L’italia punta a 50 miliardi di euro per l’export agroalimentare entro il 2024

L'italia punta a 50 miliardi di euro per l'export agroalimentare entro il 2024

L'italia punta a 50 miliardi di euro per l'export agroalimentare entro il 2024

Redazione Vinamundi

6 Ottobre 2025

L’export agroalimentare italiano è un settore cruciale per l’economia del paese, rappresentando un punto di riferimento per il Made in Italy a livello globale. Con circa 2 milioni di imprese e 3,8 milioni di addetti, l’agroindustria non solo sostiene l’occupazione, ma contribuisce anche significativamente al valore aggiunto, che si attesta intorno ai 130 miliardi di euro. Tuttavia, il traguardo di 50 miliardi di euro di vendite all’estero entro il 2024 si presenta come una sfida complessa, considerando le numerose difficoltà che il settore deve affrontare.

La piattaforma Agrifood Monitor

Recentemente è stata lanciata la piattaforma Agrifood Monitor, frutto della collaborazione tra Nomisma e CRIF. Questa iniziativa ha l’obiettivo di fornire un’analisi completa del settore agroalimentare, integrando dati provenienti da fonti diverse per offrire un quadro aggiornato e sistemico. Agrifood Monitor non si limita a raccogliere informazioni sulla struttura del settore in Italia, ma analizza anche le tendenze sui mercati internazionali, concentrandosi su aspetti specifici come:

  1. Analisi del mercato lattiero-caseario nel Regno Unito
  2. Abitudini di consumo negli Emirati Arabi Uniti

Le sfide della concorrenza globale

La concorrenza globale è sempre più intensa, con le aziende italiane che si trovano a competere non solo con i produttori europei, ma anche con potenze emergenti come Cina, India e Brasile. Le esportazioni italiane nel Regno Unito, che ammontano a circa 3,6 miliardi di euro, sono minacciate dalla Brexit e dall’incertezza legata agli accordi di libero scambio come CETA e TTIP. Questi fattori hanno contribuito a un rallentamento del commercio internazionale e a una crescente pressione competitiva.

Il primo trimestre del 2023 ha mostrato una crescita dell’export agroalimentare italiano di solo l’1,7%, un dato preoccupante che allunga i tempi per raggiungere l’ambizioso obiettivo di 50 miliardi di euro. Le problematiche strutturali, come la dimensione ridotta delle aziende e le carenze infrastrutturali, aggravano ulteriormente la situazione. Ad esempio, mentre le aziende tedesche hanno una propensione all’export del 33%, quella italiana si ferma al 23%.

Opportunità nei mercati extra-europei

Sebbene l’Europa continui a rappresentare il mercato principale per l’export agroalimentare italiano, con un’incidenza del 63% per i prodotti alimentari, è fondamentale espandere la presenza in mercati extra-europei. Attualmente, il nostro export alimentare nei mercati extra-europei è inferiore alla metà di quello francese e un ottavo di quello statunitense. Secondo Andrea Goldstein, managing director di Nomisma, è possibile migliorare questa situazione investendo in mercati a crescita rapida come quelli asiatici.

Un’indagine condotta negli Emirati Arabi Uniti ha rivelato che la quota di prodotti italiani rappresenta meno del 3% delle importazioni alimentari totali, nonostante la crescente domanda di prodotti di alta qualità. Con un reddito pro-capite previsto in aumento, questo mercato rappresenta un’opportunità significativa per le imprese italiane.

L’importanza di costruire relazioni commerciali

Per affrontare i mercati lontani, è essenziale costruire relazioni commerciali e finanziarie solide. Strumenti informativi come Agrifood Monitor sono vitali per le imprese che desiderano espandere la loro portata internazionale. L’andamento del credito all’export mostra già segni di un crescente interesse per l’internazionalizzazione: dal 16% delle imprese che utilizzavano finanziamenti all’export nel 2013, si è arrivati oggi al 41%.

Agrifood Monitor rappresenta un passo fondamentale per l’agroindustria italiana, offrendo dati e analisi necessari per affrontare le sfide attuali e cogliere le opportunità future. Con una strategia ben definita e un impegno collettivo, il settore agroalimentare italiano può consolidare la sua posizione sui mercati globali e avvicinarsi al traguardo di 50 miliardi di euro di export entro il 2024.

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