Natale 2025, italiani tra ristoranti e brindisi: spesa e bollicine in crescita

Un Natale da gustare: il rosso Barbera protagonista delle feste

Un Natale da gustare: il rosso Barbera protagonista delle feste

Alessandro Bolzani

23 Dicembre 2025

Il Natale 2025 conferma la centralità della convivialità per gli italiani, tra pranzi fuori casa e brindisi a base di spumante. Secondo le rilevazioni di FIPE-Confcommercio e dell’Osservatorio UIV-Ismea, i consumi legati alle festività mostrano una tenuta significativa, sostenuta soprattutto dalla domanda interna.

Pranzi di Natale al ristorante: 5,5 milioni di italiani fuori casa

FIPE stima che quest’anno saranno circa 5,5 milioni le persone che sceglieranno di pranzare fuori casa il giorno di Natale, segnando un incremento dell’1,8% rispetto al 2024. I locali aperti supereranno i 93.000, corrispondenti al 69,6% degli esercizi attivi, con una spesa complessiva stimata in 451 milioni di euro, in aumento del 7,1% rispetto all’anno precedente. Lino Enrico Stoppani, presidente di FIPE-Confcommercio, sottolinea come il cibo e la ristorazione restino strumenti di socialità e convivialità, valori recentemente riconosciuti dall’Unesco alla cucina italiana.

Menu di Natale e spesa media: dall’antipasto al dessert

La maggior parte dei ristoratori punta su formule “tutto compreso”, adottate dal 72,4% degli intervistati. La spesa media per il pranzo di Natale sarà di circa 82 euro a persona, bevande incluse, con un aumento del 5,1% rispetto al 2024. Sei ristoranti su dieci propongono menu nella fascia 50-80 euro, mentre il 19,1% mantiene prezzi inferiori ai 50 euro. La clientela sarà composta principalmente da residenti (75%), seguiti da turisti italiani (19%) e stranieri (poco più del 5%). Tra gli operatori prevale un sentiment moderatamente positivo, con un saldo tra ottimisti e pessimisti pari a +10%.

Spumanti italiani, produzione record e consumo interno in aumento

Anche il vino gioca un ruolo da protagonista durante le feste. L’Osservatorio UIV-Ismea registra per il 2025 una produzione di spumanti italiani superiore al miliardo di bottiglie, raggiungendo quota 1,03 miliardi, con oltre 360 milioni destinate al periodo natalizio e di fine anno. In Italia saranno stappate oltre 106 milioni di bottiglie, per il 96% made in Italy, con una crescita del 4% rispetto allo scorso anno.

Domanda interna traina il settore e export stabile

Il risultato segna un incremento dell’1,8% rispetto al record produttivo del 2024 e conferma una crescita quasi triplicata negli ultimi quindici anni. La domanda interna è aumentata del 5%, mentre le importazioni di spumanti stranieri calano dell’8%. L’export, che assorbe circa sette bottiglie su dieci, resta stabile.

Prosecco e Metodo Classico: le bollicine più amate

Tra le denominazioni italiane, la “Galassia Prosecco” si distingue con il Conegliano Valdobbiadene che chiude l’anno con un +10%. Positivi anche gli imbottigliamenti dei Metodo Classico, dalle principali denominazioni come Franciacorta e Trentodoc fino alle produzioni di nicchia. Negli Stati Uniti, primo mercato mondiale, gli spumanti italiani sono diventati la tipologia più consumata, con una quota del 37%, superando i vini bianchi e rossi.

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