classico, regole più severe per alzare la qualità

Il nuovo disciplinare del Classese porta regole più rigide per la produzione dello spumante metodo classico dell’Oltrepò Pavese. Tra le novità più importanti: raccolta manuale delle uve in cassette, limiti più stretti su acidità e tempi minimi di affinamento in bottiglia. L’obiettivo è “raccontare una qualità unica, garantita da regole sempre più restrittive”, ha sottolineato Seralvo.

Le MGA, già usate in altre denominazioni come Barolo e Barbaresco, permetteranno ai produttori di mettere in evidenza i singoli vigneti e offrire al mercato vini riconoscibili per origine e caratteristiche. Una scelta pensata per rafforzare l’identità del territorio e posizionare il Classese come un prodotto di punta a livello nazionale.

Produttori soddisfatti, ma pronti alla sfida

La riunione si è tenuta nella sede del Consorzio a Broni, con una partecipazione superiore alle aspettative. Molti produttori hanno espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto. “Serviva un cambio di passo”, ha confidato un viticoltore di Casteggio. Altri hanno sottolineato che la nuova disciplina sarà una sfida, ma anche un’opportunità per distinguersi sul mercato.

Secondo i dati forniti dal Consorzio, l’Oltrepò Pavese conta oggi oltre 13mila ettari vitati e circa 1.300 aziende attive nella filiera. Il settore spumantistico è in crescita e pesa sempre di più sulle esportazioni, con mercati chiave in Germania, Svizzera e Stati Uniti.

Un rilancio atteso e finalmente possibile

L’approvazione del nuovo Statuto e del disciplinare arriva dopo anni di discussioni e tensioni tra le varie componenti della filiera. Solo ora, con regole condivise e più chiare, l’Oltrepò Pavese sembra pronto a rilanciare la sua immagine sui mercati italiani e internazionali. “Abbiamo messo le basi per un futuro diverso”, ha concluso Seralvo. E questa volta, almeno a giudicare dai numeri del voto, la strada sembra davvero aperta.

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