Piccini 1882 riscopre le Langhe con una nuova alleanza con la cantina Michele Mascarello

Piccini 1882 riscopre le Langhe con una nuova alleanza con la cantina Michele Mascarello

Piccini 1882 riscopre le Langhe con una nuova alleanza con la cantina Michele Mascarello

Redazione Vinamundi

10 Novembre 2025

Firenze, 10 novembre 2025 – La famiglia Piccini 1882, storica protagonista del vino toscano, ha annunciato oggi una nuova alleanza strategica con la cantina Michele Mascarello di La Morra, nel cuore delle Langhe piemontesi. L’accordo, firmato nelle ultime ore, vuole rafforzare il legame tra Toscana e Piemonte mettendo insieme tradizione e qualità, con l’obiettivo di unire esperienze, mercati e idee per affrontare insieme le sfide del settore.

Toscana e Piemonte, un nuovo ponte nel mondo del vino

La notizia è arrivata da Mario Piccini, presidente della Piccini 1882, che ha parlato di “un nuovo cammino insieme alla famiglia Mascarello, una realtà che incarna con passione e autenticità l’anima delle Langhe”. L’intesa prevede di integrare alcune aree aziendali e di creare una rete di collaborazione tra i due gruppi. L’attenzione è puntata soprattutto sull’espansione internazionale dei vini Mascarello e sull’ampliamento dell’offerta Piccini. “In loro abbiamo trovato la stessa dedizione e il rispetto per la terra che caratterizzano la nostra storia”, ha detto Piccini, spiegando che tutto nasce da una visione condivisa di crescita sostenibile.

Michele Mascarello, una storia di radici nelle Langhe

Fondata nel 1927 da Maria Mascarello, la cantina Michele Mascarello è una delle realtà storiche del Barolo. La sede, una villa settecentesca tra le colline di La Morra, custodisce quasi un secolo di storia familiare e passione per la qualità. Oggi la cantina è guidata dalla quarta generazione, che porta avanti vini che raccontano l’identità del territorio piemontese. Dal 17 gennaio 2022 il marchio è entrato nel Registro dei Marchi Storici d’Interesse Nazionale, un riconoscimento che conferma l’impegno a preservare tradizione e autenticità. “Per noi è un traguardo importante – ha detto un portavoce della famiglia Mascarello – perché ci permette di guardare avanti senza dimenticare le nostre radici”.

Piccini 1882, cinque generazioni tra Chianti e innovazione

La storia della famiglia Piccini parte nel 1882, quando Angiolo Piccini apre una piccola azienda vinicola nel cuore del Chianti Classico. Da allora sono passate cinque generazioni. Oggi il gruppo è presente in più di 90 Paesi e si distingue per la capacità di unire la tradizione toscana con una visione internazionale. Tra i marchi più noti ci sono Chianti Geografico, Generazione Vigneti e Cantina Porta Rossa, quest’ultima acquisita nel 2022 come primo passo ufficiale della famiglia Piccini nel mondo piemontese. Con questa nuova alleanza, la presenza nelle Langhe si rafforza, aprendo la strada a nuove collaborazioni produttive e culturali.

Un progetto che va oltre il business

Secondo quanto riferito dalle due aziende, questa collaborazione non è solo un’operazione commerciale. È soprattutto un incontro tra valori familiari, tradizioni del vino e strategie di sviluppo. L’obiettivo è far dialogare due territori simbolo del Made in Italy, uniti da una filosofia comune fatta di qualità, autenticità e rispetto per la storia. “Crediamo che questa collaborazione possa aprire grandi orizzonti”, ha detto Mario Piccini, lasciando intendere che il progetto guarda lontano.

Reazioni e attese nel mondo del vino

Nel settore vitivinicolo italiano la notizia è stata accolta con interesse. Per molti operatori locali, l’accordo potrebbe diventare un modello per altre collaborazioni tra aziende di regioni diverse. “È un segnale positivo – ha commentato un produttore delle Langhe – perché dimostra che si può crescere insieme senza perdere la propria identità”. Al momento non sono stati resi noti i dettagli economici dell’operazione, ma entrambe le famiglie hanno ribadito la volontà di mantenere la propria autonomia produttiva.

Aspettando i primi risultati concreti, resta la sensazione che questa alleanza possa segnare una nuova tappa nel percorso di valorizzazione del vino italiano sui mercati esteri. Un cammino fatto di radici solide, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro.

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