Resasmart: scopri la vendemmia predittiva direttamente sul tuo smartphone

Resasmart: scopri la vendemmia predittiva direttamente sul tuo smartphone

Resasmart: scopri la vendemmia predittiva direttamente sul tuo smartphone

Redazione Vinamundi

11 Ottobre 2025

Nel panorama della viticoltura moderna, la capacità di prevedere il rendimento di un vigneto prima della maturazione degli acini è una sfida cruciale. Con l’innovazione tecnologica di Resasmart, questo obiettivo si trasforma in realtà, rendendo possibile la vendemmia predittiva direttamente dal proprio smartphone. Utilizzando immagini satellitari multispettrali e tecniche di telerilevamento, Resasmart offre agli agricoltori uno strumento efficace per stimare la produzione di uva, ottimizzando gli interventi e riducendo costi ed emissioni.

Collaborazione tra ricerca e innovazione

Il progetto Resasmart nasce dalla sinergia tra il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (C3A) dell’Università di Trento e l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE) di Firenze. Questa partnership ha segnato un passo importante verso la digitalizzazione della viticoltura trentina, evidenziando il ruolo fondamentale della tecnologia nell’agricoltura contemporanea.

Uno degli aspetti più innovativi del progetto è l’app DigiVit, progettata per smartphone e capace di stimare la produzione di uva attraverso l’analisi di immagini satellitari. L’app sfrutta dati di variabilità spaziale forniti dalla piattaforma web AgroSat, che raccoglie informazioni ambientali essenziali per la viticoltura. Come sottolinea Michele Faralli, professore di viticoltura e responsabile scientifico del progetto, l’obiettivo è quello di unire in un’unica app informazioni derivanti da immagini satellitari multispettrali ad alta risoluzione.

Sperimentazione sul campo

Attualmente, sono in fase di test circa venti vigneti nel bacino viticolo del Trentino, che si estende dalla Vallagarina a Salorno. Questo lavoro è supportato dalla collaborazione con il Consorzio Cavit – Cantina Viticoltori del Trentino, un partner strategico per il progetto. Le varietà di uva coinvolte nella sperimentazione includono:

  1. Marzemino
  2. Pinot nero
  3. Cabernet Sauvignon
  4. Lagrein
  5. Chardonnay
  6. Pinot grigio
  7. Gewürztraminer
  8. Teroldego

Questa varietà rappresenta l’ampia diversità vitivinicola della regione, consentendo di testare l’app in condizioni diverse.

Una volta completata la fase di sperimentazione, l’app sarà calibrata per le principali varietà di uva del territorio, offrendo una mappatura dettagliata della resa in preraccolta. Questo passaggio è cruciale per i viticoltori e i consorzi, poiché fornisce strumenti avanzati per una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse.

Un futuro sostenibile per la viticoltura

Michele Faralli sottolinea come questa tecnologia sia accessibile sia a grandi consorzi che a viticoltori con competenze informatiche, permettendo loro di integrare i dati satellitari con le mappe di vigore. Questo approccio rappresenta un vantaggio competitivo significativo, poiché consente di ottimizzare la produzione e migliorare l’efficienza operativa.

Inoltre, Resasmart si inserisce in un contesto più ampio di innovazione tecnologica nel settore agricolo, caratterizzato da una vera e propria rivoluzione digitale. L’uso di droni, intelligenza artificiale e analisi dei big data sta cambiando il modo in cui gli agricoltori gestiscono le coltivazioni, contribuendo a pratiche agricole più sostenibili.

La vendemmia predittiva di Resasmart è un modello di gestione agricola in crescita a livello globale, che consente di raccogliere dati in tempo reale e fornire informazioni preziose per decisioni informate. Questo approccio non solo migliora l’efficienza produttiva, ma promuove anche una pianificazione agricola sostenibile.

In un’epoca in cui la sostenibilità è una priorità, iniziative come Resasmart offrono al settore vitivinicolo l’opportunità di adattarsi alle sfide future. Con l’integrazione della tecnologia nella viticoltura, il Trentino si prepara a diventare un esempio di come l’innovazione possa guidare il cambiamento verso pratiche agricole più responsabili. L’adozione di strumenti come DigiVit rappresenta un passo avanti non solo per i viticoltori, ma anche per la conservazione dell’ambiente e la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo della regione.

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