Milano, 5 novembre 2025 – Quasi una transazione digitale su due in Italia, quest’anno, si fa tra i tavolini di un bar o in un ristorante. È quanto emerge dall’ultimo report dell’Osservatorio Consumi Cashless di SumUp, che ha scandagliato i dati dei primi nove mesi del 2025 nelle principali città italiane. Il dato più interessante? Il 47% delle operazioni cashless arriva proprio dal settore della ristorazione: caffè, bar, food truck, fast food e servizi di consegna a domicilio. Un segnale chiaro di come gli italiani stiano lasciando sempre più spesso il contante in tasca.
I pagamenti digitali volano grazie ai consumi fuori casa
L’Osservatorio di SumUp segnala una crescita dei pagamenti digitali del 27,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. A spingere in alto questa crescita sono soprattutto i consumi fuori casa. Oltre a bar e ristoranti, anche la spesa nei negozi di alimentari registra un peso importante: il 12,9% delle transazioni cashless arriva da qui. Il trend è evidente: pagare con carta o smartphone non è più un fatto da grandi città o settori hi-tech. Ormai è la normalità, dal caffè al volo fino al pranzo veloce.
Scontrino medio in calo, si paga digitale anche per pochi euro
Nel report salta all’occhio anche un altro dettaglio: lo scontrino medio delle transazioni senza contanti si è abbassato a 31,8 euro, con un calo del 6,9% rispetto allo scorso anno. “Ormai si paga con carta anche per piccoli importi”, spiega un gestore di bar a Milano. Oggi capita di vedere clienti che usano smartphone o carte anche per un espresso o una brioche. Per gli analisti, è la prova che la fiducia nelle soluzioni digitali cresce, insieme alla comodità di questi metodi di pagamento.
Da nord a sud, le città dove il cashless fa più strada
Le abitudini cambiano da zona a zona. Ad esempio, ad Aosta il cashless è molto usato nei bar; ad Ancona spiccano i pagamenti digitali in caffè e ristoranti; a Venezia sono i fast food a dominare la classifica delle transazioni senza contanti. A Trento, invece, carta e smartphone volano soprattutto per comprare biglietti di cinema e concerti. A Trieste sono i taxi a far crescere la spesa digitale. “I clienti preferiscono pagare senza contanti, soprattutto quando si tratta di servizi veloci”, racconta un tassista triestino.
Gioiellerie e intrattenimento: i settori che crescono di più
Guardando ai settori con la crescita più forte nei pagamenti digitali, le gioiellerie sono in testa con un +73,4%, seguite da bar (+37%) e intrattenimento (+35,8%). Ristoranti (+35,1%) e alimentari (+33,2%) chiudono la top five. Anche food truck (+23,9%) e fast food (+20,2%) mostrano segnali evidenti di crescita. “Il trend è chiaro: sempre più clienti vogliono pagare con carta o smartphone”, conferma un gestore di fast food a Venezia.
Il contante perde terreno: una svolta che coinvolge tutta Italia
L’Osservatorio Digital Payments del Politecnico di Milano aveva già segnalato nel 2024 il sorpasso dei pagamenti cashless sul contante in Italia: il 43% delle spese totali (pari a 481 miliardi di euro) si fa ormai senza contanti, contro il 41% con denaro fisico. Un cambio di passo che racconta una trasformazione profonda nel modo in cui gli italiani gestiscono i loro acquisti di tutti i giorni.
Verso un’Italia sempre più digitale, ma non per tutti
La diffusione dei pagamenti digitali sembra destinata a non fermarsi. Chi lavora nel settore conferma: la richiesta di sistemi contactless e mobile è in costante crescita. “Ormai quasi nessuno chiede se si può pagare con la carta: lo danno per scontato”, dice una barista romana. Detto questo, resistenze non mancano ancora in alcune zone rurali e tra le persone più anziane. Il cambiamento è in corso, ma non è ancora completo.
In sostanza, i dati di SumUp e Politecnico di Milano mostrano un’Italia che cambia passo: meno contanti in tasca, più pagamenti digitali anche per spese piccole e una fiducia crescente nelle tecnologie cashless. Un percorso ormai avviato, che coinvolge ogni giorno milioni di persone, dal primo caffè al mattino fino all’ultima corsa in taxi della sera.
