
Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione Italiana Vini - https://www.assoenologi.it/ - Vinamundi.it
Nel primo trimestre. Il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi sul mercato e sull’andamento dell’export del vino: “Corsa pre-dazi illusoria”
Mercato globale del vino italiano in forte contrazione nel primo trimestre. Secondo l’Osservatorio Uiv, l’export verso i Paesi extra-Ue è calato del 9%. Consumi finali in calo, eccezion fatta per il Prosecco. Serve un confronto urgente con le istituzioni per difendere il settore.
L’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv) ha recentemente rivelato dati allarmanti riguardo il mercato del vino italiano, evidenziando una contrazione significativa nel primo trimestre di quest’anno. Questa tendenza negativa, già visibile nei consumi reali, si riflette ora anche nei dati sull’export, che sono stati finora sostenuti dall’aumento delle scorte negli Stati Uniti prima dell’imposizione dei dazi.
Andamento dell’export del vino
Nel dettaglio, l’export verso i Paesi extra-Ue ha registrato un calo dei volumi di quasi il 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante un modesto aumento del valore pari allo 0,1%. Particolarmente interessante è la situazione negli Stati Uniti, dove i volumi sono cresciuti del 4%, ma già a marzo si è osservata una frenata significativa. Lamberto Frescobaldi, presidente di Uiv, ha espresso preoccupazione, sottolineando che i dati reali sui consumi raccontano una storia ben diversa: “Negli ultimi sei mesi, abbiamo visto un apparente paradosso – ha affermato – le spedizioni verso gli Stati Uniti sembravano resistere, ma in realtà i consumi finali sono in calo o stagnanti”.
La fascia superpremium
La situazione è ulteriormente complicata dalla posizione della fascia superpremium del mercato, che rappresenta solo il 2% dei volumi e l’8% dei valori del vino italiano negli Stati Uniti. Paolo Castelletti, segretario generale di Uiv, ha avvertito del pericolo di aggrapparsi all’idea dell’insostituibilità dei nostri prodotti, sottolineando che l’export del vino italiano è fondato su un equilibrato rapporto qualità-prezzo. È essenziale, quindi, avviare un dialogo con le istituzioni per garantire una reale protezione del settore.
Dati preoccupanti nei principali mercati
Le elaborazioni dell’Osservatorio Uiv, basate su dati Nielsen, mostrano che nei primi tre mercati mondiali (USA, Germania e Regno Unito) i volumi di vino sono calati dell’8% rispetto all’anno precedente, con cifre preoccupanti: -5,4% negli Stati Uniti, -11,8% in Germania e -6,4% nel Regno Unito. Quasi tutte le principali denominazioni, ad eccezione del Prosecco, stanno affrontando difficoltà, dal Pinot Grigio delle Venezie al Chianti, passando per il Lambrusco e i rossi piemontesi. Anche in Italia, la Grande Distribuzione Organizzata ha visto un calo dei volumi di circa il 4% e si prevede una contrazione ancora più marcata nel settore della ristorazione.
In sintesi, il mercato del vino italiano sta affrontando sfide significative che richiedono attenzione e azioni concrete per garantire un futuro sostenibile e prospero.